Certo che a mio padre la stron@ata dei "punti premio" non è mai balenata per il cervello! Provo solo ad immaginare se qualcuno in giunta o in commissione l'avesse proposta: per me sarebbe volato dal balcone a calci nel culo A Bettino sarebbero cresciuti di colpo i capelli e Andreotti improvvisamente avrebbe perso la sua postura "in avanti"
Mi pareva di aver letto che tra le ragioni di fondo ci fosse anche un’eccessiva situazione di precarietà, che i sindacati vorrebbero convertire in contratti a tempo indeterminato. Si tratta chiaramente di un braccio di ferro per cogliere la controparte nel momento di maggior debolezza, tant’è che questi vigliacchi avrebbero provato a spingere fortemente sul personale sanitario (affinché aderisse in massa alla sciopero).
se non avessero rotto le palle per tutta la primavera e l'estate, avrebbero almeno fatto il concorso straordinario per gli insegnanti con più di 3 anni di anzianità invece quello che vogliono davvero è evitare il concorso, cosa che in Italia non deve più avvenire.
Per quanto riguarda il cash back tranquilli...la mente è quella di: "Lyoness, più compri più risparmi: ma con gli acquisti degli altri non diventi ricco"
Questo vale sicuramente per gli sciatori, ma per molti addetti ai lavori la questione non è così semplice. Nell'arco alpino ci sono circa 1500 impianti che danno lavoro a più di 15.000 persone. Dal cassiere che vende gli skipass, al ragazzo che ti porge il gancio allo skilift, fino al responsabile della sicurezza dell'impianto. La maggior parte assunta con contratto d'impiego stagionale. Ai quali si affiancano maestri di sci, noleggiatori, negozi di attrezzatura sportiva, produttori di sci e chissà cos'altro. Per molti si potrà ricorrere alla cassa integrazione, altri magari avranno attività alternative, ma una parte non avrà alcun ristoro o sussidio se il contratto di lavoro non inizierà come da previsioni. Insomma, se io fossi uno di quelli che lavora in quel settore e che con quei soldi ci campa, ora sarei molto preoccupato. Il giro d'affari complessivo del solo periodo natalizio è di quasi mezzo miliardo di Euro. E se pensiamo che le società proprietarie degli impianti possano sopravvivere ugualmente saltando una stagione invernale, non dobbiamo dimenticare che per la maggior parte di esse esiste una sola stagione (d'estate sono pochi gli impianti aperti ed i ricavi coprono a malapena i costi) e nel frattempo le rate dei finanziamenti e le tasse devono continuare a pagarle. Insomma, è facile parlare quando si sta al calduccio della propria bella casa, sapendo che al 27 lo stipendio arriverà come al solito e che il problema principale sarà quello di non poter invitare tutti i famigliari al cenone di Natale o di dover rinunciare alla settimana bianca. Purtroppo c'è anche gente che lavora per sopravvivere e la privazione di una parte (o totale) dello stipendio che avrebbero potuto ottenere con l'avvio della stagione invernale può divenire un problema assai grave. Insomma, come per il caso delle discoteche, è facile pensare a Briatore e alla Santanchè per condannare la riapertura di quei locali, ma se pensiamo a quanta gente lavora come lavabicchieri, barista, cameriere, i quali non prendono certo il cachet di Sven Vath, Calvin Harris o David Guetta, la prospettiva cambia fortemente. Perciò, a mio modesto vedere, se non esiste un modo di aprire in sicurezza, che si chiudano pure gli impianti, ma si trovi anche il modo di supportare adeguatamente le fasce più deboli: Briatore non sarebbe certo morto di fame se il Billionaire non avesse aperto quest'estate, ma tanti modestissimi lavoratori del settore avrebbero avuto parecchie difficoltà in più per pagare l'affitto di casa. Vogliamo salvare quanta più gente possibile dal covid, ma ricordiamoci anche che il lavoro per molti non è solo un passatempo: è l'unico sostentamento.
