Ad ogni modo chi ha un genitore che abita in altro comune, o un figlio, o entrambi, fatto salvo che il 25 e 26 di dicembre il confine comunale è invalicabile, il 27 (domenica) tornerà liberamente attraversabile.
Ben peggio: Hitler non si fidava proprio degli Italiani... e aveva ragione. In quanto alla scelta di entrare in guerra, è stata solo la conseguenza di una sempre più accresciuta (e mal basata) convinzione di poter essere un paese colonialista ed imperialista al pari di altri. Un secolo fa non eravamo molto diversi da ciò che siamo ora: un paese di opportunisti senza ideali. Infatti. Il polverone in merito (sollevato anche da Zaia) è incentrato sulla diversa dimensione dei comuni in Italia. Personalmente non riesco a vederci chissà quale utilità nella prevenzione di assembramenti, ma nemmeno chissà quale privazione di libertà. Sarò comunque molto curioso di vedere quanti romani ci saranno a Cortina dal 21 al 6: scommettiamo che sarà un numero positivo diverso da zero?
Assolutamente si, ma per molti il Natale è l’unico giorno di ricongiungimento e soprattutto gli anziani fanno fatica a capire ed accettare questa restrizione. A me piange il cuore sapere di mia mamma a casa da sola a Natale solo perché abita in un comune diverso a 5 km da casa mia. Ma quest’anno abbiamo dovuto sopportare ben altro quindi si accetta la cosa e basta
Anche se personalmente non me frega un piffero (come dici, abbiamo subito di peggio), faccio solo notare che il comune di Roma, nonché il più grande d'Italia, si estende per 1287Km quadrati, quasi quanto l'intera provincia in cui abiti. Per la cronaca, il secondo comune più esteso d'Italia è quello di Ravenna, con 653Km quadrati. I Milanesi, che oltretutto escono da diverse settimane di zona rossa, se la passano molto peggio con i 181Km del comune di Milano (per capirci, tra Milano e Sesto San Giovanni non c'è soluzione di continuità eppure son due comuni diversi). Peggio ancora Torino, con 130Km quadrati. Insomma, qualche sperequazione c'è. Potevano fare diversamente? Probabilmente no. Era proprio indispensabile? Mah.
Sembra impossibile ma questo governo sbaglia sempre qualsiasi cosa faccia, sembra impossibile. Permettetemi la battuta.
Il mio comune ha una discreta superficie, posti per uscire ce ne sono molti, peccato che nove decimi di quella superficie sono campi di terra rivoltati e attualmente impiastricciati con del nevischio... Che dovrei fare? Rubare il J.Deere dell'alfonso e mettermia scorrazzare per i campi (che lo farei pure, per provare quel cavolo di un trattore...)? Sto a casa... Problema risolto, mia madre e mia sorella li vedrò alla vigilia, gli altri li vedrò quando possibile, non è che non vado a trovarli perchè li odio... E poi dai, siamo nel ventunesimo secolo, tutti hanno uno smartphone, a meno di gravi inabilitazioni ma in quei casi se non ho capito male c'è la deroga, persino mia madre usa whatsapp, e pure la mia vicina, che ignoro quanti anni abbia in realtà, ma credo sia coetanea di mazzini lo usa.
Più che "impossibile" lo definirei "scontato": quando uno è incapace la probabilità che gli riesca bene qualcosa è nulla.
Concordo, però è vero che ad ogni nuovo governo riusciamo a scavare sempre più a fondo di quanto pensassimo fosse possibile.
