ItaGliani a un vagone di persone ma idiota in diretta no, anche perché i mod brutti sporchi e cattivi che se la legano al dito in tal caso mi avrebbero mandato in ferie, Giacinto.
Porca vacca: sono "freddato" davanti a queste parole. Un misto di ansia, orgoglio, ammirazione, paura. Ma chi è questo Comandante?
LA STORIA DEL COMANDANTE ALFA, FONDATORE DEI GIS. È una soleggiata mattina di primavera del 1977 quando il carabiniere paracadutista che tutti chiamano il Cigno, 26 anni, viene convocato nell’ufficio del suo colonnello QUALCOSA DI MOLTO IMPORTANTE STA PER SUCCEDERE, QUALCOSA CHE CAMBIERÀ PER SEMPRE LA SUA VITA. Il colonnello comunica a lui e ad altri quattro compagni che entreranno a far parte di un nuovo reparto di élite. In quel momento nasce il Gruppo di Intervento Speciale dell’Arma dei Carabinieri. Il reparto, più conosciuto con l’acronimo GIS, circondato allora come oggi dalla più assoluta segretezza, diventa la punta di lancia dell’Arma dei Carabinieri per missioni ad alto rischio, contro il terrorismo, liberazioni ostaggi, cattura dei più pericolosi criminali, in azioni in Italia e all’estero. Ribattezzato dai suoi uomini “Comandante Alfa” diventa un militare obbligato ad indossare il mefisto nero, che crede decisamente nella lotta per la libertà e la democrazia al servizio delle istituzioni. Una vita straordinaria la sua, vissuta nell’ombra e sconosciuta ai più, e per questo incredibile. Un curriculum di tutto rispetto, che va dalle operazioni sia sul teatro medio-orientale che sul territorio nazionale con le missioni più delicate e rischiose della storia d’Italia degli ultimi decenni. Grazie alla inestimabile esperienza diviene istruttore all’interno del G.I.S. ed è oggi una garanzia in termini di formazione alla sicurezza destinata a selezionati professionisti di alto profilo. Il “Comandante Alfa” ha alle sue spalle ha un curriculum militare impressionante, che lo ha portato ad essere il carabiniere più decorato d’Italia: • Medaglia Mauriziana al Merito di dieci lustri di carriera militare; • Medaglia Afghana Loya Jirga consegnata dal presidente Hamid Karzai per l’Operazione Corona; • Croce Commemorativa per l’Attività di soccorso internazionale in Iraq; • Croce Commemorativa per il Mantenimento della pace in Afghanistan. Ha ricevuto elogi militari per le sue varie missioni, tra cui: • Kabul (Afghanistan) • Missione IFOR e Missione SFOR Mostar (Bosnia Erzegovina) • Missione Antica Babilonia Nassiriya (Iraq) • Missione NTM – I Baghdad (Iraq). Numerosi i suoi riconoscimenti istituzionali: • Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia (la più alta onorificenza militare italiana) • Croce d’Oro al merito dell’Arma dei Carabinieri • Commendatore dell’ Ordine al Merito della Repubblica italiana • Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana • Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana La sua identità è segreta, ma lui stesso ha deciso di raccontare la sua “vita nell’ombra” in tre libri autobiografici: “Cuore di rondine”, “Io vivo nell’ombra” e “Missioni segrete”, dove narra della sua missione dura, rischiosa ma appagante, che vede l’uomo con la sua vita privata, le sue paure e la sua caparbietà per superarle, ripercorrendo diversi episodi vissuti nella sua lunga carriera nel Reparto d’Elite di cui è stato fondatore.
Ma sei sicuro sia quello aggiornato? Qualcosa non mi torna, c’è “commercio al dettaglio di bevande...”
No, forse è un allegato a qualche altro cacchio di decreto: me l'ha girato un amico esercente, ma penso che non sia quello giusto
Circa il discorso di questa sera di conte rispondo facendo mia (in senso simbolico ovviamente) la lettera del Comandante Alfa. Magari tutto ciò mi porterà numerose critiche da parte vostra, ma non vi nascondo che, se non ho in maniera affrettata dato una interpretazione sbagliata alle sue parole, il suo spirito e il suo coraggio (quale servitore del Nostro Stato) penso che questa notte risuoneranno nella mia mente.
A me, francamente, che uno del genere, con identità segreta, si metta a rilasciare dichiarazioni pubbliche con tanta facilità lascia un po' perplesso. Nulla da dire sul contenuto, ma la forma è un altro punto che mi lascia perplesso. Il tono sembra veramente quello di qualche militare centroamericano capace di organizzare un colpo di stato. Ad uno così eviterei di dare troppo potere. E lo dice uno che in un lontano passato aveva la tessera dell'MSI.
Basta che domani non ti svegli e fai una strage (qui, intendo) Comunque pochi cazzi, prima obbligano le aziende (sopra i due milioni) a pagare entro il venti le scadenze del sedici e poi le chiudono il ventuno...
Può darsi tu abbia ragione ma, leggendolo, mi sono sentito orgoglioso (mi capita raramente) di essere Italiano!
Sintomo della schizofrenia dei nostri governanti. Ps. Grazie, comunque, di averci reso partecipe di questa lettera Claudio. Oggi mi sento meno solo
Insomma...con la pistola alla tempia di qualche migliaio di morti oltre a quelli che ci sono già stati....uno Statista lo avrebbe fatto prima....ma ha dato retta a Boccia e ai coglionazzi di Confindustria.Fra l'altro voglio vedere la lista delle eccezioni....A pensare male si fa peccato ma si indovina...cfr Andreotti e Papa non mi ricordo quale. Se tutta l'industria bergamasca e bresciana non sarà blindata ma verranno messi nelle eccezioni, sarà solo una presa per il culo nei confronti dei più piccoli.