Se interessa..... https://www.diritto.it/la-responsabilita-civile-dei-magistrati/ https://www.studiocataldi.it/guide_...i/la-responsabilita-civile-dei-magistrati.asp
Nel caso che ho dovuto subìre io non c’era possibilità di dimostrare colpa o dolo; ho tentato in tutti i modi e ostinatamente, di riavere indietro un po’ di giustizia, ma gli avvocati che hanno esaminato tutta la documentazione (indagini, perizie, atti processuali) non mi hanno potuto che trasferire l’amara realtà: tutto ricadeva nell’alveo del “dovere o obbligo d’indagine” (vado a memoria) e le possibilità di ottenere un risarcimento del danno complessivo dimostrato (una ventina di milioni di euro) erano più che remote. L’unico magistrato che salvo nella mia vicenda è la giudice, che oltretutto è stata colpita da una malattia fulminante e non è riuscita a concludere il procedimento. Ma era una gran donna, secondo me. E sai quando ho cominciato a capire che finalmente stava venendo fuori la verità? In due fasi diverse. La prima è quando la PM è stata trasferita col processo ancora in corso, la seconda quando la sua “supertestimone”, introdotta a sorpresa dopo il primo dibattimento (se n’erano “dimenticati”), ha visto interrotta la sua deposizione perché stava accusando sè stessa e non me, smentendo le sue stesse testimonianze, tanto che su invito dei miei avvocati la giudice ha sospeso l’esame invitandola a nominare un proprio difensore di fiducia, articolo 63 C.P.P. (A memoria, credo riguardino dichiarazioni autoincriminanti). La PM, la seconda (anche lei sarà poi nuovamente sostituita), non sapeva più cosa fare o dire, letteralmente balbettava. Ho un ricordo (tutto sommato) piacevole di quella giornata.
E lo so, sembrano tanti, sono tanti, ma l’azienda l’han tenuta ferma per oltre sei anni, io sono rimasto sotto processo per quasi otto. Fatturati sostanzialmente azzerati (fatturato annuo complessivo compresa la capogruppo era intorno ai dieci milioni, da sola era di 3,5), fornitori da pagare, avvocati e consulenti, banche con cui rientrare, patrimonio netto perso, capitale sociale eroso dalle inevitabili perdite, tributi, erario, stipendi (gli ultimi tre dipendenti hanno lasciato nel dicembre 2011, dopo cinque anni), TFR, portafoglio clienti e commesse annullato, messa in sicurezza impianto, revamping dello stesso una volta dissequestrato. Per sopravvivere ho venduto via, via tutto quello che avevamo, dalle macchine agli orologi, agli immobili non necessari: pura liquidità immediata. Mia sorella, in azienda con me, ha vissuto talmente male quegli anni complicati e difficili che si é trovata a dover affrontare anche un tumore al seno, lei dice a causa della vicenda e mi sa che potrebbe essere. Ma entrambi siamo ancora qua…con qualche cicatrice di troppo magari, ma siamo qua… Ancora non ho capito se il nostro accanimento nel non mollare sia stato più un gesto di coraggio o di follia…il confine non è chiarissimo. Quindi si, sembrano tanti e sono tanti, ma a ben vedere anche no, in realtà non esiste cifra che potrebbe ripagare tutto ciò che ho e che abbiamo passato, cantiere di due anni in Mozambico compreso, pur di stare a galla.
Nessuna difficoltà, ne avevo già parlato anche in passato… In buona sostanza hanno disapplicato le autorizzazioni con cui l’azienda operava (dal 1990, noi l’abbiamo acquistata agosto 2005), trasformando in attività illegale tutto ciò che invece era autorizzato. Per ogni specifico processo produttivo, a questo punto, hanno dato origine ad uno specifico capo di imputazione, per un totale di ben undici. Il giudice nella sentenza scrive anche questo: ...riserve si devono formulare sulla presunta illegittimità degli atti amministrativi…la discrezionalità è riservata alle autorità amministrative competenti…all’autorità giudiziaria sarebbe demandato un inammissibile sindacato nel merito…il segmento d’istruttoria, nei limiti utilizzabili conforta tale avviso…la carenza nella allegazione dei vizi afferenti ai citati titoli amministrativi si traduce quindi in impossibilità di disapplicare detti provvedimenti…in difetto di evidenza in ordine ai profili oggettivi ma in subordine anche a quelli soggettivi dei reati…assoluzione perché il fatto non sussiste. Ciàpa e porta casa…..
Si mi ricordo che ne avevi parlato anche in passato ma anche ora non riesco a capire anche perché ad interpretare quel che hai scritto ci va minimo Gigi, o forse è che non riesco a capacitarmi di quale era l'accusa... Perché da quel poco che mi sembra di capire dovrebbe essere una cosa del genere , uno ha una fabbrica di gioielli con regolare licenza domani lo arrestano perché decidono che la licenza che ha da 20 anni non è valida, e lo accusano quindi anche di smaltimento illecito di rifiuti pericolosi, commercio di preziosi senza gli appositi marchi considerando non validi i suoi violazioni varie sulla sicurezza ecc. Mi sembra fin troppo folle anche per l'Italia, a meno che uno non abbia magari anche inavvertitamente pestato i piedi alla persona sbagliata.
Se uno è imprenditore fino in fondo spesso arriva quasi a identificare l'azienda con la sua vita stessa ed a vederla come qualcosa di più importante della sua stessa persona di cui fa parte. Purtroppo qualche volta non serve pestare i piedi a nessuno, basta incappare in qualche funzionario assetato di visibilità che si fa l'idea sbagliata e poi dopo iniziata la crociata pur di non ammettere l'errore continua oltre ad ogni limite del buon senso, tanto non paga mica lui
è divertente notare che uomini ad origine di sinistra tipo Rampini o Guzzanti da qualche tempo utilizzino lo scudiscio nei confronti………della sinistra onestà intellettuale di pochi o prossimo salto della quaglia?
Ecco questo è un altro argomento che andrebbe approfondito. Esiste comunque nella testa e negli atteggiamenti mentali di tanta gente.
Si, ma quelli credono ancora alla falce e al martello, al PCI….. i politici di oggi sono sinistri, non di sinistra
Mmmmm.. non necessariamente credono ancora a quel passato salvo certi nostalgici che tutto sommato rispetto perché coerenti e ci potrei anche serenamente discutere. Comunque non mi riferivo necessariamente ai politici. Quelli non sono ne di destra ne di sinistra, al massimo scelgono tra poltrone che siano Ikea o Frau, basta che siano poltrone e con un bello strato di colla sulla seduta. Mi riferivo ad una forma mentis che tende a considerare lo stato come un'entità che non li deve più assistere ma "mantenere", chi ha successo come un sicuro ladro o evasore, chi ha più capacità "fortunato" perchè "non è merito suo, è nato così", quelli che tutti devono pagare le tasse ma evadono i contributi della colf e così via. Ne ho conosciuti a bizzeffe...