Mi correggo perchè nell'edizione del 1988 gli sfidanti erano Neozelandesi e non Australiani. Era l'anno della mia maggior età, ma all'epoca quel poco che si riusciva a sapere dell'America's Cup erano dei trafiletti sulla Gazzetta dello Sport o qualche secondo al TG1. Forse il servizio più lungo in assoluto lo mandarono in onda ai tempi di Australia 2 (1983) più che altro perchè fu la prima volta che partecipò alle selezioni anche una barca Italiana (la mitica Azzurra) e la prima in cui gli Americani persero il mitico trofeo. Ma nulla in confronto alla copertura mediatica disponibile oggi. Mi pare che la lunghezza "fuori tutto" fosse di 36 metri.
A Rimini mi dicevano che accettò la sfida di Azzurra con un po' di brividi quando Agnelli gli disse "ok ma non mi faccia fare la figura del cioccolataio". Direi che non gliel'ha fatta fare per niente ed è entrato, cosa non facile per indole e atteggiamenti, nel cuore di tanti italiani.
C'era in gioco molto più di una semplice partecipazione ad un trofeo velico: erano gli anni '80 e le aziende Italiane puntavano ad essere protagoniste nel mercato nord americano. Nel film "Azzurra" che ho linkato precedentemente si vedono chiaramente tutti i marchi storici che presero parte alla campagna (Iveco, Italcable, San Pellegrino, Cinzano, Barilla, Valentino, Alitalia, Agusta, Pininfarina.... ): devo dire che un po' girano le balle a vedere chi eravamo all'epoca e chi siamo adesso. P.S. E al posto di Agnelli e dell'Aga Kahn abbiamo Lapo Elkann e Di Maio....
Pensa che ci sono anche salito come "ospite" (non in navigazione) in Costa Smeralda: tutto sapeva di "mito" Gran passo avanti
Verso il baratro sicuro... Ora che ci penso, al neo ex ministro del MEF (cacchio, sono pericolosamente sul Boundary del regolamento e del topic) ho risposto esattamente così ad una sua frase (del cazzo) della serie "Avanti così, abbiamo preso la direzione giusta!" e mi ha bloccato...
Toh, l'avevo proposto qualche settimana fa come ipotetico logo "in tinta" su luna rossa. Povera Italia, hanno svenduto tutto - prima e/o seconda repubblica - lasciandoci con le pezze al c..o, a combattere una pandemia che nessuno si prende la briga di debellare seriamente e professionalmmente. Giusto, negli anni 80 dovevamo farci in quattro per sfondare in nord america, altri fecero fortuna in sud america; oggi dobbiamo difenderci per salvarci dalle fauci della cina...
Così è come si tessevano un tempo le relazioni tra l'Italia e le più grandi potenze mondiali Così è come le gestiamo oggi Negli anni '70 e '80 viaggiare a bordo degli aerei Alitalia era un privilegio che molte nazioni ci invidiavano: lo stile, l'attenzione verso gli ospiti, i tessuti, le divise del personale, perfino i prodotti serviti a bordo (biscotti, pietanze, vini).... tutto rappresentava l'immagine ed i motivi del successo del Made in Italy. Oggi ce la giochiamo con la Turkish Airlines.... e vincono loro!
Altri tempi Ps. Ma nella seconda foto quello a destra è un esponente politico di spicco della Costa d'Avorio Mi ricorda tanto un bibitaro del San Paolo
Tornando all'America's Cup, qui una comparazione tra i foils delle 3 barche: Te Rehutai (Emirates Team New Zealand) bRITAnnia (Ineos UK) Luna Rossa (Prada Pirelli)
@Sam_Cooper sempre con riferimento a quel video, mi è tornata in mente una cosa sui tempi di "uscita" dei foil di Ineos rispetto a quelli di Luna Rossa e prima che mi sfugga nuovamente te la propongo: É possibile che la manovra dei bracci (cacchio, suona davvero male quel "bracci", ma credo sia il termine giusto) della barca inglese, più lenti in uscita rispetto alla barca italiana, sia in parte una conferma di come i loro foils si riempiano effettivamente di acqua e che quindi la velocità di uscita sia più lenta, a causa del maggior peso iniziale da sollevare?
"Bracci" è assolutamente corretto (li definiscono arms, in inglese). Circa la tua domanda, ovviamente non dispongo di informazioni ufficiali, ma osservandoli attentamente non ho mai visto uscire acqua (come invece si notava nel video postato a suo tempo), per cui escluderei quasi del tutto che quelli adottati ora siano cavi. Il meccanismo idraulico che gestisce il sollevamento dei bracci è "one design" progettato, realizzato e fornito dall'organizzazione neozelandese a tutti i partecipanti. Altra regola fissa per tutti è che ogni braccio+foil deve pesare 921Kg. Dove i team possono intervenire è sul software di gestione. Non so se sia possibile farli muovere più velocemente, ma in teoria il carico di leva ed il conseguente sforzo dovrebbe essere uguale per tutti.
Dubito che la presunta differenza dei tempi di uscita dei foil sia legata al peso. Vorrei ricordare che per la movimentazione dei bracci dei foils c’è un motore elettrico (e peso regolamentato) rispetto ad ogni altra regolazione che avviene esclusivamente in maniera idraulica attraverso la produzione di energia da parte dei grinder
Sicuramente non lo sono allo stato dell'arte attuale. Esattamente. Condivido totalmente. Per regolamento il peso è e deve essere univoco su tutte le barche
A proposito di umpire, hai seguito i due video del mio post 673 (gara 1/2/3/4)? Guarda che nel primo video c'è anche Flavia oltre al mitico Ganga Se vuoi capire lo sport della vela non devi sintonizzarti su Rai o Sky ma sul "giornale della coppa"