Ollamadonnina: se dicevi di picco mi è assolutamente capitato pur essendo "imprenditore" sui generis, ma mediamente manco Ironman, togliendo i bisogni fisiologici (cibo, sonno etc..) come si suol dire servirebbero i giorni di 48 ore!
Non sono informato sulla materia attuale, ma se non erro (da quanto ricordo da vecchie informazioni) il doppio lavoro è permesso, solo se entrambi i lavori sono part time e non superando il monte ore di un full time. Oppure avendo un full time è permesso effettuare prestazioni occasionali fino ad un massimo di (mi sembra) 5k. Correggimi gli errori perchè sto andando a ricordi vaghi.
A me (e ne conosco molti altri) è capitato per svariati periodi di fare tra le 95 e le 110h settimanali sabati e domeniche inclusi. Ricordo alcuni anni in cui le 100h erano la norma per tutto l'anno. I primi tempi pensi di uscirne pazzo, poi la settimana in cui ne fai 90 invece di 100 ti ritrovi a pensare "cavolo che settimana vuota".
corretto. 2 lavori part time - max 48 ore settimanali - riposo settimanale. a questi non verrà mai la voglia di fare nero...
io lavoro di media 16 ore al giorno. pranzo con un frutto sulla scrivania, al bagno vado poco, una volta alla settimana yoga, cena frugale e nuovamente al lavoro. qualche decina di minuti di svago qua e là per il web. ieri oggi e domani alleggerisco - per decreto - il carico. appena possibile torno l'ironman di sempre!
Sinceramente si, nel senso che nell'ambito lavorativo di mia competenza conosco si qualche persona che ogni tanto da "una mano" al parente artigiano ma sono pochi.... non conosco nessuno che lo faccia "di mestiere" ecco..... so invece di dipendenti pubblici quello si che lavorando appunto 6 ore al di poi fanno qualche altro lavoretto per arrotondare.....
Ennesima autocertificazione. La quarta? Questo non rende esattamente l'idea che siamo un Paese basato sulla carta bollata? Assurdo.
Io invece credo che la maggior parte delle persone qui dentro immagini e forse anche ne sappia più di quanto si pensi. Infatti, se leggi uno dei miei post in merito, a mio avviso è il sistema stesso che è arrivato alla frutta: si è attorcigliato su sé stesso, fino al punto di autoproteggersi da qualsiasi tentativo di alterazione o miglioramento. Chi entra in quel loop, anche se armato delle migliori intenzioni, finisce per avere molta più convenienza ad adeguarsi (anche e soprattutto al malcostume), che a tentare inutilmente di remare contro. Un amico, che molti anni fa militava con un discreto successo nella politica locale, si candidò alle politiche e fu eletto: partì per Roma armato delle migliori intenzioni e di lui si ebbero sempre meno notizie. Cadde il governo e si tornò a votare una seconda volta in meno di un anno. Fu eletto nuovamente e si garantì la pensione da parlamentare. Nello stesso tempo si separò dalla moglie, abbandonò definitivamente il lavoro che conduceva precedentemente, tornò a bordo di un'automobile molto meno modesta, profondamente cambiato nelle idee e nel modo di fare. Era chiaro che si era arreso definitivamente e s'era uniformato a quelli che fino a prima lui stesso contestava. Dopo un paio di legislature ottenne qualche incarico di comodo in enti misteriosi che probabilmente nessuno ha mai saputo a cosa servissero e di lui non si seppe quasi più nulla. E questo era uno di quelli buoni.... figuriamoci gli altri.
E' così anche qui, ma credo dipenda da due fattori: 1) maggiore necessità di fare la spesa anche da parte di chi a casa prima non c'era quasi mai (come il sottoscritto) 2) ingressi contingentati che inevitabilmente portano alla formazione di code. Però, come suggerito da alcuni colleghi, se vai dal fruttivendolo sotto casa, in gastronomia o dal panettiere, difficilmente trovi la coda. Certo, in questo modo si deve fare qualche deviazione extra e forse spendere qualche euro in più, ma sempre meglio che starsene 20/30 minuti in coda col carrello per poi rischiare la vita ogni volta che giri attorno ad uno scaffale e rischi di trovarti faccia a faccia con qualcuno. Altra cosa che ho notato, soprattutto in città medio/piccole: i costi del servizio di consegna cibo a domicilio è diventato molto più costoso. Qui a Treviso funziona quasi esclusivamente FoodRacer, attraverso il quale ieri sera ho pagato una pizza 16€: 10 di pizza e quasi 6 di consegna. Sono sicuro che la stessa pizza in precedenza non costasse più di 8 o 9€ e comunque 6€ per la consegna sono una rapina.
La rivista Wired ha pubblicato un interessante articolo su come il Coronavirus abbia influito sul traffico automobilistico in Italia. Il grafico sottostante indica per ciascuna provincia quanto le auto circolassero prima (colore meno intenso) e dopo il lock down (colore più vivace). https://www.wired.it/lifestyle/mobilita/2020/03/26/coronavirus-traffico-italia/
Fortunatamente esistono casi e casi. Il "vero politico" (non quelli di oggi che esercitano prevalentemente per la poltrona) non si arrende mai: si dovrà piegare magari alle logiche del compromesso, ma, anche a costo di rimetterci la sua stessa reputazione e la sua libertà personale, continuerà a seguire i suoi principi e i suoi valori. Il risultato finale non rispecchierà certamente il suo volere iniziale ma dei piccoli ingredienti di "sana democrazia" sarà certo averli potuti infondere.
Intanto iniziano a manifestarsi i primi problemi di liquidità personale.... https://www.facebook.com/1259176241...spwa&d=w&vh=e&extid=PDFVRaZvgTRhfdKx&d=w&vh=e