In passato qualche notaio è stato anche beccato a fare atti falsi e intestarsi particelle di gente che non se ne sarebbe mai accorta. Così come ho visto personalmente tuoi colleghi appropriarsi di risarcimenti di poveri cristi rimasti invalidi di cui in teoria dovevano curare gli interessi. E sono solo quelli beccati e messi giustamente alla gogna mediatica. Chissà cosa c'è nel limbo. Questo non significa che un notaio e un avvocato onesto, oggi, dovrebbero vergognarsi del loro lavoro o essere presi per delinquenti o evasori fiscali (che vabbè sempre delinquenti sono). Così come non penso che gli accessi alla professione forense o ad altre professioni non abbiano problematiche del genere. Solo che i notai sono di meno. Dobbiamo anche, forse, ricordare che oggi a differenza del passato dal notaio si va molto di meno e hanno molti più obblighi. Così come sono oggettivamente più controllati essendo pochi rispetto agli altri professionisti. Per esempio, tu hai mai ricevuto un controllo antiriciclaggio? Penso che mai ne avrai, statisticamente
No sono entrambi evasori, i secondi però in molti casi per tirare a vivere. Molte partite Iva evadono come anche molti lavoratori dipendenti. Nella maggior parte dei casi semplicemente per sopravvivere. I notai sono una categoria privilegiata e non hanno certo bisogno di evadere per sopravvivere eppure lo fanno. Oggi come ti hanno spiegato è più difficile ma una volta era la prassi. Oggi poi con i prezzi degli immobili crollati gli atti a volte vengono sottoposti ad accertamento perché troppo bassi per l'agenzia delle entrate e può capitare addirittura il contrario che un atto venga redatto più alto per evitare controlli o almeno così ho sentito dire. I periti delle banche noti ufficiali accertatori che mai sovrastimerebbero un immobile per far entrare nel mutuo anche i lavori di ristrutturazione ecc Hai perfettamente ragione su ormai quasi tutte le professioni intellettuali, tranne che per i notai quelli son quasi sempre figli di notai, non so perché ma è così. L'unica cosa che si avvicina ai notai è la licenza di una farmacia, anch'essa spesso passata di padre in figlio.
Che oggi il mondo delle professioni sia cambiato è un dato di fatto, che oggi un avvocato un dentista o un notaio non guadagnino quanto 10 20 30 anni fa è vero ma da qui a dire che i notai (specie quelli che sono in piazza da 40 anni) siano poveri suvvia... Mai visto un controllo per anti riciclaggio ma la finanza l’ho in studio un anno si è un anno no. (E per inciso non hanno mai trovato nulla perché nulla vi è).
personalmente ne ho visti parecchi e dico di più anche comandi gdf di piccoli capoluoghi di provincia come quello in cui esercito io hanno nuclei che operano esclusivamente in tale ambito già alcuni anni fa la dia per esempio richiese ed ottenne misure cautelari, poi sfociate in confisca, all’esito dell’operatività di tali nuclei queste sono cose che so per certo perché il tribunale incaricó proprio me di periziare un certo numero di società e beni sequestrati divertente c’era sto nullatenente che negoziava 100.000 euro per contanti alla settimana presso vari intermediari finanziari e in una delle sue abitazioni aveva una vasca da bagno di stark a listino 30.000 euro con i ragazzi della gdf ci siamo ribaltati dal ridere per tacere del royal oak offshore titanio ritrovato dentro un cassetto dell’ufficio in mezzo alle scartoffie, manco fosse un evidenziatore consumato credete, non avete idea......
