Perché ritengo che sia un comportamento vergognoso, alla quale la politica dovrebbe dare una regolata, visto che il registro delle opposizioni non ha mai ricevuto il via libera, nonostante sia stato istituito da quindici anni almeno. Perché ritengo scandaloso io non possa telefonare in banca per avere il mio saldo c/c in virtù di una privacy che, dall’altra parte, consente a chiunque di avere i miei dati a disposizione su chissà quanti database. Posso porla in modo scherzoso, se vuoi, ed è vero, ciò non toglie che sia una cosa che infastidisca tutti noi. Potrei arrabbiarmi qui nel presentarla, nel proporla, nel condannarla, ma preferisco un approccio meno perentorio, stemperando il problema, che a mio avviso, è peraltro piuttosto serio e antipatico. Perchè rappresenta un ennesimo paradosso tra le mille leggi (iperbole) che anziché tutelare la privacy di noi privati cittadini la consegna in realtà a mille (reali) soggetti diversi che, le cronache ne parlano spesso, non esitano a mettere in piedi trucchetti disonesti nei quali noi siamo le vittime.
Prendo atto anche se penso che voi, pur non essendo tecnici informatici (non essendo necessario), avete ben la possibilità di passare il messaggio in area moderazione senza dover sempre fare voli pindarici se si tratta di semplice segnalazione come nella realtà è avvenuto. Lo ripeto: si trattava di due/tre semplici lagnanze che abbiamo ritenuto opportuno darvene contezza per di più per il bene del forum e di tutti. Caro Marco se la memoria non mi inganna quante volte è successo che anche tale argomento venisse inizialmente trattato anche in questa discussione per poi trasferirsi (quando la cosa è divenuta più complessa e articolata) in sezione apposita? E lo stesso è avvenuto anche per la mia passione per il windsurf ove sono "titolare" di apposita discussione. Comunque, argomento chiuso per me ma era giusto trattarlo visto che le domande sono state numerose da parte di molte persone: io l'ho messo solo nero su bianco Questa è invece una notizia di enorme importanza per molti: purtroppo io posso solo oramai fare da spettatore pur con la gioia nel cuore https://www.corriere.it/cronache/21...re-56e31098-acb0-11eb-b89d-9c2f0a2ddccd.shtml
Un chiarimento, dovuto a te a alle persone che si rifanno a te per porre la domanda: il mio intervento in neretto “suggeriva” solamente, non imponeva nè vietava.
Non è così. L’area moderazione è soltanto una sezione specifica come tutte le altre ma con accesso selettivo, non c’è un centro di assistenza tecnica da parte dei proprietari del software. Ecco perché nella sezione consueta c’è più possibilità di ottenere una soluzione, perché in linea teorica (lo ripeto) quella viene letta dai tecnici direttamente (credo ci sia una sorta di notifica automatica). Ad ogni modo il problema è stato risolto, questo conta, alla fine.
Suggerisco, ripeto. Non posso essere ritenuto responsabile di come tu percepisci le (mie) parole, che non erano nè sono polemiche. Un messaggio stringato perché era un suggerimento, un invito. Invito che ti rivolgo ora: in quale delle due frasi ho vietato o imposto qualcosa?
Esatto: la cosa importante è che il problema sia stato risolto (almeno per ciò che riguarda quote e cita). Magari la prossima volta chiamo Fabrizio direttamente per chiedere chiarimenti ed evito di ammorbarvi con i miei problemi di piattaforma
Peraltro @Gigi, proprio tu rivendichi a mio avviso giustamente e per tua abitudine professionale, che le parole sono importanti mentre le impressioni lasciano il tempo che trovano.
Suvvia Claudio: un invito o suggerimento non necessita certamente del neretto. Alessandro docet in questo e gliene devo dare atto. Ma io non sono un moderatore e, in quanto tale, ragiono da semplice utente che vede le cose da semplice utente. A volte la forma è importante quanto la sostanza. Adesso però, non per mancanza di educazione verso di te, eviterò di replicare non perchè ritengo di dovermi defilare sull'argomento (avendolo io messo in luce)......figurati che è il mio pane quotidiano..... quanto perchè, come direste voi, i fatti nostri passiamo farceli anche in privato
La chiudo anch’io. Era un intervento di moderazione? Si Era perentorio? No. Motivazione: la risoluzione di un problema tecnico che impediva a te e ad altri di usufruire della piattaforma per intero. Urgenza: direi piuttosto alta. Diversamente non sarei intervenuto né da utente né da moderatore. Ho sbagliato a farlo? Ti chiedo scusa.
È evidente che per te un certo peso ce l’ha, visto che la questione l’hai (ri)posta tu e se ne sta discutendo anche un bel po’. Rinnovo le mie scuse (e non sono mai banali le proprie scuse, non svilirle, non liquidarle con sufficienza) e vado a riposare. Buonanotte.
