Fatti e misfatti

Giudicare gli altri utenti del forum con i tuoi soliti metodi stomachevoli non ti é consentito, sei l'unico ad adottare un simile comportamento e dirtelo e fartelo notare purtroppo non porta a nulla. Ci rivediamo in questo Thread fra un mese.

 

Se andiamo un po' oltre agli slogan direi che la lettura politica di questa situazione, la cui origine è "l'affaire Acquarius", è piuttosto netta, o almeno lo è per me.

Procedo per passi, anche piccoli, con la mia riflessione, scusandomi perchè temo sarà un po' lunghetta.

E' innegabile che la questione migranti non è mai stata seriamente presa in considerazione dall'Unione Europea, fatto salvo un singolo e specifico accordo stretto con la Turchia (su pressioni della Germania), affinchè impedisse che l'ingresso in Europa avvenisse dalla parte siriana. La Grecia, che nel 2015 fu sottoposta ad un'autentica invasione (800mila persone) già l'anno seguente vide quel numero ridursi di oltre il 95%, mentre nel 2017 gli ingressi sono già stati minimi.

Ma l'Italia ha continuato ad affrontare da anni, per anni e per propria parte la questione, senza ottenere praticamente mai nè attenzione nè appoggio da Bruxelles. Gentiloni stesso ha in qualche modo pregato che i partner europei venissero in soccorso dell'Italia, ma ha ottenuto, in cambio, la "chiusura" dei confini con Austria e Francia. In pratica, via mare continuavano ad arrivare ma via terra la migrazione - verso Paesi maggiormente ambiti - si è interrotta. Nemmeno minacciando la chiusura dei porti italiani alle ONG "non in regola" è riuscito ad ottenere qualcosa.

Più furbi di lui (e del PD) sono stati Macron e la sua Francia. E anche più veloci. Più veloci a capire che le politiche migratorie rischiavano di far andare al potere il partito nazionalista della Le Pen; più attenti, osservando anche quale incidenza avesse la componente anti-immigrazione sul referendum che portò alla Brexit. Ma anche la Svezia, seppur così apparentemente lontana dal problema e dalle coste del Mediterraneo, sta osservando la crescita interna dei democratici, con le loro posizioni nettamente antimigratorie.

Emerge quindi che la forte spinta antieuropeista nasce porprio sulla questione migranti e in questo Salvini, con la sua politica prepotente nei confronti della nace Acquarius sta mandando un segnale molto forte a Bruxelles, trovando consensi anche con la Germania e con l'Austria (attuale presidente di turno dell'UE). I migranti sono il fuoco sul quale ciascun governo non si vuole bruciare. Sanchez, appena entrato in carica, ha consentito l'attracco all'Acquarius, ma ha già chiarito che i migranti saranno trattati secondo le consuete regole e che quelli che chiederanno di andare in Francia - se avranno riconosciuto lo status di profughi - ci andranno. Macron, nonostante le pubbliche accuse al governo italiano, dovrà accettarli ma nel farlo, sosterrà chiaramente di essere costretto a farlo. Perchè? Perchè altrimenti perderebbe consenso elettorale e questo è l'unico prezzo che nessun politico è disposto a pagare.

Come si vede, le elezioni del 4 marzo scorso in Italia hanno dato un forte segnale all'UE: signori, se vi girate ancora dalla parte opposta, nel 2019 non sarete rieletti e poichè a Bruxelles sono politici anche loro, magari migliori o forse peggiori dei nostri, ecco che all'improvviso Salvini trova consensi ovunque. "L'Italia è stata lasciata sola in tutti questi anni." è la frase che maggiormente ricorre in questi giorni e che sta spingendo tutti i leader europei, finalmente, all'azione. Lo stesso Juncker si è reso conto che la (mancata) politica europea (sui migranti) ha spinto in questi anni il sentimento popolare contro di loro e Salvini ha aperto loro gli occhi sull'eredità che Bruxelles intende lasciare ai prossimi governanti. Lo stesso mancato intervento dell'Europa sulla questione Acquarius - divenuto simbolo politico - delinea piuttosto nettamente che il pensiero fin qui sostenuto (l'Italia si arrangi, i migranti non sono un problema), sarà destinato a cambiare.

Questo potrebbe essere anche il primo passo verso un'Europa finalmente più democratica, più decisionale, meno germanocentrica, più efficace sia nella gestione politica che in quella economica. Nonostante le grandi promesse espresse nei momenti peggiori per l'Euro, non si sono ancora viste tutte quelle riforme monetarie ed economiche che potrebbero consentire la maggior unione politica, se non la totale unione politica. Se l'Europa deciderà di scendere dallo scranno in cui - a mio avviso - è vissuta in tutti questi anni, se deciderà finalmente di "sporcarsi" le mani anzichè giudicare chi nel fango si trova fino al collo, se stabilirà che l'Europa non è più una cattedrale di cristallo ma una roccaforte di pietra, a difesa di tutti i propri confini e non solo di alcuni, se questo dovesse accadere, beh, forse l'Europa ha finalmente una speranza di sopravvivere a sè stessa.

 

Certo, ti pago e quindi sono a posto?
Da quando pagare è una scelta politica?
Come l'ha affrontato la Spagna, se non con i respingimenti?
E ancora, se il problema erano solo i soldi, come mai Minniti ha intrapreso la sua politica antimigrazione?

Ho cercato di andare oltre l'aspetto economico, la mia era una riflessione semplicemente politica, Giovanni.

 

E se l'Europa avesse ragione, vi pago quindi fate da voi, com'è che adesso tutti parlano di HUB in situ?
Com'è che adesso la questione migranti è diventata centrale nell'agenda dell'Unione?

 

"Io chiudo i porti (alle ONG), vedetevela (anche) voi".

Già ieri il PD (per bocca di Richetti) diceva: "Perchè Salvini non racconta la verità? Perchè non dice che le nostre navi militari continuano invece a raccogliere migliaia di migranti e sbarcarli in Italia? Gli italiani devono sapere che costoro continuano ad arrivare nei porti italiani.", sottolineando l'ovvietà della cosa.

Politicamente quindi, il PD sta cercando di usare la questione migranti proprio contro il Governo, il che la dice tutta sulla questione "umanitaria ed umana" sin qui utilizzata. Facile.

 

Giovanni, qui però non ti posso seguire io: avevo premesso che la mia piccola riflessione era al netto di slogan, ideologie e quant'altro. Ho cercato di valutare il quadro generale senza esserne coinvolto, non la singola penellata