Esattamente: é la dichiarazione della configurazione delle barche da parte dei team che deve essere approvata dagli stazzatori
Claudio, contrariamente a te , è solo attento (al di là del fatto che lo poteva sapere di suo): ne avevamo parlato in questo thread alcune settimane fa. Tu, invece, ricordi solo certi argomenti
A occhio .....sembrerebbe. Quella, però, non è una mia barca e quella non è Elena: è una foto a caso tratta dal web Era solo per dire che Ale ha memoria solo quando si parla di ragazze. Ho appena messo giù il telefono con lui che mi ricordava alcune mie ragazze passate: vuoi che ti dica che solo lui si ricorda del mio passato? Per me è assolutamente "tabula rasa"
Yacht declaration confermata per domani (tra poche ore in NZ). Per quanto riguarda i winch, invece, guardate quanto sono piccoli quelli di questa barca charter in Grecia....
Hai ragione ... Questo invece è di sicuro un harken. qui invece non riesco a capire si che marca sia l’avvolgi fiocco. Invece qui secondo voi di che diametro sono le scotte?
Yach declaration regolarmente avvenuta, anche se il team legale di Luna Rossa aveva provato chiederne il rinvio a mercoledì per rispettare la distanza di una settimana tra stazzatura e avvio (presunto) delle regate. Pare che i nuovi foils siano stati modificati in modo quasi impercettibile (per lo meno dalle immagini disponibili) e che le modifiche maggiori siano avvenute sulla parte velica. In un'intervista Bruni ha parlato anche di qualche leggerissima modifica allo scafo, ma nulla di sostanziale. Insomma, i giochi sono fatti e nulla va più. La buona notizia è che i team hanno il permesso di continuare ad allenarsi anche con l'allerta di livello 3. Per il momento, dunque, pare possibile che mercoledì 10 si parta finalmente con l'America's Cup. Il rischio per Luna Rossa in caso di ulteriori ritardi sarebbe quello di avvicinarsi sempre più all'autunno dell'emisfero australe e quindi ad un possibile peggioramento delle condizioni meteo, con aumento dell'intensità media del vento (dove la supremazia di Te Rehutai è quasi certa).
Apprendo solo ora, con qualche giorno di ritardo, che i neozelandesi avrebbero sfornato giusto qualche giorno fa un inedito Code Zero. Si tratta di una vela da issare al posto del fiocco (la vela anteriore) che però gli altri team hanno sempre provato e poi scartato perchè, pur permettendo di ottenere più spinta (è più grande e quindi raccoglie più vento) alla fine si rivelava essere anche un freno aerodinamico, con il risultato di essere controproducente. Pare però che i neozelandesi, per recuperare quel presunto gap con venti leggeri, abbiano trovato una soluzione che permetterebbe loro di spiegarla solo nelle andature portanti, affiancandola al fiocco (che rimane issato). Non ho visto foto di tale soluzione, ma mi pare un po' estrema, nonché difficile da gestire su barche che viaggiano a 50 nodi ed oltre.
Si, questo è il Code Zero, una sorta di vela di prua intermedia tra un fiocco ed un gennaker. Come quest'ultimo si mura sul bompresso. E' questo che tutti hanno provato e realizzato (anche Luna Rossa ce l'ha), ma poi di fatto mai utilizzato in regata perchè pare avere più svantaggi che vantaggi, anche con poco vento. Però quello di cui parlando nei giornali neozelandesi è qualcosa di leggermente diverso, in primis perchè dicono possa essere rollato/spiegato solo nelle andature portanti e quindi immagino che debba lavorare su uno strallo (cavo d'acciaio che dalla prua arriva in testa d'albero o quasi), secondariamente perchè dicono che dovrebbe operare simultaneamente al fiocco, quindi in tali andature avrebbero 3 vele (la randa, il fiocco e questo "fioccone" gigante). Mi pare un po' una boiata su barche del genere, ma chissà.
Potrei anche essere d accordo con te ma non sottovaluto i neozelandesi. Se lo stanno provando ci sarà sicuramente un valido motivo. Forse anche solo confondere le idee degli avversari o far decollare la barca con una quantità di vento che con altre vele sarebbe insufficiente. Lo scopriremo in diretta.
Personalmente propendo per questo, ma sono d'accordo sul fatto che non si debbano sottovalutare i neozelandesi.
Il Cozziro (come lo chiamiamo noi) lo provò anche LR in Sardegna... ma alla fine non l’ha mai usato nessuno...