A quanto pare oggi un parlamentare dei cinque stelle ha detto che con cazzo restituirà una parte dei circa 13mila euro del primo stipendio. Inevitabile, la prospettiva di sistemarsi grazie alla politica prescindendo dalla stessa è troppo grande, per alcuni, per molti, per tutti.
È per questo che andrebbe rivista la retribuzione alla fonte mica alla foce. Anche se sarebbe come chiedere al condannato di aprire la botola del patibolo. Insomma il controllato non può essere controllore per contraddizione di termini. E Siccome tutti declamano RESPONSABILITÀ immagino sarà una inezia avere questa fatidica revisione dei costi della politica. Che non salverà il paese ma almeno eviterà di incrementare ancor più il debito... senza considerare i famosi diritti acquisiti.
mettici pure il fatto che quelli che non hanno restituito siedono ancora in Parlamento, eletti con il simbolo e tutto. sai cosa? se facessero davvero il loro lavoro (presentarsi in commissione e in aula e preparare bozze di disegni di legge per migliorare questo Paese), lo stipendio non sarebbe mica esagerato. stiamo parlando, sulla carta, di grandissime responsabilità, paragonabili a un dirigente di alto livello. secondo me la soluzione sarebbe incentivare un sistema di pagamento a presenze, almeno.
Razzi era - credo - tra i più presenti nella scorsa legislatura, salvo quando andava in Corea. Quale sarà mai stato il suo contributo? Il Parlamento sono anni che non esercita più il proprio ruolo istituzionale, si è andati avanti a decreti legge, quale responsabilita hanno accettato e nel caso, quanti di loro è veramente consapevole di questa responsabilità?
io parto dal presupposto che la maggioranza degli italiani (molti anche qui dentro, se ricordo bene le discussioni) non ha ritenuto di dover sfoltire la "rappresentanza".
Io sono uno di quelli e rivoterei uguale, personalmente l’ho trovata una presa in giro più che una realtà. Spostare da A a B non è sfoltire, è solo chiamare con un nome diverso la stessa cosa. All’italiana maniera.
La mancanza del governo attuale dipende da una premeditata volontà di avere una legge elettorale farlocca che piazza poltrone più diffusamente possibile. Al prezzo dell’ingovernabilità, perché non posso credere che chi ha votato non avesse immaginato uno scenario come quello attuale. Ci ero riuscito io a vederlo, dal basso della mia ignoranza politica...
La legge elettorale precedente a questa avrebbe portato allo stesso risultato. In ogni caso non comprendo il nesso.... tu hai avuto la possibilità ( visto che lo avevi anche previsto) di far si che non avenisse ció che é successo modificandola. Invece hai deciso che preferivi lasciare così. Mi spiace ma sei in parte responsabile della cosa secondo me e dire che è colpa di chi ha fatto questa legge elettorale non cambia la sostanza delle cose.
Mi spiace ma sono responsabile, come tutti, nella misura in cui quelli che votiamo non mantengono mai le promesse elettorali ma solo le promesse agli “amici”.
non è esistita una sola legge elettorale nella storia repubblicana che avrebbe garantito un risultato diverso.
Ci aggiungo pure il carico: E neppure in nessuno stato Europeo esiste una legge proporzionale che avrebbe dato risultati diversi con questi voti: http://www.youtrend.it/2018/03/08/no-non-e-colpa-del-rosatellum/
giustamente. solo leggi fasciste potrebbero prevedere una maggioranza assoluta con il 30% dei voti validi.
La politica è sempre stata questione di alleanze, di compromessi, di negoziazioni e chiunque le respinga ha una connotazione più totalitaristica che democratica: vinco io, comando io.
interessanti dichiarazioni di Grillo http://www.lastampa.it/2018/05/04/i...si-esprima-WZz1fT3CtgUafkyITrRS9M/pagina.html oltre a decretare la fine di Di Maio e delle sue posizioni (tra l'altro nel momento più difficile per la leadership di Giggino), chiosa con queste parole: «Con la nostra “Rousseau” - spiega il fondatore del Movimento - si fa un referendum ogni settimana senza dover raggiungere un quorum. Noi non vogliamo governare, noi vogliamo dare alle persone gli strumenti per rappresentarsi da sole».
Ovvio, se consideri che i votanti sono il 73% degli aventi diritto, che a loro volta sono circa l'82% dei cittadini. Significherebbe governare con il consenso di meno del 18% dei cittadini.