F1 | Road to 2020 | Voci, novità, presentazione vetture e piloti | Stagione

mia umilissima opinione, lo farebbe "senza se e senza ma".....aggiungo anche per un ingaggio economico inferiore.

 

Hamilton è un esaltato cronico e credo gli piacciano le sfide anche quelle impossibili......prova ad immaginare se lui alla rossa fosse il pilota che riporta il titolo a Maranello, solo questo gli darebbe un TIR di motivazioni oltre al fatto che non ha mai nascosto la passione per la Ferrari e la storia della scuderia. ecco per queste motivazioni io credo che lui vorrebbe andare alla rossa anche mettendo in conto di prendere batoste iniziali per la mancanza di performance che affigge oggi la Ferrari. ripeto, mia umilissima opinione.

 

Secondo me la complessità delle auto permette ai costruttori molti modi di aggirare i vincoli imposti dal regolamento in modo che Fia non è in grado di scoprire.

 

Senna peraltro aveva già un accordo con Ferrari nel 1991, mancava solo la firma, ma la riconferma di Prost fece naufragare tutto per ovvi motivi.

 

Mah, Ferrari sta godendo del suo mito senza alimentarlo con le vittorie, il che a mio avviso tende a renderlo sempre meno vivo. Non so quanto sia appetibile un sedile Ferrari oggi come oggi ad un campione affermato. Se parliamo di giovani ambiziosi è un discorso, ma se parliamo di top driver cambia tutto. Onestamente, se fossi in Hamilton o in Verstappen, non lo prenderei minimamente in considerazione, e anche Leclerc ha una faccia che dice "ma chi cacchio me l'ha fatto fare".
Il discorso di Senna è molto diverso, sia per l'appeal che Ferrari ha in America Latina, sia perché il ricordo dei tempi di Lauda e Villeneuve era più vivo nel 91 di quanto non sia quello di Schumacher ora (mia opinione personale).

 

l'ho letto il libro di Turrini ma questo passaggio non lo ricordo. di certo Turrini dice che fosse sicuro il trasferimento.

 

https://www.corriere.it/sport/formu...li-6d1f0954-d0d6-11ea-b3cf-26aaa2253468.shtml

Probabilmente erano solo dichiarazioni di facciata.

 

"l'esaltato" Hamilton non ha bisogno di andare alla ferrari per vincere; alla ferrari farebbe la fine di Alonso , Vettel etc
anche questa è un'opinione..... suffragata però da fatti precedenti;
dire che questo potrebbe avvenire anche con un ingaggio inferiore è "esaltazione".....
una volta si diceva " laudator temporis acti "ovvero ricordare fatti e prestigio che poggiano su fasti non più attuali;
continuare a dire cose simili serve a mio avviso a mascherare le "delusioni" che si susseguono da oltre 10 anni;
e si dice perentoriamente:
-Hamilton vorrebbe andare in .....
una squadra poco competitiva dove le macchine finiscono doppiate;
ma come si possono dire certe cose?
ah lo ha riportato il tale giornalista; ma caspiterina possibile non si capisca che a volte durante le interviste si pongono domande alle quali le risposte sono obbligate per cortesia? chi risponderebbe di no?
la squadra oggi è questa e produce una macchina di centro classifica;
mi meraviglierebbe molto se un campione, che sta in una squadra che ha vinto tutto, facesse un gesto illogico e irrazionale solo per dimostrare di essere il salvatore;
quando tra 4 o 5 anni?
e poi le macchine le disegnano i tecnici;
gli attuali piloti ferrari non hanno nulla da invidiare quanto a velocità e se non vincono non è per loro responsabilità ma per le carenze tecniche della monoposto

 

se lo ha fatto passando dalla McLaren alla Mercedes (che finiva doppiata pure lei) perchè non lo dovrebbe fare con la Ferrari.

io rimango della mia idea.

 

Scusa la franchezza, ma quindi? Ci aspettiamo che Hamilton venga a prenderle in Ferrari perché darle in Mercedes di questi tempi non è così divertente?

 

Per alcuni conta solo vincere, per altri conta il come si vince. E vincere, o anche solo provarci, in un team a cui nessuno da credito, da un'enorme soddisfazione, molto più che dominare.
Per carità sono pochi, ma a una prima donna come Hamilton questo potrebbe stuzzicare non poco.

 

Io la penso all'opposto. Gli sport motoristici sono gli sport dei maschi alfa. Schumacher, Alonso, Hamilton, o Marquez e Rossi prima di lui, sono tutti accomunati dal desiderio di emergere rispetto agli altri, diventando il riferimento per tutti i loro pari all'interno di un branco. C'è una ferocia in loro che li pone ad un livello superiore rispetto agli altri (e in questi ci metto anche Vettel, che pure ha vinto anche più di altri - Alonso - ma senza che questo bastasse agli occhi del branco per farlo diventare il maschio alfa, neanche temporaneamente - ricordate Alonso che ad un certo punto disse che il suo rivale era Newey e non lui?).
Per questo motivo penso che queste romanticherie non abbiano nessuna rilevanza nei ragionamenti di Hamilton o Marquez (tanto per citare gli alfa in carica), perché l'importante è vincere, e alla fine la scelta è solo in base alle probabilità di aggiungere coppe in bacheca. Il colore della macchina è buono al massimo per noi appassionati, o al limite per loro nel momento in cui due auto dovessero offrire le stesse probabilità di vittoria.
E comunque, mi duole dirlo, ma non è che attualmente Hamilton sia vincendo mondiali a raffica su un auto di un garagista scrauso, eh. Per quanto poco ci possa piacere, Mercedes ha una tradizione sportiva da far paura, essendosi ritirata dalle corse nel 55 da protagonista dopo il disastro di Le Mans, e ripresentandosi 50 anni dopo ritrovando ben presto la competitività di un tempo (agevolata da una Fia molto ossequiosa nei suoi confronti, tra test illeciti di pneumatici e nuovi regolamenti passati sotto banco, va detto).