Oddio.. Mi pare un pochino "assurda" come classifica, o quantomeno opinabile e/o personale... In buona parte di quei paesi, io, difficilmente potrei trovare un'occupazione migliore di quella che ho qui, forse se la cosa viene considerata in altro modo, tipo: in quale di quei paesi un "giovane" ha migliori possibilità di trovare un lavoro consono agli studi fatti, può essere plausibile. Resta da capire quanto questa classifica possa centrare con una prevendita di biglietti per una manifestazione sportiva, che ha dimezzato i prezzi perchè aveva venduto meno biglietti dell'ultima proiezione della "corazzata potemkin" nei cinema di PatPong...
estrapolo dall'articolo: "siamo 65°, mentre l'anno scorso eravamo al 47° posto. Il paese comunque mostra ampi margini di miglioramento per sostenibilità, tutela dei cittadini in difficoltà ed educazione. Serve una riforma fiscale, che punti ad una maggiore equità e semplificazione, il rilancio del Mezzogiorno, puntando su infrastrutture materiali e immateriali" quindi, dopo un anno di governo infarcito di comunisti, culattoni, inetti ed incapaci, siamo stati talmente bravi da sfondare il fondo del baratro. quanto al sud, fin o che avremo i mammasantissima del nepotismo, familismo, camorre, ndranghete e aummaumma, gestite da ciallattani di tal guisa, non progrediremo MAI! https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/09/06/news/vincenzo_de_luca_campania-266432020/
Meno male che la mafia è solo al sud... Altrimenti mi sarei preoccupato di sapere che nel leghista e civile nord, ci fossero simili organizzazioni criminali colluse con la politica... https://giornaledeinavigli.it/cronaca/blitz-dei-carabinieri-contro-la-ndrangheta-11-arresti/ https://vivicentro.it/regioni/nord/...ei-carabinieri-del-ros-o-c-c-per-33-indagati/ https://torino.repubblica.it/cronac...litico-mafioso_arresti_in_piemonte-243908137/ Sicuramente i "personaggetti" di quei link sopra, sono incappati tutti in errori giudiziari..
Sarebbe corretto distinguere tra “mafia” e “organizzazione criminale”, seppur di tipo mafioso.... Ciò detto, esistono e sono esistiti diversi fenomeni, di tipo diverso in ogni territorio: la mala del Brenta, ad esempio, era un’organizzazione criminale nata e composta esclusivamente da persone del nord, ma che adottava principi e criteri del tutto assimilabili a quelli della “mafia” siciliana. Altre volte, invece, organizzazioni criminali del nord strutturano profonde relazioni con altre strutture del sud, in cerca di espansione e di nuove forme di riciclaggio. In definitiva sempre di criminalità si tratta, ma non utilizzerei la parola mafia come sinonimo di qualsiasi organizzazione criminale. Altrimenti camorra, ndrangheta e compagnia bella potrebbero prendersela a male.
tecnicamente se è 416 bis non si distingue. non ho capito che differenza c'è se la condotta è la stessa e l'appartenenza geografica non è sicilia, campania, calabria e puglia.
Sempre criminali sono, indubbiamente. Però é giusto chiarire, altrimenti facciamo come gli anglosassoni, che chiamano champagne qualunque vino frizzante, a prescindere dalla località di origine é dal tipo di vinificazione.
forse confondi l'associazione semplice (416 c.p.) con l'associazione di tipo mafioso (416 bis). la differenza sta nelle condotte e nel vincolo associativo ma non ha alcuna rilevanza l'appartenenza e l'origine dell'associazione. per dire, è stata riconosciuta l'associazione di stampo mafioso a una consorteria criminale cinese (a Firenze mi pare).
