Ho anch'io la stessa impressione, in effetti. Peraltro qualcuno di loro l'ha anche ammesso, si è creata una sorta di dipendenza collettiva, un circolo vizioso, come scrivevo qualche post fa: una trasmissione senza xxxxologi da intervistare non produce ascolti; un xxxxologo senza trasmissioni nelle quali intervenire non si sente autorevole; il telespettatore in presenza di una trasmissione priva di xxxxologi, cambia canale cercandone una che li abbia.
Anche lo stesso Galli, seppure in modo meno "onesto": "Se la mettete così, mi alzo e me ne vado, per due settimane non mi vedrete più"...salvo poi ripresentarsi bello ciondolante come sempre un paio di giorni dopo...
Ti dirò, più che cavie "fedeli" e non in senso religioso, ma nel senso laico: avere fiducia. Quando cinque anni fa mia figlia perse quasi la vita nell'incidente in moto, dopo quattro giorni si trovò ricoverata dalla terapia intensiva alla terapia intensiva neurologica per un improvviso edema cerebrale, alla neurologa chiesi subito quali fossero concretamente le possibilità di un danno permanente e la risposta fu di questo tenore: "Non sono Dio, non lo posso sapere.". Non ti nascondo che detestai quella risposta, ma compresi anche che in quel momento era l'unica risposta possibile da un punto di vista medico. E' stato infatti grazie alla medicina perchè con la diagnosi riuscirono a capire la natura del problema (crollo dei valori di sodio) e ripristinati i giusti paramentri, ne uscì fortunatamente alla grande. Altro esempio, quando morì mio padre oltre vent'anni fa: il medico che l'aveva in cura il giovedi mi prese in parte e mi disse "Suo padre non potrà vivere oltre tre o quattro giorni...si prepari all'inevitabile". Fu chiara, netta, persino brutale ma assolutamente precisa della prognosi, visto che morì nella notte di domenica. Con questo vorrei dire che sono (dovrebbero essere) gli stessi medici a comprendere come possa essere sbagliato - in assenza di certezze o di riscontri effettivi - sostenere continue e opposte teorie: la fiducia potrebbe definitivamente venire compromessa.
io con pfizer ho già le orecchie a punta come dr. spock, prossimo carnevale se ci arrivo vivo faccio il vuoto in gradinata……….
Più o meno, si. Ma in questo sta anche la libertà di seguirla o meno, se frutto di un ragionamento privo di ideologia e fanatismi. Per essere chiari: io non difendo chi non si fa il vaccino, difendo la loro libertà - in quanto tale - di non farlo e condanno* chi a margine di questa libertà pretende di sottrarre loro le altre. *Disapprovo
Ok ma quando non era vaccinato nessuno il lockdown andava bene per tutti e adesso se la situazione si aggrava non accetteresti limitazioni differenziate se funzionale al contenimento?
Se è vero che il vaccino non impedisce il contagio, le limitazioni verso i non vaccinati sono senza (molto) senso. Il caso del mio collaboratore è evidente: mi ha appena chiamato confermando che il figlio è positivo e che lui, nonostante la vaccinazione conclusa e il green-pass, dovrà restare in isolamento dieci giorni. L'ho scritto nei giorni scorsi: il vaccino ha uno scopo al momento fondamentale, cioè evitare che la malattia possa assumere contorni di pericolosità mortale per chi la contrae (e per me è ragione più che valida per farlo). Ma da un punto di vista sociale e produttivo, se la diffusione dovesse aumentare, non credo ci saranno soluzioni diverse da un nuovo lock-down per tutti, giacchè tutti sono potenzialmente contagiosi.
Dipenderà dai numeri, in realtà. Abbiamo già visto che si è preferito non fare il lockdown durante la seconda ondata nonostante i contagi altissimi
Perché, se lasci liberi i vaccinati che al 99% anche in caso di infezione non vanno in terapia intensiva e proteggi i non vaccinati bloccandoli a casa non intarsi il sistema sanitario che è il problema principale.
Quindi per loro niente possibilità di andare lavoro, niente beni di prima necessità, niente andare in farmacia, niente poter andare dal medico? A casa stiano confinati in camera, usino un bagno personale, eccetera? Avrei un'idea (ammetto che non è del tutto originale): perchè non creiamo delle aree specifiche in cui farli vivere tutti insieme, magari recintate, meglio se anche sorvegliate? Potrebbe funzionare...
Attento che finiranno per dire anche a te che il paragone è assolutamente fuori luogo e magari ispirato dalle tue consultazioni su facciabuck
Ad ogni modo, lo ribadisco: io credo che tra il virus e il vaccino sia decisamente meglio quest'ultimo. Ma se uno ritiene che il rischio di contrarre il virus sia - per lui - basso, vaccino o meno, amen...
Non dispongo di accessi a quelle fonti da anni, pertanto non le posso riportare. Rivendico totalmente l'autenticità del mio pensiero quindi, dovesse essere considerato stupido
No assolutamente no. Per i non vaccinati sarebbe da porre le limitazioni minime indispensabili tipo quelle che avevamo tutti o comunque quelle che permetterebbero di evitare nuove stragi ed il funzionamento del sistema. Del resto che alternative ci sono?
Il problema è che il credito gli viene dato da cretini ancora più grandi, et voila, manifestazioni di piazza contro la dittatura sanitaria. Sarebbe un sogno. Peraltro alcuni di questi “illuminati manifestanti” si sono già messi avanti.
C'è un soggetto sopra tutti noi che se non troveremo una soluzione la troverà lui. Il soggetto è Madre Natura e la soluzione è la Selezione naturale. Niente di nuovo, ha sempre funzionato e dal suo punto di vista se questo riduce un poco la popolazione umana non è un problema, anzi