Me se al posto di Cina scrivi Ungheria, lo compri sfuso in botti da trentamila litri al colpo, lo imbottigli e lo rivedi come autoctono...
Ah non se ne accorge nessuno lo stesso. Ma prova a imbottigliare un vinaccio cinese e scriverci Barolo.
Il problema è che appunto il vecchio detto che in Italia non si sono ancora fatti gli italiani. E tutti gli esecutivi se ne sono quasi guardati bene dal costruirli... Chissà dove stanno i controlli... La matematica è bella perché univoca: da tot ettari puoi produrre tot hl, come fai a farne di più?
Siamo un insieme di campanili, è proprio vero. Soprattutto se sono vini in denominazione. Ma se poi vendi in nero, rientri nella produzione massima
Qualche anno fa una coppia di giovani fratelli, dediti più alla movida che alla scrivania, s'inventano di riproporre una ricetta ideata dal loro caro trisnonno - a base di aromi ovviamente segretissimi - nel lontano 1870. Un bel vino spumantizzato colorato, declinato nelle colorazioni del blu, del verde, del rosso e del giallo, con una bassissima gradazione alcolica, da cui il nome 6.9 appunto. La tradizione oltretutto, anzichè essere tramandata di padre in figlio, ha compiuto un (triplo) salto generazionale diretto, visto che il loro padre, che conosco da molti anni, della ricetta segreta non ne sapeva praticamente niente. I due geniali fratelli, ovviamente, NELLA vita hanno maturato zero esperienze ma DELLA conoscono praticamente ogni risvolto: se hai l'immagine, hai tutto. Ecco che quindi "pitturano" un pessimo gleria, inventano un logo - nemmeno molto bello - e anzichè investire nel prodotto, investono in eventi. Si presentano in un gran premio della MotoGp, a un "dopo" qualcosa a Milano, si fanno fotografare con Lapo, vanno al Rally di Monza, fanno comunella con un ex macellaio diventato "guru" del gourmet, fanno serate con DJ di grido, ponendo sempre in omaggio le loro pregiate bottiglie. Ne mandano qualcuna a Las Vegas, tanto lì bevono anche il piscio. Ma poi finiscono i soldi, il vino manco in aceto si trasforma, salta tutto per aria e delle 50mila bottiglie prodotte non una soltanto ha prodotto un singola riga alla voce "Ricavi". Della serie: se è troppo bello per essere vero, probabilmente non lo è.
Quando si è personaggi, che ci vuoi fare... Ah, il padre si vergogna a tal punto che manco esce più di casa, pensa te...
Io penso che avrebbero anche potuto farcela. D'altronde oggi la gente veramente beve di merda e l'apparenza conta tanto. Ma per vendere la merda devi essere bravo
Hanno confuso le apparenze con la sostanza, preferendo appagare con urgenza il proprio ego (frequentando i vip) a scapito del loro c/c. Se badavano anche alla sostanza sarebbe sicuramente andata meglio. Un po' come quel concessionario Toyota della zona che aveva ottenuto il mandato Aston Martin: dopo una vita di sacrifici del padre, al giovane rampollo sono bastati un paio d'anni per mandare letteralmente tutto a remengo a furia di sponsorizzare eventi vip a Cortina, a Milano, eccetera, trascinando tutto con sè...
non so perchè 'ste cose in Veneto accadono più spesso che altrove. forse le generazioni di giovani attuali hanno potuto contare su patrimoni familiari costruiti nei decenni.
Si, a cui aggiungere un mix di ambizione e presunzione (desiderio di voler uscire a tutti i costi dalla provincia...).
Capisco la voglia di libertà, ne sono stato vittima anche io. Però se guardiamo i puri dati vediamo che Cuneo, per esempio, è passata da essere la pecora nera del Piemonte a provincia più ricca per reddito pro capite. E molto è dovuto alla lungimiranza dei giovani cuneesi che sono rimasti lì a lavorare nell'enogastronomia
Dimenticavo l'ingrediente principale, Giovanni, l'incapacità anche della generazione precedente nel saper trasmettere a quella nuova il senso di abnegazione e di responsabilità necessari per accudire un'azienda.
Purtroppo abbiamo due scenari a tal proposito: 1) il fondatore (padre) non molla l’azienda perché non ha fiducia del successore (figlio) Si aprono due scenari a sua volta: 1-a) ha dimostrato (il figlio) di essere un pirla 1-b) non gli è stata concessa la possibilità di dimostrare qualsiasi cosa perché sfiduciato a prescindere 2) il fondatore si immola per la causa lavoro credendo che preservando dalla fatica i successori li aiuti, di fatto li cresce in un mondo fatato ed irreale rendendoli dei bambocci Imho
Ah beh... già l’elenco è lungo con quelli famosi se ci aggiungiamo quelli sconosciuti non basta un file da un terabyte. Per fortuna ci sono anche casi in cui i figli hanno fatto altrettanto bene dei loro padri.
Mi sembra che solo una piccolissima percentuale dopo tre generazioni sia ancora alla guida: spesso i discendenti vissuti nella bambagia si pippano l'azienda in bamba e affini...