Non è stata una scelta facile... comunque grazie Si a pagamento ma il costo non era affatto alto. Secondo me dipende sempre da come si é abituati... se non gli hai mai fatto fare nulla ovvio che ti mandano a quel paese :) Non lo comprendi perché forse non hai figli di quell'etá. Si diceva che i giovani di oggi hanno bisogno di imparare ad allacciarsi le scarpe da soli non che la leva glielo puó insegnare. Ho fatto semplicemente presente che a mio modo di vedere non è necessario quello è che si può imparare fin da molto piccoli a farlo. Tutto quí... Come dicevo su la scelta di mandarlo non è stata facile perché era la prima volta che lo mandavamo fuori casa da “solo”. Quindi non è minimamente stata dettata dal non volersene occupare se mai é vero l'esatto opposto.
Per poco che sia per te potrebbe essere molto per altri. E in ogni caso TU Come genitore puoi provare ad imporre ma non puoi obbligare un maggiorenne (perché di maggiorenni si sta parlando) a fare un qualche cosa. Lo stato invece può. Se sei stato abbastanza bravo da farlo crescere fino alla maggior età con principi e voglia di fare sarà un ulteriore esperienza formativa, contrariamente lo sarà ancor di più.
Sai quante staccionate sono da verniciare? Io avrei un cantiere in corso, se vuoi la figliola può venire GRATIS a intonacare. Eh no, la scuola deve insegnare, non educare. Quello lo devono fare i genitori. Ho sempre pensato che finché si è in casa, decide il capofamiglia cosa si deve fare. Tant'è che, visto l'andazzo, a 18 anni ho preso la mia strada
Probabilmente non hai compreso che non comprendo che attinenza abbia l’esperienza giocosa di un bambino in gita con il servizio di leva obbligatorio. Ma non importa... Un figlio di quell’età l’ho avuto qualche annetto fa, pertanto scrivo con cognizione di causa. Semplicemente non ho ritenuto opportuno far fare improbabili esperienze ad un bambino di 7 anni in mano a perfetti sconosciuti, dei quali non conoscevo formazione, cultura, famiglia e null’altro potesse darmi la serenità di lasciarlo in mani di chicchessia, ancorché eventualmente profumatamente retribuiti. Mia moglie ed io abbiamo preferito portarlo in vacanza con noi, fino alla maggiore età, per fargli conoscere le bellezze del nostro paese, qualche paese europeo d’occidente, il buon gusto, a comportarsi educatamente con gli estranei, a rispettare il prossimo e di evitare di impelagarsi con improvvisati “maestri di vita”… Una volta divenuto maggiorenne, dopo aver terminato il liceo e prima di intraprendere la carriera universitaria, gli suggerii l’approccio al volontariato (quello gratuito/spontaneo). Lo colse al volo e ne acquisì enorme esperienza. Ancora oggi, ormai laureato ed autonomo, appena ha uno spiraglio di tempo si rende disponibile. Peccato che abbiano abolito il servizio di leva obbligatorio. Avrebbe ottemperato senza indugio…
si dai più o meno le stesse cose che ho fatto io sulle monagnole dietro casa mia, con gli amici del quartiere. ah, che estati infinite, sempre sotto l'occhio vigile delle nostre mamme, impegnate a mettere insieme il pranzo con la cena. Io ebbi il primo approccio “serio” verso i 13 anni, però con una ragazzina (già “signorina”) di un annetto più grande. Ricordo ancora, era una festa di compleanno, un lento dei bee gees (too much heaven)per finire nello sgabuzzino disordinato di casa della festeggiata… quel pomeriggio, poi, accesi la mia prima sigaretta…
Ok te la mando ... e poi ti faccio causa per lavoro in nero non retribuito... Anche il servizio di leva ha lo scopo primario ( o dovrebbe averlo ) di insegnamento. L’educazione è una conseguenza che dovrebbe esserci in entrambe le cose. A me a scuola oltre che ad insegnarmi storia e geografia a scrivere e contare hanno insegnato anche come ci si comporta con un maestro o professore, come si sta assieme agli altri, a rispettare gli orari di entrata e di uscita (ergo alzarmi dal letto la mattina ) e ad assolvere ai compiti assegnatimi. Ndo sta a differenza Il “finché stai in casa decide il capofamiglia “ è una regola di buona educazione che però non trova riscontro nelle leggi italiane. Ergo se vuole ti ascolta se non vuole resta in casa e si fa li caxxi sua. Prova a dirlo al sergente istruttore “ non rompee li cojoni che non c’ho voja nemmeno de starti a sentì” frase tipica del nullafacente sdraiato sul letto a mezzogiorno.
