Chiedo: la collaborazione occasionale non può nemmeno essere in qualche modo ripetuta con la stessa azienda per più di un anno oppure è solo una mia idea?
Devi ridurre il costo di ciò che l’erario paga con quei soldi, però. Posto che sicurezza, sanità e istruzione dovrebbero essere riportati a livelli di (quantomeno) normalità, dove si taglia?
Il lavoro stagionale regolare, dai campi alle spiagge, non esiste. Semplicemente perché non può esistere, sempre per una questione di costi. Chiunque abbia come slogan questo tema mente sapendo di mentire. Ah, ultima cosa, neanche il PD ha mai parlato di sanatoria, mi pare. Ma invito a smentirmi tranquillamente.
Io penso che forse e dico forse sarebbe il caso di rivedere completamente la spesa sanitaria nel post emergenza. E rivedere non vuol dire, come al solito, tagliare ma fare un piano nazionale sanitario serio, con miliardi di euro di fondi, togliendoli a qualunque altro servizio nazionale e riportare a competenza statale il tutto. Se oggi la sanità è quella pessima vista in 19 regioni su 20, io da italiano non mi sento sicuro (fermo restando che stiamo già valutando per il futuro non tanto lontano di spostarci nell'unica regione che ha dimostrato un minimo di organizzazione, avendo già casa a Padova).
Beh, qui da noi il lavoro stagionale in spiaggia è regolare. I mei figli facevano i bagnini nelle vacanze estive, hanno firmato regolari contratti con regolari buste paga...
E togliere così il potere di arraffare qualcosa ai consiglieri regionali? Io taglierei principalmente i costi della politica e non mi riferisco soltanto a chi viene eletto, ma soprattutto a quella macchina burocratizzata e sovradimensionata costituita da funzionari, inservienti, passacarte, consulenti, raccomandati, eccetera. Tolti di mezzo loro, passerei poi al resto, con lo stesso principio.
Sono convinto che questo non porterebbe benefici ma, anzi, rischierebbe ad affossare la sanità di quell’unica regione che ha dimostrato di saperla far funzionare al meglio.
Purtroppo sono influenzato dalle pratiche romagnole. Riminesi in particolare. È un problema secondo me più di cosa che di quanto. In Lombardia l'efficienza c'era, si è scoperto che mancavano i servizi
Quoto. Ci perderemmo nel sottobosco delle zone grigie, delle camere di compensazione che son causa della scerbellata burocrazia di matrice italica... Mi sento di consigliare, a chi non l'abbia ancora fatto, di leggere "l'uomo che sussurra ai potenti" di bisignani/madron.
Non un sacrificio di poco conto. Non sarebbe meglio lasciare la sanità veneta nelle mani della regione e spingere le altre a migliorarsi e a raggiungere lo stesso livello di efficienza ed efficacia?
Che peraltro sono quelli che pur passando i governi ed i colori politici, sono sempre gli stessi e non passano mai
Si faccia una domanda Si dia una risposta. Andrebbe tagliato tutto il sottobosco di clientelismo e nepotismo che abbiamo.
Conosco (almeno) decine di medici ospedalieri, lavoratori dipendenti, che effettuano prestazioni occasionali su base annua per migliaia e talvolta anche decine di migliaia di euro... Per rispondere a @Sgranfius , non è infrequente che la società organizzatrice, e destinatario della fattura, sia la medesima per più eventi nel corso dell’anno. AIM Education, per esempio, provider di educazione continua in ambito sanitario. Dette prestazioni sono indeducibili ai fini IRAP? Pazienza. Quali inesattezze?
Altra inesattezza. La prestazione dei tuoi amici medici è qualificata come "reddito assimilato a quello di lavoro dipendente" ex art. 50 tuir, che non ha nulla sa che fare con il lavoro occasionale (redditi diversi ex art. 67 tuir).
Dillo a chi manda la documentazione e chiede di dichiarare se per il compenso occasionale è o meno stata superata la soglia dei 5 mila. Ti mando una lista di contatti delle varie agenzie, così organizzi una conference per rendere esatte le loro/nostre inesattezze! Edit: tu forse intendi l‘Intramoenia. C’entra nulla!
Non sono sicuro quanto voi che la sanità veneta sia così diversa (e migliore) da quella di altre regioni del nord. E' stata soprattutto una questione di "culo", ben cavalcata dall'ottima macchina della comunicazione di Zaia. Abbiamo forse il merito di aver fatto più tamponi in proporzione al numero di residenti, ma non crediate che siano andati a farli nelle piazze o chissà dove. L'evidenza del contagio a Vò Euganeo è avvenuta contemporaneamente al caso di Codogno, ma è probabile che in Lombardia la situazione fosse già in fase avanzata quando invece qui era ancora allo stato embrionale. C'è stata quindi la possibilità di intervenire prima rispetto alla diffusione massiccia, che invece era già in corso altrove. E gli errori sono stati commessi anche qui, perchè se da Padova si è diffuso fortemente negli ospedali di altre province è stato proprio per la mancanza di cautele del personale sanitario. A Treviso il reparto geriatria è diventato un campo di sterminio per anziani. Idem per Casa Fenzi a Conegliano.