Sia inteso, non sto sostenendo il contrario. Cerco solo di confrontare alcuni dati, al netto delle ipocrisie, per capirne di più.
altra insinuazione. ti sbagli di grosso. dovresti conoscermi e dovresti conoscere il mio modo di scrivere nel forum. se vai indietro in questo thread vedrai che l'argomento è già stato trattato più volte e sempre con gli stessi argomenti da parte mia. non pensare di essere più importante di quanto tu sia.
se non vuoi che io risponda in questo thread, hai l'apposito pulsantino. d'altronde anche questi post possono essere un "atteggiamento ostile verso la moderazione".
Parecchi di quei paesi che retribuiscono di più gli insegnanti non sono certo nazioni in cui si va a lavorare per gli stipendi elevati... Io direi che forse, come lavoro, quello dell'insegnante, in quei paesi viene valutato in modo diverso che nel nostro... Qualche anno fa, ho accompagnato la morosa in alcuni viaggi in europa in merito ad un progetto interscolastico europeo, di cui, haimè, "pro bono" ho curato la digitalizzazione dei contenuti, e ho avuto modo di rapportarmi con molte persone che gravitano attorno al mondo scolastico (mariti, genitori, ecc. ecc..) in buona parte del continente, la differenza che ho colto subito tra gli interlocutori italiani ed esteri, è quella che è emersa nei tuoi precedenti commenti: "lavorano solo 20 ore alla settimana, quanto dovrebbero guadagnare", è un discorso che viene fatto solo qui da noi, nessuno si sogna neppure di accennarlo all'estero, non so se per luogo comune o per estraneità completa alla vita di un insegnante e di quello che ci sta dietro, o solo per "moda italiana", ma è comunque una realtà di fatto.
Sicuramente le ore contrattuali sono meno delle 40 settimanali di un qualsiasi impiegato. Sicuramente l'impiegato, una volta timbrato, ha finito fino alla mattina successiva, l'insegnante no. L'insegnante deve correggere i compiti in classe, preparare le lezioni dei giorni successivi, inventarsi qualcosa per rendere stimolanti certi argomenti e moltissime altre cose sempre inerenti il suo lavoro. Non é un lavoro facile e le paghe lo rendono anche poco attraente per coloro che hanno questa "vocazione".
@Scrondo Posso condividere il tuo ragionamento, ma vista la tua esperienza diretta vorrei chiederti questo: "quale livello di insegnamento è mediamente raggiunto in Italia"? Il motivo della domanda è semplice: ho l'impressione che spesso i nostri studenti "medi" siano notevolmente meno preparati dei loro coetanei stranieri. La differenza nasce dai salari dei docenti, dal sistema scolastico, dai genitori (ovviamente si, sono il primo a condannarli quando tutelano sempre il proprio "genio"), da cosa?
Leggo ora e rispondo: La cugina della mia morosa, insegna anche lei, ma in una prestigiosa scuola privata primaria/secondaria di Bologna, credi che lo stipendio sia equiparato a quello di un insegnante statale? Non crederlo, sbaglieresti.. Ma non tutti gli insegnanti hanno la fortuna o la possibilità di entrare in simili istituti, e comunque, se insegnare è il lavoro che fai da sempre, non è proprio facile trovare qualcosa d'altro, quindi ti adegui, come tutti... Poi, è anche vero che le insegnanti sono persone "particolari", se non proprio "anormali", visto quello a cui si sottopongono quotidianamente cercando di domare 25 demoni... Io più di una volta ho proposto alla morosa di adottare il "nerbo di bue" come strumento didattico, ma lei non ne vuole sapere...
Potrei stupirti dicendo che alcuni miei collaboratori fanno più delle 40 ore settimanali senza pretendere un euro in più, oppure sono operativi anche a casa quando hanno magari delle modifiche da apportare ai programmi di lavoro, fosse anche di sabato o domenica, o magari alle cinque del mattino sono già svegli al telefono per eventuali inconvenienti? Voglio dire, tutto il lavoro è, o dovrebbe essere, o potrebbe essere passione, non soltanto puro stipendio...
bravissimo.......non volevo dirlo,ma per tutti i santi....ma basta lamentarsi,ma che si aprano un bar col tempo libero che hanno e sopratutto la partita iva per le ripetizioni che danno in nero......non gli va bene cosi cambino lavoro!
Sai che secondo me loro lavorano di più e prendono meno? Ho dei ricordi maturati quando i miei figli andavano alla privata, la maestra sostenenva che prendeva meno facendo di più che nel settore pubblico, tanto che fece domanda per essere assunta nella scuola pubblica (riuscendoci). Ti parlo degli anni 2002/2010. Può essere?
Molti insegnanti fanno questo lavoro solo per passione, di sicuro non per lo stipendio. Ci crederei senza problemi ma dubiterei se mi dicessi che prendono quanto un insegnante. Dipende. Ci sono scuole private che pagano sensibilmente di più, altre sensibilmente di meno. Non parlo per esperienza personale ma per quanto riportatomi da una cara amica che insegna in una scuola superiore privata.