Mi tocca replicare malgrado i miei propositi ma la cosa è quantomeno importante: non ho svilito le scuse e tanto meno ho liquidato le stesse con sufficienza. Ho scritto volutamente "su cose di questo peso" dando ad intendere che sono queste a non avere importanza ma ben altre nella vita. Sono un rompiballe ma non un insensibile. Buonanotte
Stamattina mi è venuta in mente l,app immuni e mi son chiesto che fine avesse fatto Beh è un fiasco totale. Mi son chiesto allora come andassero invece le cose nel resto di Europa e cosa scopro? Che non l'avrei mai detto ma a parte la Danimarca in tutta Europa le app sono state un fiasco spesso anche in peggiore. https://www.agi.it/estero/news/2020-09-10/app-anti-covid-europa-immuni-9618183/ https://www.google.com/amp/s/it.ins...i-tracciamento-anti-contagio-europa.html/amp/
Penso, e in questo caso mi viene da dire purtroppo caro Luca, che il tracciamento e la privacy siano ancora un tabù a livello mondiale al netto del fatto che tali strumenti siano stati poi creati in maniera ottimale. Per tale aspetto non ho le competenze per valutare
E' l'effetto grande fratello. Nonostante tutti gli sforzi per curare la privicy, sia tecnici che comunicativi, le notizie arrivate da Corea e Cina che decantavano l'efficacia di tali sistemi di tracciamento hanno amplificato la diffidenza, essendo questi paesi dove la privacy del cittadino nei confronti dello stato non esiste. Ma ... per cashback e lotteria degli scontrini c'e' stato un effetto opposto, nessuno (tranne chi oculatamente aveva da lasciare nascosto) si e' preoccupato della privacy, facendo tracciare tutte le proprie spese in cambio di qualche euro ... bastava qualche euro anche per Immuni?
Temo ci sia un problema di comunicazione da parte degli organi competenti e di percezione da parte dei cittadini (non solo quelli Italiani). Tutti sono disposti a mettere anche le foto intime ed il proprio indirizzo abitativo su Facebook, ma nessuno vuol far sapere alle autorità sanitarie se sia positivo o meno.... perchè teme che questa cosa gli si possa ritorcere contro in qualche modo. Se ci pensate, la stessa cosa è avvenuta con i vaccini, dove anche i meno scettici e complottisti, perfino tra il personale sanitario, hanno avuto dei dubbi sulla reale "innocuità" del vaccino, rallentando l'avanzamento della campagna vaccinale, soprattutto nelle prime fasi. Ora, però, che è più o meno chiaro a tutti che se non ci si vaccina si rischiano ulteriori lockdown e la disgrazia economica, le astensioni diventano percentualmente sempre meno consistenti e tutto sembra procedere nella giusta direzione. Alla fine cos'è cambiato? Nulla! Solo la percezione da parte dei cittadini, che hanno messo da parte i sospetti e le elucubrazioni più fantasiose per evitare di dover continuare a vivere da reclusi ed in povertà. Ecco, secondo me, avrebbero dovuto affidare lo sviluppo, ma anche e soprattutto la gestione dell'app di tracciamento ad un'azienda come Facebook o Google (maestre nella comunicazione e nell'appropriarsi dei dati sensibili della gente), lasciando credere che non ci fosse alcuna ingerenza di governi e politica nella raccolta di tali dati. Magari creando anche dei veri e propri contest con in palio una valanga di like e di follower, o una foto in compagnia dei Ferragnez per quelli che più spesso aggiornano i dati. Ora avremmo gente che si straccia le vesti per inserire l'esito del tampone e urla di gioia alla proclamazione di positività che potrebbe farli diventare talmente famosi da andare in tv con la De Filippi.
Mi permetto, invece, di accendere un piccolo riflettore sull'ignominioso modo di fare giornalismo oggigiorno. E' solo di ieri la notizia di quella giovane operaia finita tra gli ingranaggi del macchinario industriale e già oggi su quasi tutte le testate compaiono improvvisamente mille fatti di cronaca che parlano di altrettanti incidenti sul lavoro! Fino a ieri, dunque, nessuno avrebbe mai pensato che potessero vericarsi degli incidenti, anche gravi, nei luoghi di lavoro, ma nelle ultime 24 ore, improvvisamente, ce ne sono stati a decine? Ma come lavorano i direttori? Guardano i dati di visibilità degli articoli del giorno e sulla base degli argomenti che hanno destato il maggior interesse, sguinzagliano i loro redattori a caccia di altre notizie simili, da poter collegare al tema dominante? Serve un direttore per lavorare in questo modo? Un qualsiasi algoritmo di intelligenza artificiale potrebbe sostituirli egregiamente e fare perfino meglio! Diamo dunque la colpa ai lettori, che leggono solo cronaca e questioni vicine al popolino, o ad un giornalismo che tale non è più? Ci lamentiamo dei politici, ma i giornalisti stanno facendo la stessa identica cosa.
E' indubbio che abbiano avuto un grado di successo diametralmente opposto, nonostante i destinatari ed i potenziali scopi secondari siano gli stessi. Il cittadino medio ha ripudiato Immuni perché temeva che il governo potesse spiarlo, ma ha accolto a braccia aperte e fa un uso smodato di Io, solo perchè così riceverà qualche Euro dallo stato dopo averne spese migliaia. Considera inoltre che alla prima app doveva solo far sapere se era positivo o meno e con chi sarebbe entrato in contatto, alla seconda deve far sapere cosa compra, dove lo compra e quanto lo paga. Se il rischio di essere spiati dallo stato e collegato a quello di pagare più tasse, mi pare assai più compromettereste la seconda app della prima.