Spezzo una lancia a favore degli specializzandi. Gli stessi sono medici in formazione specialistica, quindi dopo aver conseguito la laurea e l'abilitazione e aver sostenuto un concorso (passandolo) hanno iniziato il percorso della specialità con annessa borsa di studio. Sono quindi inseriti come studenti con borsa di studio e sulla carta dovrebbero fare orario ridotto, essere sempre affiancati da uno strutturato di riferimento e durante i successivi 4 o 5 anni (in base alla specialità intrapresa) apprendere le competenze necessarie a migliorare in ambiti SPECIFICI della medicina. Nella realtà invece le ore reali sono superiori a quelle dei colleghi strutturati (assunti a tempo indeterminato dalla struttura sanitaria) perchè lo specializzando viene usato come tappabuchi o come manodopera a basso costo (interi reparti di ospedali universitari si reggono sugli specializzandi). Ovviamente straordinari etc non esistono (ma non esistono nemmeno per i medici strutturati essendo contrattualizzati tutti come "dirigenti medici"). I 1700 euro medi citati prima non tengono conto del fatto che essendo iscritti all'università ogni anno il detentore della borsa deve pagare le tasse universitarie, l'iscrizio all'albo e alcune assicurazioni accessorie, all fine della fiera tra una cosa e l'altra circa 4500/5000 euro l'anno da sottrarre ai circa 20k annuali di borsa. Quindi parliamo di 15k anno ( wow! ) che non permettono nemmeno di aprire un mutuo non essendoci un contratto, ma una borsa di studio. Premesso questo, TUTTE le altre figure professionali per svolgere un lavoro vengono giustamente retribuite, mentre con la nuova norma inserita si pretende che gli stessi dedichino 1 mese della loro formazione SPECIALISTICA (lo risottolineo perchè di questo stiamo parlando), quindi un neurochirurgo o un cardiochirurgo dovrebbe evitare di operare per fare delle iniezioni intramuscolo (perchè di questo stiamo parlando). Ci sono migliaia di camici grigi (medici abilitati ma non detentori di alcuna borsa di specialità) che lo farebbero volentieri regolarmente contrattualizzati. Gli specializzandi stessi con regolare contratto a tempo determinato con relative coperture assicurative riferite all'atto medico lo farebbero su base volontaria. Invece è molto più facile pretendere l'obbligatorietà "pagando" in crediti formativi senza alcuna tutela e facendo perdere giorni di formazione, il tutto per non fare le cose come andrebbero fatte, e quindi con regolari contratti e coperture. Le università impongono allo specializzando l'impossibilità di svolgere qualsiasi altro tipo di mansione extra a quella interna alla struttura sanitaria inerente la borsa di studio per la loro formazione specialistica, ma magicamente quando c'è da risparmiare le norme cambiano e quello che prima non si poteva fare ora diventa obbligatorio e pure parte fondamentale della formazione del medico in oggetto.
Vuoi sentirti rispondere "la vocazione"? Forse il 5% del totale ti risponderebbe così. Chi decide di intraprendere questa strada ha le stesse motivazioni di chi intraprende la carriera di avvocato, ingegnere, architetto etc. Non c'è una risposta corretta, la mia sarà sicuramente diversa dalla tua che sarà diversa da quella di un'altro collega. Quella del medico è una professione con oneri e onori come qualsiasi altra, il resto è strumentalizzazione.
No no, la mia era una curiosità piuttosto semplice e in assoluta buona fede. Ho la convinzione (personale) che un medico sia davvero spinto da forti motivazioni scientifiche e umane, quella economica viene a mio avviso in un secondo tempo. Certo, devo però ammettere che nel mio mondo ideale esistono anche gli unicorni...io ne possiedo anche un paio.
Ma tutto cio' non toglie che siamo in una situazione pandemica e tutti contribuiscono in qualche modo alle necessita'. Nei contratti di servizi i committenti spesso pretendono clause specifiche per la gestione delle pandemie proprio perche' non e' possibile gestire queste situazioni come l'ordinario o lasciarle aperte alla "forza maggiore". A maggior ragione per i servizi essenziali. Alla fine e' una modifica contrattuale unilaterale, come spesso accade nelle situazioni d'emergenza.
Nel tuo mondo ideale se vai a fare un corso di saldatura Tig ti aspetteresti di imparare a gestire bene il flusso, oppure di sbancalare bombole?
Mi sembra di ricordare che anche i tuoi dipendenti la pensino allo stesso modo Sei poi riuscito a provare la nuova saldatrice?
Questo è il contratto che ogni specializzando firma quando accede alla scuola di specialità. https://www.unimi.it/sites/default/files/2019-03/Modello contratto formazione specialistica.pdf In ogni caso, non è un discorso di pandemia e di emergenza, ma di incapacità gestionale e comodità a scaricare le responsabilità e gli oneri sull'anello più debole della catena. Dall'inizio di questa pandemia ad oggi sia quando i dpi non c'erano, sia quando i reparti traboccavano, sia quando i camion portavano via le bare, nessun medico si è mai tirato indietro e in prima linea tra questi medici c'erano migliaia degli specializzandi che ad ora chiedono solo di essere trattati come gli altri colleghi.
Ah si, cercano di saldare a mia insaputa...e no, non me la fanno nemmeno toccare. Maledetti loro ad aver ragione.
Io non so se gli specializzandi lavorino gratis, o prendano lo stipendio equivalente a quello di un impiegato, ma una cosa è certa, qundo un incarico professionale viene richiesto, se non previsto, deve essere su base volontaria e retribuito a parte. Mi sorgono spontanee tre domande: 1. Bertolaso lavora gratis? 2. Chi di noi andrebbe tutto il giorno a fare vaccinazioni gratis o con lo stipendio di un impiegato? 3. Il problema per lo Stato è riconoscere il rischio (quindi l'adeguata retribuzione)? Siamo tutti finocchi, con l'altrui deretano ... P.S.: i soldi per monopattini, bici, banchi a rotelle, mascherine pagate il triplo ed altre ottusità varie li hanno trovati.
Se è per questo caro Cristiano hanno trovato anche il metodo di regalare i soldi spingendo il cittadino a pagare con moneta elettronica come se fosse un merito
Zingaretti si dimette da segretario del PD: "Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid, c'è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni. Dovremmo discutere di come sostenere il governo Draghi, una sfida positiva che la buona politica deve cogliere." "Sono stato eletto proprio due anni fa. Abbiamo salvato il Pd e ora ce l'ho messa tutta per spingere il gruppo dirigente verso una fase nuova. Ho chiesto franchezza, collaborazione e solidarietà per fare subito un congresso politico sull'Italia, le nostre idee, la nostra visione. Non è bastato. Anzi, mi ha colpito invece il rilancio di attacchi anche di chi in questi due anni ha condiviso tutte le scelte fondamentali che abbiamo compiuto. Non ci si ascolta più e si fanno le caricature delle posizioni." "Ma il Pd non può rimanere fermo, impantanato per mesi a causa in una guerriglia quotidiana. Questo, sì, ucciderebbe il Pd. Visto che il bersaglio sono io, per amore dell'Italia e del partito, non mi resta che fare l'ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Io ho fatto la mia parte, spero che ora il Pd torni a parlare dei problemi del Paese e a impegnarsi per risolverli. A tutte e tutti, militanti, iscritti ed elettori un immenso abbraccio e grazie".
Renzi attualmente non è iscritto quindi non può candidarsi alla segreteria. E dubito che torni, sinceramente (ma è noto che io sbagli tutte le previsioni politiche in questo strano Paese). Direi che il segretario naturale è decisamente Franceschini.