Dal sito Ansa.it: "Il sistema-Italia è una ruota quadrata che non gira: avanza a fatica, suddividendo ogni rotazione in quattro unità, con un disumano sforzo per ogni quarto di giro compiuto, tra pesanti tonfi e tentennamenti. Mai lo si era visto così bene come durante quest'anno eccezionale, sotto i colpi dell'epidemia". Lo evidenzia il 54mo Rapporto Censis. "Il virus ha colpito una società già stanca", si rileva: "Quest'anno però siamo stati incapaci di visione" e "il sentiero di crescita prospettato si prefigura come un modesto calpestio di annunci già troppe volte pronunciati: un sentiero di bassa valle più che un'alta via". Il rapporto rivela inoltre che quasi l'80% degli italiani si dice a favore della stretta in vista delle prossime festività. "In vista del Natale e del Capodanno - si legge - il 79,8% degli italiani chiede di non allentare le restrizioni o di inasprirle. Il 54,6% spenderà di meno per i regali da mettere sotto l'albero, il 59,6% taglierà le spese per il cenone dell'ultimo dell'anno. Per il 61,6% la festa di Capodanno sarà triste e rassegnata. Non andrà tutto bene: il 44,8% degli italiani è convinto che usciremo peggiori dalla pandemia (solo il 20,5% crede che questa esperienza ci renderà migliori)". Inoltre, "il 90,2% degli italiani è convinto che l'emergenza coronavirus e il lockdown hanno danneggiato maggiormente le persone più vulnerabili, ampliando le disuguaglianze sociali già esistenti". Se da un lato, da marzo a settembre 2020 "ci sono 582.485 individui in più che vivono nelle famiglie che percepiscono un sussidio di cittadinanza (+22,8%)", dall'altro 1.496.000 individui (il 3% degli adulti) hanno una ricchezza che supera il milione di dollari (circa 840.000 euro): di questi, 40 sono miliardari e sono aumentati sia in numero che in patrimonio durante la prima ondata dell'epidemia. Secondo il Censis, poi, l'esperimento della didattica a distanza durante la pandemia sembra non aver funzionato adeguatamente. "Per il 74,8% dei dirigenti la didattica a distanza ha di fatto ampliato il gap di apprendimento tra gli studenti" anche se "il 95,9% è molto o abbastanza d'accordo sul fatto che la Dad è stata una sperimentazione utile per l'insegnamento". "Il 37% degli italiani utilizza molto meno di prima i mezzi pubblici, sostituendoli con l'automobile, la bicicletta o spostandosi a piedi quando possibile". Lo rivela il Censis nel suo 54/mo rapporto annuale. "L'82,5% delle Pmi - si legge - ritiene che in futuro nessun lavoratore potrà operare in regime di smart working. La percentuale scende al 66,4% tra le aziende di dimensioni maggiori (10-49 addetti). Si può stimare che 14 milioni di persone, tra settore privato e impiegati pubblici, opereranno presso le abituali sedi di lavoro e 3,5 milioni con modalità nuove che non prevedono una presenza giornaliera costante".
se hai voglia e tempo dai un occhiata a queste ricostruzioni storiche .... nulla è mai semplice come sembra o come i libri di storia (che per anni hanno negato - meglio taciuto - le atrocità commesse dal comunissimo) ci hanno indotto a credere. http://www.ideadestra.org/perche-litalia-entro-nella-seconda-guerra-mondiale/ http://www.accademianuovaitalia.it/...-fascismo/8069-cosa-spinse-l-italia-in-guerra
Scusami (l’ulteriore) battuta, mi sembra che tu abbia perso il treno perché se il movimento5palle ha portato al governo gente come ggigggino potevi candidarti pure tu ed avresti fatto meglio. I desiderata al tempo, se non ricordo male, consistevano nel caricare un video-selfie di presentazione. Scolpito nella pietra.
Purtroppo non ho un sorriso smagliante ed un espressione inebetita come quello del bibitaro: non mi avrebbero mai eletto!
Avrei perso di sicuro anche per quelle (nonostante disponga perfino di quel pezzo di carta che tanto difendi)!
Si scherza Sam non te la prendere. Comunque si ritorna ai soliti discorsi, io se ho bisogno di un dottore lo preferisco laureato ma capisco che ci sia chi di accontentare di quelli che hanno seguito i tutorial su yt.
Per carità, nemmeno io andrei mai a farmi curare da un ciarlatano o da un odontoiatra abusivo che avesse conseguito solo la terza media, ma il solo pezzo di carta oggi più che mai significa poco o niente. Se tu mi chiedessi di gestirti la contabilità, nonostante l'appropriato titolo di studio, commetteresti un grande errore. Ed io più di te se mi prestassi a farlo. Forse in Report o qualche altra trasmissione del genere intervistavano alcuni direttori sanitari i quali esprimevano una grandissima difficoltà nella selezione dei medici da integrare nelle loro strutture (pubbliche). Pare che sulla base di graduatorie ed elenchi di misteriosa origine siano disponibili solo nominativi di persone in larga parte stranieri, con forte difficoltà a parlare italiano e dubbie competenze mediche. Indubbiamente laureati, probabilmente in qualche altra nazione che abbia un accordo di reciproco riconoscimento dei titoli di studio. Siamo sicuri di volerci fidare di qualunque laureato?