Ti farei parlare mezz'oretta con i miei genitori, entrambi insegnanti o ex (mio padre). Prova a dirgli qualcosa. Si presentano il giorno dopo con genitori e avvocato. E lo stesso avviene nelle caserme, ormai. Mi sa che sei rimasto un po' indietro
Sarebbe ora di invertire la rotta di 180 gradi e di tornare indietro sul serio agli anni 20 dove il figlio dava del voi al padre. Altro chè. E per inciso chi si presenta dagli insegnanti a lamentarsi per la nota o il brutto voto lo prenderei a calci in culo lui è il suo avvocato.
No, nelle caserme no.. Un istruttore, senza usare la violenza fisica ha il potere di farti indossare l'equipaggiamento da campagna, la maschera NBC, e farti correre sino a vomitarci dentro, poi te la fa svuotare, e ripartire, ogni giorno, per tutto il tempo che ritiene necessario al tuo "addestramento", senza il pericolo di incorrere in sanzioni.. E se ti rifiuti di obbedire può farti rapporto, con quello che ne consegue
Già fino ad arrivare alla corte marziale. Ricordo che l’ambito militare è regolato da apposite norme.
Mmm meglio non giudicare gli altri.... molto meglio guardare se stessi e parlare di se. Ogni cosa che hai scritto é sbagliata. Si tratta ovviamente di un flame, di un tentativo di provocare una “rissa”. Cosa vietata dal regolamento del forum. Ti stai attaccando al mio essere padre dicendomi fra le righe che si tratta di un compito che non sono in grado di assolvere. Hai ovviamente sbagliato persona e la tua messa in scena non può funzionare. Ho notato nelle tue risposte fino ad oggi molta arroganza, quella che aveva un altro utente prima di te (proveniente dalla tua stessa città) e che é stato allontanato dal forum. Spero tu non debba fare la stessa fine. Risponderó comunque al tuo post appositamente provocatorio. Mio figlio ha fatto il camp del basket della squadra con cui gioca per il terzo anno consecutivo e pensa che l'allenatore faceva quel mestiere giá 25 anni fa quando lo conobbi. Quando posso assisto (in silenzio) all'allenamento e vedo come “tratta” i bambini con autorità, fermezza e allo stesso tempo grande amore. I bambini gli vogliono tutti bene e lo ascoltano. Oltre a questo ci troviamo per serate tutti insieme bambini e genitori e abbiamo modo di condividere qualcosa. Per concludere ritrovo molti dei valori che cerco di insegnare ai miei figli nei suoi insegnamenti. Ah ovviamente i miei bambini questa estate sono stati in vacanza anche con me in quanto sono comunque io il loro primo educatore.
