A quanto pare Renzi non molla di un centimetro sulla questione "Bonafede"...potrebbe mettere in minoranza il Governo.
Le dichiarazioni di Rosato: "Conte dice se ne vadano? Di fronte a simile capacità di mediazione del premier, che dire? Che ci caccino o che ce ne andiamo noi, il risultato è abbastanza uguale, è solo una questione semantica. La conclusione sembra essere questa ovvero che il problema è che Italia Viva se ne deve andare. Allora basta presentare l'emendamento al milleproroghe e otterranno il risultato. Noi a quel punto presentiamo la mozione di sfiducia a un Ministro che preferisce una provocazione a una discussione di merito" Sfiducia ad personam, per ora... Il Procuratore di Catanzaro, Gratteri: "E' una mediazione al ribasso, perché serviva la prescrizione per costringere il legislatore ad interessarsi concretamente per modifiche procedurali al Codice di procedura per velocizzare il processo senza diminuire le garanzie dell'imputato. Un legislatore serio deve preoccuparsi del perché un fascicolo resti 4 anni in un armadio del Pm. Tutte queste persone che si stanno ammazzando a gridare contro la prescrizione, perché, nel mentre, non presentano un'alternativa, un articolato di legge dove dimostrano concretamente che è possibile velocizzare i processi, che è possibile far funzionare la giustizia? E' necessario togliere tutte le condizioni perché un fascicolo non rimanga più fermo. Ogni bambino ha un tablet, ogni persona ha due telefoni; però, quando chiediamo la tecnologia applicata al processo, viene l'orticaria a tutti: dicono che si abbassa il livello di garanzia dell'indagato. Ma l'informatica non abbassa la garanzia, lascia traccia. Non fa altro che aumentare le garanzie. Tecnologia vuol dire efficienza, diminuire il potere discrezionale dell'uomo, quindi diminuire l'abuso. La legge Bonafede ne esce cambiata? Sì, certo, ma la storia insegna che le cose dirompenti si fanno nei primi 6 mesi di legislatura; poi, qualsiasi governo man mano che va avanti, ha sempre meno potere e energia".
Aldilà delle chiacchiere politiche (per altro condivisibili ma fini a se stesse), il solo pensare di togliere la prescrizione mi sembra roba da regime di quarto mondo. Fossero questi i problemi dell'Italia.
io non capisco una cosa: come fa la prescrizione a essere un problema politico? al massimo può essere un problema tecnico. questo nel mondo civile. se diventa un problema politico, io qualche domanda me la faccio. cui prodest?
Ennesima dimostrazione di quanto questi soggetti dei principi se ne fottano e siano disposti (giusti o sbagliati che siano) a sotterrarli pur di star comodamente seduti sulle loro poltrone. https://www.google.it/amp/s/www.cor...9ca25c9c-4cbc-11ea-abdf-2e1b18f873ec_amp.html
Spesso (e volentieri) sono proprio i magistrati a godere della prescrizione, che gli consente di "riparare" ai reiterati errori giudiziari, sotto l'egida del: meglio cento colpevoli in libertà che un innocente in galera...(!?!?) Fino a che non sarà attuata una profonda e determinante riforma della giustizia, la quale preveda la (vera) condanna del magistrato che sbaglia, l'Italia rimarrà fanalino di coda, non solo in questa materia. Solo per questa categoria di privilegiati appoggerei lo stop alla prescrizione, con conseguentie inasprimento delle pene. Gli avvocati fanno il loro mestiere, fanno "incetta" di prescrizioni, ma se sbagliano pagano di persona, il magistrato no, perchè per la sua neghottosità paga il popolo! Che ne dici @Alebmwx3?
Penso che una riforma seria della giustizia che faccia si che i processi finiscano in tempi decenti non possa che passare da tre cose: Separazione delle carriere Ne bis in idem responsabilità penale dei magistrati. Secondo voi in Italia qualcuno ha interesse che ciò avvenga? Anche no.
Quoto ed aggiugo: • abrogazione liberalizzazione tariffe forensi (spesso liquidate a ribasso); buon pro per certi giudici al fine di rinviare le sentenze, non potendo definire con riferimenti certi i loro onorari (sic!) • mitigare "l'emergenza carta igienica" nelle toilette dei tribunali (cfr tribunale di roma...)
Sono sicuro che chi sai chi ha scritto da qualche parte che il ne bis in idem è già un principio cardine del sistema penale.
L’avrà anche scritto ma Il problema resta per come è formulato l’art 649 cpp. Strasburgo ci ha bacchettato parecchie volte. Dimostrazione che tale sacrosanto principio è stato più e più volte disatteso ( o mal applicato) sta nel fatto che è dovuta intervenire la corte costituzionale ( se non erro nel recente 2016) per fare un po’ di chiarezza (poca a dire il vero) sul come applicare l’articolo in questione.
Lo so abbastanza bene ma credo ci siano problemi più urgenti, onestamente. Sulla separazione delle carriere, poi, credi che il problema si possa risolvere? Cane non morde cane.