2035-Ban motori endotermici

Tu ti stupisci davvero? C’è’ chi fa il pieno di benzina nella propria macchina a gasolio.
Anche se il meglio si raggiunge nel gruppo FB “aiutoavvocato” (cit. @PuccioE39)

 

vero intrashtenimento

 

Questa è la legge nazionale che regola la raccolta e il riciclaggio delle batterie al piombo esauste.
Credo non parli di altro.
Quello che stò tentando di dire, è che attualmente manca una normativa nazionale, pari a quella sotto notata, visto che la regolamentazione UE è recentissima, entrata in vigore credo febbraio scorso.
Quindi mi aspetto, il recepimento delle regolamento UE, recepito ed armonizzato, con dei decreti attuativi nazionali.

Spero di essermi spiegato, senza dover combattere con qualche mulino a vento hybrid
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Art. 9-quinquies. - (Raccolta e riciclaggio delle batterie
esauste). - 1. E' obbligatoria la raccolta e lo smaltimento mediante
riciclaggio delle batterie al piombo esauste.
2. E' istituito il consorzio obbligatorio delle batterie al piombo
esauste e dei rifiuti piombosi, al quale e' attribuita la
personalita' giuridica. Il consorzio svolge per tutto il territorio
nazionale i seguenti compiti.
a) assicurare la raccolta delle batterie al piombo esauste e dei
rifiuti piombosi e organizzarne lo stoccaggio;
b) cedere i prodotti di cui alla lettera a) alle imprese che ne
effettuano lo smaltimento tramite il riciclaggio;
c) assicurare l'eliminazione dei prodotti stessi, nel caso non
sia possibile o economicamente conveniente il riciclaggio, nel
rispetto delle disposizioni contro l'inquinamento;
d) promuovere lo svolgimento di indagini di mercato e azioni di
ricerca tecnico-scientifica per il miglioramento tecnologico del
ciclo di smaltimento.
3. Al consorzio partecipano tutte le imprese che smaltiscono
tramite il riciclaggio i prodotti di cui al comma 1. Le quote di
partecipazione sono determinate in base al rapporto tra la capacita'
produttiva di piombo secondario di ciascun consorziato e la capacita'
produttiva complessiva di tutti i consorziati, installata nell'anno
precedente.
4. Il consorzio non ha fini di lucro ed e' retto da uno statuto
approvato con decreto del Ministro dell'ambiente.
5. Le deliberazioni degli organi del consorzio, adottate in
relazione agli scopi del presente decreto ed a norma dello statuto,
sono obbligatorie per tutte le imprese partecipanti.
6. A decorrere dalla scadenza del termine di novanta giorni dalla
data di pubblicazione nella gazzetta ufficiale del decreto
ministeriale di approvazione dello statuto del consorzio, chiunque
detiene batterie al piombo esauste o rifiuti piombosi e' obbligato al
loro conferimento al consorzio direttamente o mediante consegna a
soggetti incaricati del consorzio.
7. Al fine di assicurare al consorzio i mezzi finanziari per lo
svolgimento dei propri compiti e' istituito un sovrapprezzo di
vendita delle batterie in relazione al contenuto a peso di piombo da
applicarsi da parte dei produttori e degli importatori delle batterie
stesse, con diritto di rivalsa sugli acquirenti in tutte le
successive fasi della commercializzazione. I produttori e gli
importatori verseranno direttamente al consorzio i proventi del
sovrapprezzo.
8. Con decreto del Ministro dell'ambiente, di concerto con il
Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, sono
determinati: il sovrapprezzo; la percentuale dei costi da coprirsi
con l'applicazione del sovrapprezzo; le capacita' produttive delle
singole imprese, ed e' approvato lo statuto del consorzio.
9. Restano comunque applicabili le disposizioni nazionali e
regionali che disciplinano la materia dei rifiuti.
10. Chiunque, in ragione della propria attivita' ed in attesa del
conferimento al consorzio, detenga batterie esauste, e' obbligato a
stoccare le batterie stesse in apposito contenitore conforme alle
disposizioni vigenti in materia di smaltimento di rifiuti.

 

Quindi il Defender 90.
I motori sono prodotti in Slovacchia dalla Nitra, fabbrica nata appositamente per fabbricare Defender e Discovery.

Riuscire a rompere un albero motore, non è per niente facile.
Nè ho visti di piegati, usurati, strappati/distaccati dagli altri componenti, per un cattivo assemblaggio o serraggio non corretto delle viti, ma rotti, mai.

