ma è temporaneo e poi la lumaca collassa inesorabilmente no, puoi tranquillamente evitare e mettergli dentro un ferro da maglia e ingessarlo
Prima o seconda dose? Comunque sono effetti normale dovuti alla reazione del sistema immunitario. Non per niente persino a naja dopo la famigerata iniezione sul pettorale davano una giornata di riposo.
effettivamente c’era una qualche certezza di quello che ti mettevano in corpo, ora nessuno sa invece cosa
Comunque il disastro annunciato di un iniziativa encomiabile ma nello stesso tempo ridicola conferma che soprattutto i giovani della scienza si fidano o a pensar male non hanno paura di niente pur di poter fare quel che vogliono o semplicemente essere liberi. https://amp-ilgiornale-it.cdn.amppr...a-maxirissa-urla-spinte-e-malori-1951597.html
che a noi la fecero trascorrere in camerata a tirarla a lucido al pari dei bagni. E chi si lamentava del dolore il giorno successivo marciava come se non ci fosse un domani si che si sa, la salvezza eterna, o quasi
Prima dose Luca Effettivamente..... E' già tanto se lavoro 24 ore complessive a settimana Ma come dico sempre.....non è importante la quantità ma, a conti fatti, la resa finale
Premessa: quanto scriverò in questo post non è a supporto di Trump, bensì una condanna verso i media. Bret Stephens, in un editoriale pubblicato il 31 maggio scorso sul New York Times, si lancia in un pesantissimo mea culpa: "Eravamo in campagna elettorale e sull’origine del Covid non siamo stati onesti". Non salva nemmeno molti scienziati americani che al laboratorio di Wuhan avevano lavorato, responsabili - a suo dire - di aver tenuto comportamenti poco trasparenti. In pratica, continua Stephens nel suo editoriale, per mesi e mesi i media mainstream hanno condotto una campagna vergognosa contro tutti coloro che ipotizzavano un’origine artificiale del Covid. Di più: chiedevano e ottenevano un'unità anti-bufale per colpire gli organi di informazione non allineati. Invece, a quanto pare, i bufalari erano proprio loro. E queste sono anche, in sintesi, le parole che un noto giornalista italiano ha usato in televisione. Federico Rampini, inviato a New York di Repubblica, non ha avuto timore nel prendere una netta posizione contro la maggior parte dei suoi colleghi, il cui comportamento è definito "una brutta pagina nella storia del giornalismo" e viziato dalla politica dei due pesi e delle due misure. "Il sospetto che il virus - dice Rampini - sia nato in laboratorio venne avanzato da Trump un anno e mezzo fa e in quel momento tutti, a partire dai media, presero le distanze da lui. Oggi viene ripresa la stessa pista senza che ci siano elementi sostanzialmente nuovi". Ormai la tesi appare sostanzialmente sdoganata e anzi, sta conquistando un consenso sempre maggiore: il Covid non ha (avrebbe) avuto un'origine naturale, ma è un prodotto – probabilmente accidentale – del famigerato laboratorio di Wuhan. Adesso, infatti, stanno fioccando dozzine di studi che confermano la pista del virus artificiale, ma nella primavera dello scorso anno soltanto ad avanzare questa ipotesi (pur in maniera circospetta), ci si beccava come minimo l’accusa di complottismo e diffusione di fake news. Da queste accuse non si è salvato, ovviamente, nemmeno l'allora presidente USA Donald Trump, che è stato trattato dai media americani e mondiali in maniera completamente diversa da come è invece ora trattato Joe Biden, che iun questi giorni ha incaricato l'intelligence americana di indagare sull’origine artificiale del Covid.
Il problema è che la stampa non è mai neutrale. Ci si aspetterebbe, semmai, che fosse obiettiva, ma il semplice spostamento di una virgola in una frase può cambiarne completamente il senso. Però mi chiedo: se mai si dimostrasse in modo netto che il virus è stato prodotto in laboratorio (che sia a Wuhan, a New York o a Lodi), poi che si fa? Chiediamo i danni a chi l’ha sviluppato e lasciato scappare? Cambierebbe qualcosa?
A quanto pare nemmeno gli scienziati lo sono. Stephens (questo il link se si vuol leggere il suo editoriale) scrive una frase indiscutibilmente vera: "[...] a volte i nemici più pericolosi delle scienza possono essere coloro che affermano di parlare in suo nome." E' probabile che - anche fosse dimostrato - nulla accadrebbe ma proprio alla luce di questa impunibilità, tanto vale far emergere la verità.
Non cambierebbe una cippa e infatti non capisco questa perdita di tempo. Usassero questo prezioso elemento per cose ben più concrete e la piantassero di cercare una verità che allo stato non ridarebbe la vita alle persone che non ci sono più.
Mi pare un gran minestrone... La differenza tra il comportamento di binden e di trump sta in un solo punto: uno di loro due, senza fare nomi, annunciò in un tweet che il virus era stato deliberatamente liberato dai cinesi, senza uno straccio di prova, con la sola arrrrrrroganza da maleducato parvenu che è, e un non ben definito numero di redneck a sostenerlo con i retweet, l'altro, ha annunciato che mobiliterà le agenzie di cui dispone per fare chiarezza, e poi deciderà... C'è modo e modo di fare le cose, soprattutto se sei un POTUS, e ti rivolgi ad una nazione che non è il ruanda e che detiene la metà del tuo debito pubblico...
Cosa cambia rispetto a qualunque altro comportamento la cui origine ha causato la morte di altre persone? Potrebbe valere anche per il dramma del Mottarone? O del Ponte Morandi? O magari della Union Carbide in India? O Chernobil? Le vittime, purtroppo, restano vittime, ma la ricerca della verità probabilmente non impiegherebbe meno risorse e quindi minor tempo rispetto al suo continuo insabbiamento politico e scientifico? La ricerca della verità non potrebbe fare sicuramente la differenza, se non questa volta magari la prossima? Con che fiducia possiamo ritenere, ad esempio e qualora la questione fosse confermata, che l'OMS è davvero un organizzazione superpartes? Il mio intervento era più un tentativo di far notare come l'informazione, una volta di più e qualora ve ne fosse davvero bisogno, sia ancora ben lontana dal riportare asetticamente i fatti. Nella premessa ho introdotto il fine del mio intervento, che non era Trump bravo/mona, bensì il comportamento di scienza e giornalismo verso la questione, l'approccio (man)tenuto a seconda della propria identità politica. Tutto qui.
Ma infatti la mia osservazione non era rivolta al tuo commento, ma al differente comportamento tenuto dai 2 potus... Ad uno, interessava solo trovare "pezze d'appoggio", per continuare la sua guerra commerciale con la cina, ed era pronto ad accusare pubblicamente e senza uno straccio di prove, una nazione intera, di aver diffuso un pericoloso virus, che sino al giorno prima lui stesso dichiarava inesistente (solo a me pare un'assurdità?), l'altro, pur essendo anche più "intransigente & pericoloso" del predecessore sotto molti aspetti, ha detto che mobiliterà le sue agenzie per fare luce sulla vicenda... Detto alla pavese: un l'è un perdapè, laltar un siur...
La risposta della Cina a Biden però è stata la medesima rivolta a Trump, cioè di voler “usare l’epidemia per lo stigma, la manipolazione politica e la calunnia”. Paradossalmente, la Cina è l'unica ad aver mantenuto la propria coerenza sia con Trump che con Biden...