E comunque va guardata anche l’altra faccia della medaglia. Ci sono molti “educatori”, inteso come insegnanti, allenatori, eccetera che hanno un buio terrore di portare con sè, anche solo per quanche ora, un’intera scolaresca o una squadra sportiva nel timore che possa accadere loro qualcosa per propria colpa (non dolo) o disattenzione. Proseguendo, il ruolo di genitore oggi, anche solo rispetto a quindici o vent’anni fa, mi appare sempre più radicalizzato e radicalista: non ho idea di quale sia la vostra posizione in merito, ma osservare le continue esposizioni mediatiche (o meglio, sovraesposizioni) su argomenti quali - ad esempio - il no vax e/o il veganesimo con le quali alcuni genitori trasferiscono, appunto, le proprie idee estremamente radicalizzate, mi lascia interdetto. In tal senso ricordo che diversi anni fa, una quindicina diciamo, al mare mi sono caricato una masnada di bambini (i due miei più piccoli e tre loro amici) su un catamarano a noleggio e siamo usciti in mare a veleggiare. Al ritorno il padre dei loro amici mi espose il suo terrore per il mare, dicendomi che mai sarebbe riuscito a portare i suoi figli come avevo fatto io. La mia risposta fu: “amico mio, loro avranno tutto il tempo per costruirsi ciascuno le proprie, di paure. Caricarli anche delle nostre sarebbe un atto di estremo egoismo.”. Dopo averci riflettuto mi ha ringraziato e io, quella stagione, ho vinto il premio di papá dell’anno
cosa vuoi che pensi? penso che quei genitori siano dei gran egoisti perchè "sperimentano" sulla pelle dei propri figli. lo sei stato di certo. e non solo per quello, ne sono sicuro
Invero, l’attacco personale l’hai perpetrato tu con questo intervento. Io non giudico nessuno, tanto meno mi permetterei di sindacare sul tuo ruolo di padre. Infatti parlavo di me. Il mio post, contrariamente al tuo, era a tutolo assolutamente generico senza riferimento a nessuno. Pertanto, quello che hai letto tra le righe rimane mera tua sensazione. Se per te un utente che argomenta con garbo equivale ad una persona arrogante beh, non so che farci. Questo è il mio stile di scrittura; allo stesso modo parlo e mangio. Auspico non ci sia nulla di personale nei miei confronti, stanti le formali minacce, ma se il tuo desiderio è quello di premere il bottone a tua disposizione per estromettermi dal forum, ti assicuro che per me non c’è alcun problema.
Ti ringrazio per la fiducia, ma di certo di errori ne ho commessi tanti. Ieri cerco al telefono mio figlio che non vedo da un po'. Conversazione: "Ehi!!!! Ciao pa!" "Ciao Seba, ma dove sei?" "Sono a Vienna, mi fermo qui qualche giorno..." (Mio pensiero: 'azzo ci fai a Vienna?) "Bla bla bla bla..." "Bla bla bla bla..." "Comunque pa, Vienna è una figata, è stupenda, devi venirci con la Fede, è bellissima, ordinata, pulita!" "Si, era così prima che arrivassi tu..." "Ahahah hai ragione adesso è una citta di merda" "Fa il bravo" (Mio pensiero: non lasciare qualcuna incinta) "Quando torno passo a trovarti" (Mio pensiero: campa cavallo...) "Ti aspetto, ciao"
eh lo dici a uno che è andato via di casa 16 anni fa, a 18 anni. a volte mi metto nei panni dei miei, deve essere stato sicuramente più difficile per loro che per me.
Sono combattuto, ad essere sincero, sulla questione: meglio che si confronti subito con la vita e con i problemi, a sbatterci il muso s'impara sempre.
quoto. anche per ricordarsi degli adempimenti, delle scadenze, degli impegni. che poi, spesso, è solo questione di organizzazione. io l'unica cosa di cui mi dimentico è il bollo auto e moto ma da quando abito in Piemonte mi scrive in anticipo la Regione quindi ho risolto pure quello
Quando i giovani padani bruciavano il manichino della boldrini era una sciocchezza: https://www.ilfattoquotidiano.it/20...chifo-che-salvini-chiama-sciocchezza/4118334/ Ora che gli studenti bruciano il suo, è uno schifo: https://www.ilfattoquotidiano.it/20...-cori-e-slogan-contro-i-due-ministri/4688490/ Ipocrisia, o illuminazione sulla via di Damasco?