guarda, qua parlano di un miliardo solo in piemonte https://www.lastampa.it/topnews/edi...za-sci-in-fumo-un-miliardo-di-euro-1.39576917 io sospetto che questi numeri non siano tutti falsi o tutti veri ma siano tutti, come dire, "stimati". stimati perchè è evidente che in Italia i volumi d'affari "ufficiali" siano molto più bassi di quelli più, possiamo dire, "aderenti al vero". è indubbio e non smentibile. però chiediamoci anche perchè non è mai possibile dire "ecco, l'anno scorso hai guadagnato tot, quest'anno ti diamo la stessa cifra, identica al centesimo" così tutti hanno la certezza di non avere problemi ulteriori. certo, ci saranno anche le nuove attività avviate nel corso del 2019. ma quante sono sul totale?
Il numero più elevato a cui fai riferimento tu probabilmente si riferisce all'intera stagione invernale ed include anche le attività turistiche (alberghi, ecc). I dati che ho citato, invece, riguardano solamente gli impianti sciistici, poichè, se proprio vogliamo, ad alberghi e ristoranti non dovrebbe essere imposta la chiusura: probabilmente avranno meno domanda, ma non tutti vanno in montagna solo per sciare. Comunque, sarebbe chiaramente impossibile, anche avendo numeri precisi, garantire a tutti gli stessi soldi che hanno preso l'anno scorso. Oltretutto, IMHO, va considerato il fatto che alcuni potrebbero anche sopportare un forte calo di guadagno personale (indicativamente, non me ne vogliano, immagino che molti proprietari di albergo non siano prossimi all'indigenza), mentre altri (penso a quello che d'inverno ti da il gancio dello skilift e d'estate fa il lavapiatti) in caso di mancato avvio del contratto di lavoro invernale non avrebbero alcun supporto, almeno fino alla prossima estate. Insomma, come per il covid, è delle fasce più deboli che ci si dovrebbe preoccupare maggiormente. Se poi ne avanzano anche per ristorare albergatori e ristoratori, tanto meglio.
non so, so solo che è molto complicato anche solo fare una valutazione di chi è in grado e chi no di affrontare questo tsunami.
faccio un esempio. proprio ieri parlavo con un amico che ha in mano le stime di perdita di NTV per il 2020. parliamo di un totale tra i 300 e i 400 milioni. molto dipenderà anche dalle feste (se ci saranno). ecco, è vero che i proprietari di NTV possono, a grandi linee, affrontare la perdita di valore, spalmarla ecc ecc ma se dovessero tagliare 1000/1500 dipendenti sarà una tragedia comunque.
L’anno scorso piangevano perché non c’erano guadagni.... Quest’anno piangono perché perderanno miliardi.... Siamo alle solite l’importante è lamentarsi
Intanto Conte dalla Gruber, in merito ai ristori, ha detto che "Le risorse non sono un problema, ne abbiamo tantissime". Meno male... ...aspetta, ma se sono così tante, perchè si vota l'ennesimo scostamento di bilancio (=maggior debito)?
Ma quanti mesi sono passati da agosto? Almeno 70/75, da quello che si legge, altrimenti come ci si può essere dimenticati di cosa è successo subito dopo? C'è ancora qualcuno che non crede sia possibile una terza, quarta, e quinta ondata? Altro che aperture delle piste.. Oppure, si apra, e si premetta agli operatori turistici, che se accade una cosa del genere: https://www.repubblica.it/esteri/20...re-275569664/?ref=RHTP-BH-I274746038-P1-S5-T1 poi, pagano loro, si espropriano: baite, stube, malghe, ristoranti, alberghi, e conti correnti fino a che il conto medico è saldato, se invece non succede nulla, tutti amici come prima...
https://www.open.online/2020/11/24/coronavirus-polemica-vaccino-bassetti-crisanti/ Bassetti su Crisanti