Misfatto da barzelletta. https://www.secoloditalia.it/2017/0...SmIieCXiOXV6hlkGpR-vrk8iQ-fOjIX2w0IRNz12jV0_A
Intervento di una studentessa di Rethinking Economics Bologna, rivolto all'ospite Romano Prodi: “Salve professore, Sono Cristina di Rethinking Economics Bologna e la ringrazio per aver accettato il nostro invito. Detto ciò, però, questo è l’unico ringraziamento che mi sento di farle. Mi permetta di rubarle due minuti. Le parlo come componente di quella che viene definita “Generazione Erasmus”. Eccola qui, la generazione Erasmus: una generazione nata e cresciuta all’interno dell’Unione Europea ed educata con la favola di un’Europa di cooperazione e obiettivi comuni, di uno spazio in cui viaggiare liberamente ed educarsi alla diversità. Un luogo di pace, prosperità e libertà. La favola della nuova generazione Europea di studenti colti, aperti e con alta mobilità si scontra però con la realtà, ossia con la generazione dei disoccupati e dei lavoratori poveri. Infatti, solo l’1% degli studenti italiani partecipa a progetti di mobilità, mentre gli altri si trovano in situazioni di precarietà o disoccupazione. La disoccupazione giovanile nel 2017 è arrivata a superare il 40% e coloro che trovano lavoro sono costretti ad accettare orari e salari da fame con contratti a termine o retribuiti tramite voucher. In tantissimi sono costretti ad emigrare; alcuni svolgono attività di ricerca qui sotto finanziata altri sono costretti a lavori non qualificati e sottopagati, nonostante l’alto livello d’istruzione. Il futuro dei giovani italiani è un futuro grigio e di cui lo Stato ha deciso di non farsi carico. Siamo una generazione abbandonata dalle istituzioni e, certo, non sarà tutta colpa dell’Unione europea, ma sicuramente per capire come migliorare bisogna prima individuare le colpe ed i colpevoli. L’italia ha scelto di condividere e mettere in atto lo smantellamento dello stato sociale: ha tagliato educazione, istruzione, protezioni sociali, investimenti industriali, ecc. Una situazione di cui nessuno vuole farsi responsabile ma che è strettamente collegata con l’adesione dell’Italia alle politiche neoliberiste. Professore, lei, il 18 gennaio ha rilasciato un’intervista al Quotidiano.net in cui dice: “la mia Europa è morta. Ma spero che la crisi la svegli. Ora possiamo solo aggiungere: preghiamo” Beh, troppo semplice così. Mi dispiace ma mi rifiuto di vivere in un paese che soffre di deficit di memoria. Che trasforma i carnefici in vittime e i colpevoli in eroi. Non possiamo non dimenticare che lei, come presidente dell’IRI ha svenduto il patrimonio economico italiano a società private. Lei partecipò in prima persona alla nascita dell’euro, prima come Presidente del Consiglio e poi come Presidente della commissione europea. Lei non si è battuto per cambiare i criteri scellerati del trattato di Maastricht, nei quali l’Italia non rientrava, ma promise riforme future. Da quel peccato originale è succeduto un vortice di privatizzazione, tagli al welfare, sottomissione ai diktat franco-tedeschi, attacco ai salari e ai diritti dei lavoratori con l’unico obiettivo di ridurre il nostro debito pubblico, rientrare nei parametri di Maastricht e renderci “competitivi”. Fu proprio durante il suo governo che venne approvato il pacchetto Treu che diede inizio al fenomeno della precarietà in Italia. Durante il suo secondo mandato da Presidente del consiglio, poi, fu lei a firmare il trattato di Lisbona che di fatto era uguale alla Costituzione europea bocciata nel 2005 da francesi e olandesi. Mi dispiace ma non può dire che questa non è la sua Europa. Questa è proprio la sua Europa. Lei ha svenduto il nostro futuro e in cambio di cosa? Ecco cosa abbiamo ottenuto: la libertà di andare all’estero a fare i camerieri o di vivere una vita di precarietà e misera. Una vita che ha condotto molte persone alla disperazione ed alcuni anche al suicidio. Adesso, non le chiedo, come fa qualcuno, di formare un nuovo partito o ricandidarsi per riparare alla situazione. No, quello spetta a noi. Però le chiedo, come minimo, che riconosca le sue responsabilità e i suoi errori; e che magari ci chieda anche scusa.” Mi sa che questa Benetton non la invita mica a Fabrica...
Anche tu con stesso telefono di @cely ? É di febbraio 2017 la notizia. Comunque secondo me Prodi avrebbe dovuto/potuto fare meglio ma non credo che un’Italia fuori dall'Europa avrebbe avuto un miglior futuro.
mah ! io ormai troppi (oltre 30) anni fa all'estero a fare il cameriere ci sono andato - e spero che tutti i giovani di oggi siano disposti a fare per un po' (che quando le fai mica sai quanto dura....) cose del genere prima di approdare al mitico posto fisso comodo e ben pagato
Non per difendere Prodi ma il problema è anche un altro,tanti ragazzi si iscrivono a facoltà farlocche che non garantiranno mai nessun lavoro legato a quella laurea specifica come é pur vero invece che tanti laureati in discipline “pesanti” devono andare all’estero perché qua non c’é speranza,moltissimi imprenditori si esibiscono in tv lamentandosi di non trovare giovani referenziati mentre in realtà li vorrebbero solo pagare una miseria,questa é la verità!!! E comunque Prodi é riapparso per tessere la rete che lo porterá al Quirinale,vedrete!!!
oggi avrebbe applaudito UK, uscito dalla sciamannata ue, ma saldamente in europa... c'è chi vcede dal però, ma lui è ancora saldamente ancorato alla quercia/ulivo! prodi, napolitano e benetton, i paladini del PPP (padri della patria perduta)...
e niente, a sinistra i suicidi sono all'ordine del giorno. urge un capasone di olio di "ulivo": le sardine sono...fritte! https://www.globalist.it/politics/2...nui-a-farci-la-foto-coi-benetton-2052435.html