Probabilmente i messaggi della gente normale, ai soloni del pidi ZTL, sono incomprensibili: alla prossima tornata elettorale probabilmente il popolo sarà ancora più chiaro...
condannare e liberare sono 2 termini giuridici diversi che fanno riferimento a cose che o le si conosce o ci si informa. paragonarle è come pesare mele e tartufo insieme.
Tristezza, fate sempre più tristezza... http://www.ilgiornale.it/news/politica/pusher-rimesso-libert-si-mantiene-spaccio-1569138.html http://www.genovatoday.it/cronaca/anziana-condannata-furto-alimentari.html Notizie vere anche se distanti nel tempo.
Ineccepibile lupetto però diciamocela tutta... se da un lato della carcerazione preventiva si abusa ( conosco personalmente persone che si son fatti un paio di mesi a San vittorie e altri due a casa per presunta bancarotta e poi assolto con formula piena) dall’altro in casi dove un pericolo di fuga concreto vi è non viene applicata. Non conosco i fatti in questione e soprattutto non sono un penalista, ma se guardo ad altre nazioni evolute il signore in questione nel giro di un paio di giorni avrebbe avuto la sua bella condanna e la sua cella dove riposare.
Claro, mi da solo fastidio il modo semplicistico e allarmista con cui vengono presentate certe notizie, da certe persone. E sul tema spaccio e immigrazione ci sarebbe da parlare per ore, possiamo anche riempire le carceri delle persone di tutti i colori che troviamo con le palline di coca per strada, ma il problema verrà risolto quando si capirà che il vero problema è la criminalità organizzata, che a mio sentimento, non è in mano agli immigrati sbarcati ieri a Catania.
il comma 5 del 73 non se lo sono inventati i giudici. ma stiamo parlando di merito partendo da basi diverse, cioè un articolo da social network che paragona "scarcerazione" (non si sa a seguito di quale provvedimento) e "condanna". quindi, ripeto, mettendo sulla stessa bilancia mele e tartufi bianchi d'Alba.
In itaGlia abbiamo i giudici unti dal signore che spesso sentenziano alla membro di segugio uno diverso dall'altro, interpretando la legge a loro piacimento e senza per questo pagarne MAI le conseguenze.
solita frase fatta. conosci il comma 5 dell'art 73 DPR 309/1990? se sì, ok. se no, io fossi in te non sparerei "sentenze"
"Analizzando le principali pronunce, si ricava che il punto fermo sia la necessità, per il giudice di merito, di motivare analiticamente la scelta dell’utilizzo o meno dell’istituto della non punibilità per particolare tenuità del fatto." Di fatto, entra in gioco la pigrizia/efficenza del giudice subordinata alla disponibilità finanziaria del tribunale per sostenere la spesa di un CTU?
Claudio solo in parte. L’articolo così come la sentenza delle sez. unite va letto tutto. Non che condivida ma tant'è
Quindi un reato si definisce tenue non in virtù del reato stesso ma per la pena prevista, che è fino ad un massimo di cinque anni?
Scusa Ale, ma chi pazzo definisce/quantifica la lieve entità ? Tenchiu. Il comma 5 dell’art. 73 così prevede: “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque commette uno dei fatti previsti dal presente articolo che, per i mezzi, la modalità o le circostanze dell’azione ovvero per la qualità e quantità delle sostanze, è di lieve entità, è punito con le pene della reclusione da sei mesi a quattro anni e della multa da euro 1.032 a euro 10.329”.