Prodi, al quale vanno attribuite tantissime altre colpe, nell’entrata dell’euro ben poco poteva fare. E ad onor del vero ci provò anche a far slittare l’entrata dell’italia, ma la Spagna a cui chiese appoggio gli disse picche. Certo si poteva restarne fuori ma il risultato sarebbe stato forse anche peggio. La verità è che tutto parte dal dopoguerra dove la Germania (mai morta) cominciò a lavorare ( assieme ai felloni francesi - Robert Schuman- ) per riprendersi quell’egemonia a cui storicamente ha sempre ambito. Il tutto avvallato dagli Stati Uniti che vedevano in una Europa unita un modo per arginare il pericolo rosso dell’URSS.
Prossima Settimana seconda partita Poi non vedo l'ora che parta il RdC che i giornali iniziano a fare qualche scoop su come è facile aggirare le regole E poi se ne possono anche andare affa*culo
L’ho riletta più volte questa risposta e, davvero... o io vivo in un paese diverso dal tuo oppure abbiamo una classe sociale nettamente diversa (ipotesi più attendibile)
Oddio... Se potessi far funzionare i neuroni direi che sono d'accordo con questa missiva al 110%, ma dato che sono fedele all'amato governo gialloverde e per lui sono disposto a rinunciare alle mie facoltà cognitive: la depreco in toto.. Infatti io sono contentissimo di essere alleato con la turchia, la bulgaria, l'ungheria, e un sacco di posti che finiscono in "IA", veri paesi sviluppati e civili da prendere come lampante esempio per quello che potremo creare nell'Italia gialloverde, invece che far parte dell'elite europea, insieme a Germania, Francia e UK e tutti quei paesuncoli sottosviluppati..... Viva il governo gialloverde, viva la convinzione che l'intelligenza dei popoli derivi da una profonda ignoranza individuale!
Luca, con il "neuro" gli stipendi dei dipendenti e le pensioni si sono DIMEZZATI in una notte. Il resto sono solo favole. PS: WLF.
Con tutto il tempo che perdi a scrivere fiumi di "tristi ed inutili parole" avresti potuto guadagnare un sacco di grana in più... okkio che devi diventare il più ricco e armato del campo santo...
Diciamo che sono raddoppiate le entrate di qualcun altro, per essere corretti. Ti faccio una domanda: sai quanto è stata l'inflazione media dal 1945 al 1992 e quella tra il 1992 ed oggi?
I più valorosi potranno confrontare l'andamento dell'inflazione con l'andamento del debito pubblico. Per magia si vedrà che quando l'inflazione era altissima (negli anni '70 abbiamo avuto mediamente tra il 15 e il 20% di inflazione media annua con punte di 25) si è creato il debito monstre. Quindi non è che prima si stava meglio, semplicemente si scaricava il costo dell'inflazione e quindi l'aumento degli stipendi che ne seguiva sulle generazioni future. L'inflazione non è mai gratis
io ricordo bene l'entrata in vigore dell'euro: in ambito professionale, c'è stata conversione esatta. Il coefficiente di conversione, decimo più decimo meno, era quello perchè quelli erano i rapporti medi tra le varie monete sovrane. Se Prodi avesse combattuto di più sarebbe stato 1,890 invece di 1,927 ma sarebbe cambiato poco. Il problema del "dimezzamento" degli stipendi è stato al 99% per colpa degli italiani, perchè la signora Maria ha cominciato a fare i conti al mercato considerando 1 euro=1000 lire. E il mercato, non in una notte peraltro, si è adattato. E' colpa dell'euro se da 20 anni non c'è una politica economica seria? O se le infrastrutture stanno cadendo a pezzi pur avendo il 5° PIL d'Europa? Del resto, credete veramente che nel prossimo futuro un'Italia (questa italia, in particolare) vs resto del mondo possa avere qualche speranza? Basta ricordarsi com'era l'Italia nella metà del millennio scorso: piccole città che rifiutavano di collaborare perchè convinte di poter fare meglio da sole, alleandosi una volta con gli Austriaci, una volta con i Francesi, per rubare qualche ettaro al diretto confinante. Oggi l'Europa è nelle stesse condizioni, con gli Stati al posto delle Città. Certo, stare nell'Europa comporta dei costi noti, ma cosa comporterebbe starne fuori, dubito che qualcuno ne abbia mai fatto una stima seria...e non sul "se non fossimo stati fuori", ma proiettata a 10-20-30-40 anni nel futuro. Altro che "dimezzamento" dei salari...
Stampo e incornicio. Anche se sono meno pessimista di te. La capacità imprenditoriale dei medio-piccoli e piccoli imprenditori è nota. E alcuni di loro stanno cominciando a capire che si devono arrangiare da soli sul mercato, purtroppo. E lo stanno facendo.
Non tutte le categorie professionali sono state oneste oppure la sensazione di dimezzamento dei salari non sarebbe stata così diffusa: come sempre son mancati i controlli serrati ma è giusto così, la giungla selvaggia è l'ambiente preferito degli itaGliani.
I singoli italiani, persone o aziende, sono probabilmente in grado di arrangiarsi e arrabattarsi anche in condizioni difficili...come del resto hanno fatto negli ultimi 50 anni di non governo (per me le ultime leggi ben fatte, studiate con uno scopo risalgono appunto agli anni 50-60, dopo è cominciato il caos). Ma come si può quantificare quanto del "boom" italiano sia derivato dall'essere una delle poche nazioni con un sistema industriale produttivo ancora funzionante dopo la guerra, piuttosto che dalla "capacità imprenditoriale"? Oggi, a decenni di distanza, vedendo le strategie produttive dei nostri imprenditori, come si è evoluto (o, meglio, non evoluto) il sistema produttivo italiano (a parte alcune poche eccezioni, che non fanno testo), ho idea che l'italia sia stata solo molto fortunata ma che non abbia sfruttato per nulla questa fortuna, se non appunto nei primi anni del dopoguerra dove sono state piantate buona parte delle infrastruttura ancora esistenti. I singoli possono arrangiarsi solo fino ad un certo punto, se il sistema crolla, magari si fanno meno danni ma crollano anche tutti quelli che ci sono sopra, o sotto.
tutto vero, purtroppo. tranne il fatto che per me non si tratta di fortuna ma di capacità. dall'altro lato della medaglia c'è da dire che gli stessi imprenditori che hanno fatto crescere le loro aziende hanno investito poco in ricerca aspettando il pubblico. settore pubblico (università) che ormai non ha più le risorse per la ricerca
Prima però cerca di informarti su cosa c'è dietro la pantomima dei progetti di ricerca delle università: un malaffare assurdo, toccato con mano, che usa il ricatto del credito d'imposta per attrarre a sè denaro e non ricerca.