Dico anche io la mia... Secondo me gli insegnanti che fanno il loro lavoro con passione non saranno mai pagati abbastanza perché come ha giustamente detto qualcuno hanno in mano parte del futuro dei ns figli. Purtroppo, e quí veniamo alle note dolenti, molti hanno la convinzione che l’insegnante faccia poco e venga pagato forse anche troppo per quello, in Italia ci sono effettivamente anche quelle tipologie di insegnanti e io nella mia carriera scolastica ne ho incontrati diversi. Ricordo ancora le lezioni al liceo del professore di disegno tecnico, della professoressa di scienze. Entravano in classe e dicevano mentre si apprestavano ad aprire il giornale: “ fate ciò che volete l'importante è che non facciate casino”. Forse questa cosa avviene solo in Italia? Forse é questa la ragione per cui poi molti di noi hanno queste reminiscenze verso l'insegnamento? Sappiamo bene poi che si tende a far di tutta l'erba un fascio e purtroppo i bravi insegnanti che credo siano la maggioranza vengono penalizzati da questi cialtroni. Non so a che punto si sia oggi ma sicuramente il sistema retributivo degli insegnanti dovrebbe essere misto. In parte legato all’anzianità e in parte alle performance.
un dipendente che, come minimo, spende 500 euro per migliorare il proprio rendimento sul lavoro? scusa, ma in che mondo vivi? io non conosco nessun dipendente che spenda del proprio per fare meglio il proprio lavoro....quando va bene, trovi qualcuno disposo a fare dei corsi, comunque pagati dal datore di lavoro, in orario straordinario. Questo nel privato, perchè nel pubblico la situazione è ancora molto molto peggio. Con gli insenganti, poi, non so che insegnanti conosca tu, probabilmente i 5 veramente degni di tale nome.... ma tutti, proprio tutti, quelli che conosco io il massimo dell'impegno che dedicano al proprio lavoro è quello di dedicare qualche tempo prima dell'inzio delle lezioni a prepararsi le materie....la maggior parte si arrabatta a qualche maniera...e i risultati si vedono. in merito allo stipendio, è il problema di tutto il pubblico: accanto a quelle 5 persone che si meriterebbero forse anche il doppio dello stipendio, ce ne sono altre 95 che non si meritano nemmeno la metà di quanto gli viene versato, ma che non possono essere licenziate. Per rifare la carta identità a Brescia, servono circa 30 giorni di prenotazione (perchè da qualche tempo è solo su appuntamento). Arrivato all'ora corretta, 13.00, ho aspettato 15 minuti che il tizio finisse di farsi i cavoli propri (lo vedevo benissimo dietro il vetro), compreso almeno 5 o 6 volte scrivere sul cellulare e girovagare a spostare 2 fogli per volta....alle 13.15, finalmente, si degna di chiamarmi (ero l'unico in attesa in sala, nessuno allo sportello). 5 minuti nemmeno ed ho avuto la mia carta nuova. Non poteva farlo subito? Questa è arroganza e totale mancanza di rispetto per l'utenza. Ma tanto se ne fregano: ogni giorno arrivano decine di mail di lamentela nei confronti di questo parassita, ma è un impiegato statale, pure invalido, chi lo tocca? E' troppo comodo confrontare lo stipendio, tipicamente col settore privato, senza pesare anche i notevolissimi privilegi e vantaggi, primo fra tutti la sostanziale garanzia a vita dello stipendio e relativa pensione. E' vero che nessuno impedisce ad un lavoratore del privato di andare nel pubblico, se ne apprezza le garanzie, ma altrettanto vero nessuno impedisce ad un insegnante che ritiene di essere pagato troppo poco rispetto ad un operaio del privato di andare a fare l'operaio.
PS: non metto in dubbio le vostre esperienze personali, dico solo che, purtroppo, rappresentano solo una minimissima parte del mucchio. Certo andrebbero valorizzate, ma nel contempo andrebbe spazzato via tutto il lerciume che dell'insegnamento ne fa solo un modo comodo e semplice di portare a casa lo stipendio. Per come escono i nostri ragazzi da scuola, la media degli stipendi italiani è comunque regalata.
La cosa è opinabile... O meglio, ha molte più sfumature di quel che si creda... Il nostro sistema scolastico "obbligatorio" (materna, elementare, media), è considerato uno dei migliori del mondo per quanto riguarda preparazione e metodo (link), anche perchè non richiede molte risorse che non siano "umane", occorrerebbero più soldi per lavorare meglio anche a quei livelli, ma tra un "mercatino di Natale", e un moroso che ruba 30 PC e una lavagna elettronica da una sala conferenze per attrezzare un'aula digitale degna di questo nome, ce la si fa... Ci perdiamo molto nella scolarità "secondaria" (licei, istituti tecnici vari ed eventuali...), che sono percorsi di studio che "formano" quello che poi si dovrebbe diventare e richiederebbero molti più investimenti per laboratori, attrezzature, e per coinvolgere di più i propri alunni, magari per farli sentire parte integrante di un progetto e non solo degli zombies che stanno seduti in un'aula dalle 8 alle 13 perchè fuori fa freddo.. Recuperiamo poi un pochino nelle università, che nonostante tutto sfornano fior di ingegneri (non sono assolutamente di parte...) che con facilità si inseriscono in altri contesti esteri... Quindi io non lo vedo poi messo cosi male il sistema scolastico italiano, che ha un solo grande problema: tutti quelli che vanno al governo annunciano grandi riforme, che alla fine si riassumono sempre in ancora maggiori tagli sulle magre risorse, e in blocchi degli stipendi dei docenti...
Sai, mi viene in mente quel povero professore bullizzato in classe da un coglioncello sedicenne. Ecco, di fronte a casi come questi sostengo che sono assolutamente sottopagati.