Quindi il mutuo acquisto + ristrutturazione l'hanno fatto solo per me? Devo rivalutare la mia banca, cavolo. A Milano e in genere nelle grandi città i numeri dei professionisti sono ben diversi.
vanno per la confisca, come nel caso di specie e, se tutti i gradi di giudizio confermano le richieste, vengono poi acquisiti definitivamente dallo stato che poi tramite una sua specifica agenzia o se li rivende o li devolve
Quindi nell'opzione più lunga tra sequestro ed eventuale asta pubblica passano svariati anni? Nel caso dell'orologio da te citato, ma mi vengono in mente anche opere d'arte etc, in questo lasso temporale chi li conserva e come ne mantiene l'integrità? Mi viene il pensiero di un quadro di valore che se conservato in luogo inadatto potrebbe essere intaccato da muffa che ovviamente ne abbasserebbe notevolmente il valore di rivendita. Questo nel caso il tutto si dovesse risolvere con una condanna, se invece dovesse risolversi con un'assoluzione e quindi il proprietario si ritrovasse pure un bene danneggiato? Scusa le domande, ma non capita spesso di poter chiedere cose simili a interessati diretti. Ovviamente sei libero di non rispondere.
ma figurati normalmente c'è un custode/amministratore, nominato dal tribunale, tra i cui compiti, ovviamente c'è il mantenimento dei valori dei beni che gli vengono affidati da qualche anno c'è anche una specifica agenzia https://www.benisequestraticonfiscati.it
Questione spinosa comunque perché fin quando il sequestro riguarda soldi ed oggetti è relativamente facile conservare il tutto correttamente. Quando il sequestro riguarda aziende in attività è tutto un altro discorso, il giudice deve mettere un amministratore che dovrebbe garantire la continuità aziendale e la messa in sicurezza dei beni nel doppio interesse sia dello stato nel caso arrivi una confisca definitiva che per li'ndagato nel caso venisse assolto. Ho però visto diversi servizi giornalistici dove aziende floride sono state mandate in fallimento senza nemmeno preservare i beni strumentali.
certamente tu stai evidenziando, come molto spesso fai, elementi nodali della questione in effetti, nella mia esperienza che è giocoforza limitata, gli esiti dello spossessamento hanno sempre portato al tribunale fallimentare ho comunque notizia di aziende uscite "bene" dalla fase di amministrazione giudiziaria (ad esempio alberghi anche di discreta dimensione)
Qui a Treviso qualche anno fa un amico che voleva affittare un locale a delle altre persone é andato da un notaio (tale Notaio Laterza, lo posso dire pubblicamente perché poi finí anche sui giornali) che l’inquilino aveva trovato casualmente. Mi raccontò l’intera vicenda sconvolto, come se fosse finito su scherzi a parte, tale era ciò che vide ed ascoltò. La seduta si concluse con il notaio che chiese loro se potevano pagare in contanti per dargli “nu poco d’ossigeno”.... Un po’ di tempo dopo un amico notaio, da poco nominato, mi raccontò che suddetto notaio non aveva mai registrato alcun atto degli ultimi 5 anni almeno. L’ordine, una volta scoperto lo scandalo, per evitare conseguenze d’immagine si limitò a radiarlo e chiese al mio amico ed altri due giovani colleghi di passare almeno due giorni a settimana per archiviare é post-registrare tutto ciò che Laterza non aveva mai fatto. Ci impiegarono parecchi mesi e probabilmente molti atti sono andati persi per sempre. In merito alla trasmissibilità del titolo per discendenza, in passato era così o quasi, ma in tempi più recenti le cose sono cambiate. Il notaio romano di cui parlavo in un post predente era figlio e nipote di altri notai.... il figlio invece “solo” avvocato in quanto non riuscì mai a vincere il concorso, nonostante cotanta genealogia.
[QUOTE="Afterburner, post: 8282185, member: 195585"...spossessamento hanno sempre portato al tribunale fallimentare ho comunque notizia di aziende uscite "bene" dalla fase di amministrazione giudiziaria (ad esempio alberghi anche di discreta dimensione)[/QUOTE] Cacchio !! La parola con più S del vocabolario
è un termine molto usato dai soloni del diritto concorsuale, dove uno dei brocardi del cp è appunto la circostanza che tale procedura non comporta lo spossessamento per l'imprenditore della (o delle) azienda/e io sono un bovaro semianalfabeta ma persone colte nella materia come gigi possono farti una breve lectio magistralis al riguardo a prezzo modico