Attenti alla nuova truffa on line Chi ricorda il film comico “Pacco, doppio pacco e contropaccotto”? Ebbene, la finzione non è così lontana dalla vita reale! È il caso di una nuova truffa legata a Internet. Non bastavano il “pishing”, lo “spam” e quant’altro. Ecco arrivare dritto dal web un nuovo modo di raggirare gli internauti, specialmente quelli dal cuore più tenero. A scoprirla sono state le unità speciali della Guardia di Finanza. I finanzieri sono riusciti a venire a capo del “parcelling”, una nuova truffa che prende nome proprio dal “pacco” (parcel) che si dà a chi ne entra in contatto. Come spiegano le Fiamme Gialle, alla base del meccanismo c’e’ un’organizzazione che - attraverso siti o mail - recluta persone disposte a collaborare in attività di volontariato. A queste viene chiesto di ricevere a casa merce frutto di donazioni. Fino a qui nulla di strano. Purtroppo dentro a quei pacchi non ci sono beni di prima necessità da devolvere ai bisognosi ma oggetti costosi - come schermi lcd o al plasma, telefoni cellulari e pc portatili - comprati dai truffatori sulla Rete con carte di credito clonate. Durante l’acquisto, per non essere rintracciati, i truffatori danno come coordinate dell’acquirente - nome e indirizzo di recapito degli oggetti comprati - quelle dell’ignaro volontario. Questo si vedrà recapitare la merce che crede provenire da altri volontari ma che in realtà contiene oggetti di valore acquistati con la frode. Gli ignari “volontari” informano l’organizzazione dell’arrivo del prodotto e aspettano che passi un furgone a ritirare il pacco. In questo modo i truffatori fanno perdere le proprie tracce ma, soprattutto, fanno sì che non possano essere accusati del reato di ricettazione, oltre a quello dell’acquisto illegale. Infatti, a essere incriminati potrebbero essere i benefattori stessi che si sono messi a disposizione dell’organizzazione criminale senza saperlo. Quindi, occhi aperti internauti!