Stamane parlavo con un mio amico su un fatto che gli è capitato, voleva un consiglio "legale" su questo: Nell'azienda in cui ha svolto tirocinio universitario nei mesi di giugno-luglio, gli è stato proposto di continuare la collaborazione con un contratto di lavoro a partire dal mese di ottobre, ma doveva comunque tenersi libero nei mesi di agosto-settembre per svolgere del lavoro da casa (a nero ) Ora, a causa di un contratto di lavoro a dir poco ridicolo (500€/mese per un anno) il mio amico non ha accettato il lavoro, in ogni caso aveva svolto dei lavori nel periodo agosto-settebre per un totale di circa 100 ore. Il titolare dell'azienda ha promesso che gli avrebbe pagato queste ore entro metà ottobre (ci sono mail che confermano ciò, con le ore specificate), ma ciò non è avvenuto. Dopo varie mail di sollecito, la promessa del pagamento è stata spostata a fine ottobre. Sapendo di per certo che nemmeno a fine ottobre le ore gli verranno pagate, come si può comportare il mio amico? Come unica "arma" ha le e-mail del titolare con i dettagli dei lavori svolti e la conferma del pagamento entro il 15 ottobre ed entro fine ottobre. Deve andare dai sindacati?
puo anche andare a fare 2 chiacchere con un sindacato che vuole lui, ma comunque risolve poco se era in nero... piu efficace imho è andare dal datore e dirgli a 4 occhi: o mi paghi o ti faccio causa e do tutto alla finanza... se non è stupido lo paga o comunque giunge ad un accordo...:wink:
classica situazione in cui il datore di lavoro ne aprofitta perché sa che per "pochi" euro il tuo amico non si rivolgerà ad un legale: gli costererbbe di più. ho vissuto in prima persona questa situazione: fattura della mia prestazione emessa il 23 gennaio con pagamento a 30 giorni, mi han pagato dopo numerosi miei solleciti, e deridendomi ad ogni mia minaccia di azione legale, a maggio. erano 800 euro..
Fa una semplicissima vertenza sindacale andando magari direttamente ad un sindacato..alla prima lettera del loro avvocato avrà i soldi