Titolo dell’opera: Luna Rossa Artista: Anselmi L’opera (1000x1000, olio su tavola), dedicata alla barca italiana in occasione dell’America’s Cup disputata nel 2000, è stata esposta ad Aukland. Una volta rientrato in Italia, il quadro è sempre rimasto appeso alla parete del mio ufficio
Anche se gli alberi di questi AC75 sono quasi bassi ("solo" 26,5m) rispetto alle precedenti classi monochiglia (32,5m l'albero di Black Magic nell'edizione del 2000), chi ci salirebbe mai in testa d'albero ad un'imbarcazione che viaggia a quasi 50 nodi (90Kmh)? Sarebbe come montare sul tetto dell'auto un palo alto come un palazzo di 8 piani e chiedere a qualcuno di arrampicarcisi mentre si muove a quasi 100Kmh.... follia pura! Però dicono che con questo tipo di vela, che sfrutta quasi unicamente il vento apparente, stando a bordo sia quasi impossibile capire con precisione quali possano essere le zone con più vento e quali con meno. Solo un servizio di osservazione meteo esterno alla barca potrebbe dare i giusti suggerimenti, ma è vietato dal regolamento (durante la regata).
In effetti nessuno, ma se hai quell'andatura in testa d'albero non serve mica andarci Ricordo le bonaccie di tanti anni fa, sempre ad Aukland, quando c'erano skipper De Angelis e tattico Torben Grael
Se devo essere sincero, la grandissima capacità tattica di Torben Grael mi ha sempre lasciato qualche dubbio: un grande velista, assolutamente, con molte medaglie, ma in America's Cup IMHO l'avevano pompato un po' troppo nel ruolo di tattico.
Hanno un qualcosa di famigliare con i topi che tu ben conosci Comunque ...... un bene prezioso Concordo: avrebbero potuto però stabilire da regolamento un range di utilizzo (ad esempio 6/12 nodi); in fondo la necessità di cercare il vento sopra tali valori è sicuramente meno incidente rispetto alle situazioni di bonaccia. Ma oramai siamo nel mondo della vela 3.0 e il supporto strumentale prevale sull'uomo (anche se è dimostrato che la conoscenza da parte di ETNZ del campo di regata e delle condizioni meteo locali continua a costituire un valore aggiunto) E' assolutamente probabile ma visto che anche il vento apparente è la somma vettoriale del vento reale e del vento di avanzamento, il conoscere la zona di vento reale attraverso il supporto umano (e aggiuntivo rispetto al calcolo strumentale) a me come velista non farebbe totalmente schifo Esatto
Ecco, proprio quella che rimase anche a me, seppur storpiando ("refusando") il cognome qualche post fa. In effetti all'epoca l'equipaggio mi sembrava più numeroso, forse per motivi di contrappeso, a mo' di zavorra. Boh, ci capivo poco allora come ora.
Il ruolo di tattico e timoniere sono, effettivamente, molto differenti e spesso non intercambiabili. Ciò vuole dire che spesso essere un grande skipper non vuole dire essere per forza un grande tattico e viceversa. Il tattico ha un compito più "astratto" (ciò non vuole dire meno importante) nel complesso dello sport vela: deve elaborare una strategia di regata raccogliendo quante più informazioni possibili riguardo alla meteorologia, alle prestazioni della barca e al comportamento degli avversari. Se è vero che è il timoniere che conduce materialmente la barca, è solo il tattico che, in ragione delle sue scelte, decide le traiettorie e i lati da seguire sul campo di regata. L'esperienza potrebbe portare a dire che timoniere e tattico (congiuntamente) dovrebbero con il tempo acquisire la forza di tali ruoli in virtù di un proprio background reiterato in regata. Ma spesso l'intercambiabilità dei due ruoli non è cosa scontata e naturale.
Per aiutare gli appassionati che si cimentano per la prima volta in questo magnifico sport ma iniziano a "perdere colpi" in ragione del nostro parlare astruso, agevolo uno schemino relativo alle tipologie di vento da considerare nella conduzione di una barca a vela.
Ottime diesanime. Anche il prodiere ha il suo ruolo!!! Mi sono sempre ritrovato in simbiosi con timoniere e spesso la strategia si condivide con chi è abituato ad andar per mare insieme e spesso concorda. Poi a seconda delle andature ci sono differenti vele e ad esempio in poppa piena ci si può mettere a caramella.
Ora che hai tentato di spiegare ai profani come si rappresenta il vento apparente (somma vettoriale di vento reale e vento di avanzamento), prova un po' a spiegare come facciano queste imbarcazioni ad andare di poppa come se fossero di bolina, raggiungendo velocità quasi quadruple rispetto a quella del vento stesso...