Il mio Garzanti, il sostantivo femminile "mafia" lo definisce cosi: 1. organizzazione criminale originaria della Sicilia occidentale, sorta nel XIX secolo sotto il governo borbonico e diffusasi dopo l’unità a livello nazionale, fino ad assumere negli anni Trenta del Novecento rilievo internazionale; esercita un controllo parassitario su attività economiche e produttive come gli appalti edilizi, o su traffici illeciti come quello degli stupefacenti: i delitti, le vendette della mafia; la mafia agraria; la nuova mafia urbana | organizzazione criminale simile alla mafia: mafia campana, napoletana, la camorra; mafia pugliese, la Sacra Corona Unita; mafia calabrese, la ‘ndrangheta; mafia cinese, russa 2. gruppo di persone che agisce, anche in modo illecito, allo scopo di ottenere determinati vantaggi o di difendere gli interessi della propria categoria 3. (non com.) insolenza, prepotenza Direi che la voce n°2 calza a pennello alla situazione del nord, anche se francamente, io ci vedo una bella collusione con la definizione n°1...
..la volete piantare? Al Nord avete già tutto! Lasciate qualcosa anche ai poveri inferiori incalliti del Sud. come me.
La mafia, quella vera, aveva anche principi di onore é rispetto. Le organizzazioni criminali odierne non sanno nemmeno cosa sia l’onore.
ma stai parlando di almeno 50 anni fa... questo per esempio era il boss del paese dove sono nato e cresciuto https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Macrì famoso per la sua visione di affari illeciti ma senza la droga, quella non la voleva... ricordo che si diceva che a Siderno in quel ventennio si poteva dormire con la porta di casa aperta...
Perdonami Sam, ma non posso condividere. Un delinquente non può possedere onore, etica, morale e rispetto. Se torniamo alle origini della mafia - quale macrocattello di organizzazioni storicamente e territorialmente radicate - nei primi anni mille troviamo i "beati paoli", noti giustizieri criminali... se l'onore proviene da certe sette di disadattati, ne disconosco il termine. Nei secoli, poi, la magistratura ha dato il meglio di sè consentendo ad ergastolani di godere di benefici e privilegi, fino ad i giorni nostri, a rincorrere jonny lo zingaro!
Sono assolutamente d'accordo... Il fatto stesso di essere un malvivente, un approfittatore, ti esclude dalla categoria delle persone dotate di onore... L'onore non è l'omertà, o il cosiddetto "rispetto" alla corleone... L'onore è il Mos Maiorum romano, o il Bushido giapponese... Questa parte invece non la capisco... Secondo me è come aggiungere: "piove.. Governo ladro..." Un parlar male tanto per abitudine..
Beh che lo stato ( inteso in senso ampio quale governo, suoi esponenti e magistrati) sia sceso a compromessi con la mafia in più di qualche occasione è quantomeno più che un sospetto.
Le singole persone non sono mai "lo stato", l'ultimo a dirlo, che lo stato era lui, se non ricordo male fu Napoleone (o forse lo disse anche hitler, ma non mi pare esempio edificante)... Quindi torniamo a quanto sopra, esiste "l'onore stile corleone" e quello vero, che molte volte è un onere. Chi lo ha non si fa colludere, chi non lo ha, magari si, ma difficilmente puoi pesare le persone prima che compiano determinati atti. E se gli atti di una persona sporcano uno "stato", non è colpa dello stato stesso.
Se agiscono “in nome del popolo italiano” (magistrati) o trattano con i capi mafia per evitare stragi sono parte delle istituzioni. E non lo dico io: «Una trattativa indubbiamente ci fu e venne, quantomeno inizialmente, impostata su un do ut des. L'iniziativa fu assunta da rappresentanti delle istituzioni e non dagli uomini di mafia.» (Corte d'Assise di Firenze, 2012, nelle motivazioni al capitolo dei contatti tra pezzi delle Istituzioni e Cosa nostrainerente alla sentenza d'appello della strage di via dei Georgofili.[1])
Rappresentanti delle istituzioni che, muovendosi in quell'ambito, andavano al di là della legge e delle proprie prerogative. Quindi non rappresentavano di certo lo Stato. Tant'è che c'è un processo sulla trattativa stato mafia proprio perché fu illegale
Vabbè ... stiamo facendo del sofismo... La trattativa stato mafia fu fatta perché lo stato era sotto il ricatto delle bombe della mafia. Fatto al di là della legge? SI perché? PERCHÉ NON SAPEVANO DA CHE PARTE GIRARSI. processo? SI certo quando i “pesci piccoli” non servivano più e occorreva fare un po’ di ripulisti dando la colpa a chi si era esposto. my two cents.
