Non ne ho idea, ma le regole non credo siano discrezionali (mi riferisco al dirigente scolastico, che a mio avviso sta commettendo un grosso errore di valutazione o interpretazione).
La memoria mi ha fregato. Ho dato un controllo rapido e - isolamento per i covid positivi - quarantena 14 giorni per chi è entrato in contatto stretto con un covid positivo.
E perchè in farmacia di mia sorella quest'ultima (prima che manifestasse i sintomi ma pur avendo avuto contatti con mia madre positiva) è dovuta andare al lavoro? Anche il farmacista stava commettendo un grosso errore di valutazione o interpretazione? Cazzo due casi su due all'interno dello stesso gruppo famigliare!!!! Forse non è che tra il protocollo e la realtà le cose sono un tantino diverse?
è il solito modus operandi di chi non sa che pesci prendere. Lascia libero di scegliere (alla tua coscienza al senso di rispetto per gli altri al tuo egoismo e in ultimo anche alle tue necessità vitali - se non vado a lavorare non metto in tavola il cibo- ) così la colpa della scelta sarà sempre solo unicamente di chi ha fatto la scelta. Cinico? Si, ma tant’è
Il rigore che tu vorresti nell'isolamento delle persone positive e potenzialmente positive (a qualsiasi titolo), probabilmente porterebbe a debellare totalmente questo virus. Ma, ipotizzando che chi stabilisce questi protocollo lo faccia su base logica, probabilmente deve tenere anche in considerazione che non è possibile fare i tamponi a tutta la popolazione in men che non si dica (perchè, per la proprietà transitiva, probabilmente tutti noi siamo stati a contatto con qualcuno che a sua volta è stato a contatto ....ecc ecc ecc.... con un positivo) e che non è possibile rinunciare simultaneamente alla prestazione lavorativa di tutti quelli che si trovano nella condizione precedente. Per lo meno non senza gravi disagi per l'intero sistema. Ti ricordo infatti che durante il lockdown totale, una buona parte della popolazione doveva comunque continuare a recarsi sul luogo di lavoro (per impossibilità di smart working ed essenzialità del loro operato) e con una certa periodicità anche al supermercato. Aggiungici poi una fetta di popolazione (spero minimissima) che magari pur sapendo di essere positiva (asintomatica o meno) preferisce comunque far finta di nulla ed uscire di casa come se niente fosse ed eccoti il quadro completo.
Vabbè. Adesso cerco di avere notizie di mia madre: sono due giorni che al numero dedicato non risponde nessuno. Potrebbe anche essere stata abbandonata in un corridoio senza neppure una coperta e senza medicine e cibo. Questa è la civiltà tanto decantata della nostra nazione. Ma finché non ci succede ..... è meglio continuare a crederci e a scriverlo oltreché incazzarci se c'è qualcuno che ci dice che siamo un paese di INCIVILI. Io, che sono una persona per bene, capisco la situazione e non voglio colpevolizzare nessuno. Ma mi piacerebbe vedere voi se vi trovaste nella mia medesima posizione se sareste così tanto disponibili/razionali e benevoli come il sottoscritto.
Forse non è ancora stato capito Ale. Se volete di circolari ve ne trovo a decine: che poi queste siano il vero protocollo........
Gigi, scusa, ma la richiesta di avere quante più nozioni possibili Sui comportamenti previsti è partita da te. Si pensava di darti in qualche modo un aiuto, spero tu non abbia interpretato questo come insensibilità da parte nostra...
Io infatti parlavo di medico USSl e non privato. Anzi ho anche detto che il tampone privato non serve a un cazzo ma deve essere confermato dalla USSl
I protocolli, anche se agli informatici pare assurdo, richiedono l'intervento degli umani, i quali sono strutturati in organizzazioni, dipartimenti, ecc la cui capacità è limitata per natura e talvolta per menefreghismo di alcuni: ne possono scrivere anche 100.000, ma se poi il sistema non funziona.... un po' ti devi fidare ed un po' devi provare ad insinuarti tra le sue pieghe, magari cercando di trovare il sanitario "amico" che possa aiutarti a scavalcare le assurde e spesso inefficienti regole. Purtroppo, aggiungerei.
No Claudio assolutamente.....ci mancherebbe. Io volevo solo spingervi a vedere la cosa nel concreto con un confronto tra protocolli e realtà. Era solo per prepararvi (spero non dobbiate MAI AVERNE BISOGNO) ad un qualcosa che non andreste mai ad immaginare. Io, penso, di essere abbastanza preparato nel saper interpretare dei banali protocolli: non immagini quanto in queste ore mi stia rendendo conto che non avevo capito un cazzo o meglio, pur avendolo capito, ciò che viene scritto è letteralmente carta straccia
Questo se non erro è il protocollo per il riconoscimento inps della malattia. Ma facendo un passo indietro nel tempo e ricordando le autocertificazioni, se non rammento male tu dichiaravi che non eri entrato in contatto con un positivo perché diversamente dovevo stare a casa. Però potrei sbagliarmi eh
Infatti tra medici pneumatologi e farmacisti amici in famiglia abbiamo già predisposto per noi tutto come se fossimo in uno ospedale nella speranza di non aver bisogno di una terapia intensiva. Medicinali/ossigeno/protocolli medici ospedalieri con il supporto di specialisti a domicilio h24. Ma quanti possono permettersi tutto ciò? La salute è per tutti e non solo per chi ne ha strumenti e conoscenze
http://www.salute.gov.it/portale/nu...eNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5117 Contatti stretti asintomatici I contatti stretti di casi con infezione da SARS-CoV-2 confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare: un periodo di quarantena di 14 giornidall’ultima esposizione al caso oppure un periodo di quarantena di 10 giornidall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativoeffettuato il decimo giorno.