Ragazzi, dopo il vento postate anche un recap sulle manovre e terminologie: virata, orzata, strambata, poggiare, mure a dritta, mure a sinistra, ingaggio, scuffiare, eccetera...ma siate semplici e ordinati, mi raccomando (Altro ricordo che ho ben impresso in testa: il ghigno malefico di Paul Cayard quando con una finta fece disalberare Luna Rossa...chi se lo ricorda? Era il boh...il 2000? e lui comandava American One)
Si, 'na roba del genere. Ma anche rande stracciate o che toccavano quella avversaria, straorzate (di De Angelis), robe incredibili... Ho trovato questo video di 18 minuti che ripercorre tutta la finale della Luis Vuitton Cup, cacchio non respiravi un attimo, erano regate incredibili che riuscivano a coinvolgere chiunque.
Questo avveniva quando eri giovane e non con gli AC75 Questo è un mistero anche per Sir Ben Ainslie Vado a mangiare i tortelli e poi procedo
Opsss intendevo dire a farfalla A caramella dopo gli smadonnamenti dovevo rifare tutto per rimediare alla cappellata!
Cercherò di essere il più semplice possibile. Queste sono le ANDATURE Come potete vedere questo cerchio è come se fosse diviso in due: nello spicchio di dx trovate le relative andature mura a sx (vuole dire che il vento colpisce le vostre vele da sx); nello spicchio di sx trovate le relative andature mura a dritta - alias destra (vuole dire che il vento colpisce le vostre vele da dx). Il cosiddetto angolo morto è quella porzione ove è impossibile navigare in quanto si tratterebbe di andare controvento e le vele non riceverebbero portanza. L'angolo morto può variare da 30° per mura fino a 50° a seconda della tipologia di imbarcazione. Più l'angolo è piccolo e più si dice che la barca è capace di "risalire il vento" ORZARE e POGGIARE (o puggiare) Sono manovre da fare con il timone. Orzare significa far ruotare la barca in modo che la prua si avvicini alla direzione da cui viene il vento. Poggiare, al contrario, significa far ruotare la barca in modo che la prua si allontani dal vento. Ad esempio se volessimo passare da un traverso ad una bolina dovremo orzare oppure viceversa dovremo poggiare. CAZZARE e LASCARE Sono le manovre che si effettuano per regolare le vele usando le scotte (cime). Per cazzare bisogna “tirare” la scotta e l’effetto è quello di avvicinare la vela all’asse longitudinale della barca. Al contrario lascare la vela significa “allentare” la scotta in modo che la vela si apra, allontanandosi dall’asse longitudinale della barca. Per comprendere esattamente come regolare le vele a seconda dell'andatura andando a cazzare e lascare, bisogna ricordarsi che entrambe le vele, sia fiocco (vela di prua) che randa (vela di poppa), lavorano al meglio con un angolo di incidenza del vento di circa 20°. Ciò significa che, qualunque sia la nostra andatura, le vele dovrebbero mantenere questo angolo rispetto al vento. BOLINA STRETTA: vele completamente cazzate. TRAVERSO: vele a meta. LASCO E POPPA: vele completamente lascate. Il fiocco essendo la vela più sensibile tenderà a passare dall’altro lato già a 180° perciò la corretta regolazione di poppa è con le vele “A FARFALLA“, randa da una parte e fiocco dall’altra. Ovviamente questa è una nomenclatura valida per quasi tutte le barche ma non per gli AC75 che navigano nelle andature portanti (lasco e poppa) con vele quasi completamente cazzate VIRATA La virata è un cambio di mure effettuato passando con la prua al vento. La virata si esegue esclusivamente da bolina a bolina; da tutte le altre andature occorre prima orzare portandosi di bolina e solo dopo è possibile iniziare la manovra. STRAMBATA Questa manovra è chiamata anche abbattuta o virata di poppa ed è un cambio di mure ma effettuato passando con la poppa verso il vento. A differenza della virata non attraverseremo l’angolo morto perciò il vento continuerà a spingerci per tutta la manovra.Questo potrebbe farla risultare più facile con vento debole ma con vento forte occorre fare molta più attenzione. Altra difficoltà è rappresentata dal boma (base della randa) che per passare dovrà fare quasi 180°. SCUFFIA Rappresenta il ribaltamento dell’imbarcazione dovuto all’errato o non sufficiente bilanciamento. Ad esempio una delle cause più frequenti è la reazione troppo lenta dell’equipaggio ad una raffica più forte delle altre. Questa immagine mostra una barca a vela ferma, senza vento: la spinta del vento sulle vele è nulla perciò la forza prevalente che agisce sul baricentro della barca sarà il peso del bulbo (parte sommersa sotto l'opera viva). La barca sarà perfettamente dritta. In questa seconda immagine l’azione del vento sulle vele è molto forte e tende a far “sbandare” la barca. Il peso del bulbo controbilancia questa forza ma non del tutto perciò la barca raggiungerà un equilibrio ma rimarrà leggermente sbandata. In questa terza immagine la barca è ancora più sbandata e l’area delle vele in cui agisce il vento si riduce notevolmente mentre il bulbo farà più leva quindi sua azione sarà più efficace. ...........