 

Che io sappia la colonnina "colloquia" con l'auto e blocca la presa finché è in carica.
Per sbloccarla bisogna utilizzare l'app della colonnina o il menù dell'auto.
Purtroppo ci sono persone capaci di stare sui social tutto il giorno ma neanche un minuto davanti ad un manuale.

 

Leggere è fatica e bisogna anche capire con notevole sforzo meglio trovare la pappa fatta chiedendo a qualcuno.

 

E anche l'auto blocca la spina dentro il suo bocchettone e la rilascia "su comando" e ogni auto ha il suo.
Mi è capitato, in officina ufficiale, che il tecnico a cui spiegavo un malfunzionamento non sapesse come sbloccare la spina nella mia auto, sicuro (e testardo) che si facesse in modo diverso da come è ... Dopo 3 o 4 tentativi si è rassegnato a fare quello che gli dicevo.

 

Esiste una direttiva europea che tratta la questione della batterie, è la 2006/66

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:02006L0066-20080320&from=RO

Il punto che il tuo ragionamento trascura è che la produzione delle batterie è soggetta a sviluppo tecnologico più di quello degli olii lubrificanti, quindi è naturale che le normative siano in evoluzione

Infine, la tua idea che il recupero delle batterie sia in mano al settore privato (a differenza di quello dei lubrificanti) è sbagliata essendoci, come visto, tutta una serie di norme che ne regolano il settore

 

La legge Europea che hai linkato è stata abrogata.
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Il nuovo Regolamento UE 2023/1542 va a modificare la direttiva 2008/98/CE e il regolamento (UE) 2019/1020, oltre ad abrogare la direttiva 2006/66/CE.
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Quelle stessa legge, oramai abrogata, all'articolo 1, auspicava quanto segue...

"(1) È auspicabile armonizzare le misure nazionali in materia di pile e accumulatori e di rifiuti di pile e accumulatori. L'obiettivo primario della presente direttiva è di ridurre al minimo l'impatto ambientale negativo delle pile e degli accumulatori e dei rifiuti di pile e accumulatori, contribuendo in tal modo alla salvaguardia, alla tutela e al miglioramento della qualità dell'ambiente."
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Da febbraio esiste una pressochè chiara normativa Europea, ma non nazionale.

 

Le norme europee vanno applicate anche negli stati membri, certo se il governo locale se ne frega e tira in ballo altre questioni, allora non c'è molto da dire

Rimane comunque chiaro che il riciclo delle batterie non è in mano ai privati come dici tu, le norme ci sono e semmai si tratta solo di volontà

 

È il limite della UE quello del recepimento, per fortuna direbbero in molti.

 

E se anche i lubrificanti si recuperassero? E poi, il costo delle operazioni di recupero e la tecnologia necessaria per farlo lo si calcola come impatto oppure no?

 

Che ne so? Sei tu che hai posto il paragone. Nel mio mondo ideale si dovrebbe recuperare tutto e sprecare il meno possibile.

 

Ho posto il paragone perché è stato fatto notare che i mancati cambi d'olio sono da considerarsi un vantaggio dell'elettrico rispetto al termico, ma dobbiamo considerare che su una elettrica ti porti dietro una batteria alta tensione, che non è proprio a impatto zero sull'ambiente...

Comunque si, sono d'accordo, si dovrebbe cercare di recuperare il più possibile e di sprecare il meno possibile. Purtroppo viviamo in una società ancora lontana da questi concetti...

 

Per il poco che so riguardo ai cicli biologici naturali, credo che il principio meno impattante sia quello di scartare in modo che si possa riciclare il più possibile

Inoltre, la differenza rispetto a ciò che si è consumato dovrebbe essere destinato solo a soddisfare il fabbisogno energetico

Quindi, una delle prime regole vuole che si riduca il fabbisogno

 

Cerca in rete, è pieno di alberi motore spezzati

 

Il sistema più ecologico è il riutilizzo: il riciclo comporta comunque una lavorazione, una trasformazione, che richiede apporto di risorse (energia o altro) e quindi è più impattante di un riuso del prodotto così com'è. Certamente non è sempre possibile ma la sfida è proprio quella, come per esempio sostituire la bottiglia di plastica con quella di vetro o la borsa di plastica monouso con una che si può utilizzare più volte. La discussione in UE è stata proprio lì, con i nordici favorevoli al riuso e i mediterranei Italia in testa propensi al riciclo spinti dal business che ciò comporta

 

Quindi chi prende un bel v8?

 

Potendo, subito!

 

Chi te lo impedisce? Spero non i poteri forti. Si vive una volta sola. Finché non ti obbligano a non farlo, fallo!