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High Speed Driving Experience – In pista con BMW M4, M2 e M850i (con Cameo della BMW X4 M)!

Oggi (25 ottobre 2019) è stata una giornata davvero speciale. Guidare una BMW è sempre un grande piacere per me, soprattutto se si tratta di un modello particolarmente sportivo, ma stavolta vi racconterò di qualcosa di più coinvolgente, più adrenalinico, più divertente.

Come avrete avuto modo di leggere sul nostro forum e sulle nostre pagine, oggi si è tenuto un corso di guida sportiva organizzato da BMW Italia, dalla concessionaria Nanni Nember e dagli istruttori di GuidarePilotare. Non stiamo parlando quindi del classico corso dedito a farvi padroneggiare l’ABS o il controsterzo, ma di una vera e propria esperienza che tutti gli appassionati, chi più e chi meno, dovrebbero provare almeno una volta nella loro vita. D’altronde, non capita tutti i giorni di ritrovarsi tra le mani il volante di una BMW M2 Competition; provare con mano nella stessa mattinata la BMW M4 Competition, inoltre,  sarebbe altrettanto incredibile e lo stesso dicasi per la nuova, bellissima BMW M850i. E se le poteste provare tutte, una di fila all’altra, in una vera pista, non sarebbe un sogno diventato realtà?

 

Il corso

Come per ogni corso che si rispetti, prima di far stridere i dischi dei freni c’è bisogno di un po’ di teoria e di un buon caffè.

Il briefing teorico delle ore 08:00 è stato pensato per farvi calare già dalle prime diapositive nei panni del pilota. Nel giro di pochi minuti vi verranno spiegate le nozioni più importanti inerenti la fisica della vettura oltre ai concetti basilari di aderenza, rollio, beccheggio etc.. e in circa 20 minuti si è già pronti a scendere in pista (o quasi?) senza perdere tempo in lungaggini o in discorsi scontati o superflui.

La mattinata si è concentrata nel farci trascorrere più tempo possibile al volante, con meno tempi morti possibili. Tuttavia, la mia prima attività si è svolta fuori dall’autodromo, su strada.

 

BMW X4 M – Prova su strada

Per tutti i partecipanti al corso è stata organizzata una piacevole sorpresa, ovvero l’occasione di provare con mano una delle nuovissime BMW X3 M e BMW X4 M, entrambe dotate di motore TwinTurbo 3000cc a sei cilindri in linea con una potenza di 510 CV e 600 Nm di coppia. Purtroppo non è stato possibile metterle alla prova su pista, ma grazie alle buone condizioni delle strade della Franciacorta, non è mancata l’occasione di divertirsi un po’ mentre si discuteva della bontà del motore, degli interni e dell’assetto. Una volta a bordo, tutto penserete fuorché essere a bordo di un SUV pesante e ingombrante, perché il lavoro svolto per rendere più dinamico il telaio e l’assetto è davvero importante. Tuttavia, di questo potremmo probabilmente parlarne in articolo dedicato. Terminato questo rapido ma comunque interessante test drive, io e il mio gruppo ci siamo recati presso l’area dedicata al percorso Crono.

 

BMW M240i – Percorso Crono

La mattinata prosegue, l’orologio segna le ore 10:00 e finalmente ci si cala davvero nei panni del pilota. Mentre alcuni partecipanti sono già stati indirizzati verso la pista principale, io vengo diretto verso quello che possiamo definire come un “percorso di riscaldamento”. Gli istruttori ci presentano le vetture: due BMW Serie 2 M240i con motore 3000cc a sei cilindri in linea dalla potenza di 340 CV e 500 Nm di coppia, con cambio automatico a otto rapporti e trazione xDrive, perfette per divincolarsi con agilità tra i conetti e le curve parecchio insidiose proposte da questo breve ma intenso percorso.

Prima di premere il pedale del gas e impostare il cambio sequenziale, ci viene fornita una scheda SD da inserire nell’abitacolo che non solo registrerà le nostre “imprese” al volante, ma salverà tutti i dati inerenti le nostre performance quali velocità, giri del motore, intensità di accelerazione e frenata e in alcuni casi anche le forze G in gioco. Ecco che quindi presto potrete assistere alle mie eroiche (mica tanto) gesta al volante; per favore, siate clementi nei commenti!

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4 giri completi farciti di suggerimenti e di preziosi consigli per migliorare purtroppo passano alla svelta, ma il pensiero di entrare per la prima volta nella mia vita in una vera pista a bordo di un bolide bavarese continua a martellare la mia testa. Ecco che quindi, con un miglior tempo di 26,20 secondi (il vincitore del Crono ha segnato un tempo di 25,10 secondi), scendo dalla vettura per recarmi assieme al mio gruppo ai box dell’autodromo.

 

BMW M4 Competition e M2 Competition (manuale) – spezzoni di pista

Finalmente si scende in pista. Già nel vedere quelle fantastiche vetture parcheggiate una di fianco all’altra, il cuore comincia a scalpitare in petto. Vengono chiamate una, due, tre persone ma il mio nome non compare tra questi fortunati.. Purtroppo tocca aspettare! Approfitto dell’attesa per gustare un caffé, godermi il sole che riaffiora dalle nuvole e udire il rombo di quei motori che tra poco potrò governare tramite i pedali dell’acceleratore e del freno.

Finalmente giunge il mio turno e mi accomodo a bordo di una sfavillante BMW M4 Competition (o con Competition Package, se preferite) color Sakhir Orange. Il suo motore a sei cilindri in linea 3000cc da 440 CV e 550 Nm di coppia sicuramente non sarà facile da domare, ma non è l’unica cosa degna di nota a bordo di quest’auto. Gli scarichi supersportivi, gli elementi aerodinamici e i freni carboceramici rendono questa vettura un mostro perfetto per il track day.

Lascio i box, seguito come sempre da un istruttore preparato, che non mancherà di evidenziare gli errori commessi ma che vi lascerà la libertà di imparare sbagliando. Forse questo è il plauso maggiore che mi sento di rivolgere agli istruttori di GuidarePilotare, i quali vi consentono di sentirvi i veri padroni della vettura; non sarete mai spinti a limitarvi, ma al contrario vi verrà insegnato come affrontare situazioni di ogni tipo in modo tale da imparare effettivamente qualcosa, senza dimenticarsi di farvi divertire.

La pista dell’autodromo di Franciacorta non è sicuramente al livello di piste italiane più famose (Monza..); non dispone di rettilinei particolarmente lunghi, ma in ogni caso sono presenti alcune curve ideali per i piloti (come me) che devono imparare a leggere traiettorie, punti di corda, modulazione delle frenate e altre nozioni di base. In questi primi giri di pista, il tracciato è “spezzato” in due in modo da permettere ai piloti in erba di studiare al meglio alcune curve specifiche, prima di lanciarsi nella mischia. Dopo circa 5 giri conclusi rientro nei box, ma solo per essere catapultato a bordo di quella che diventerà immediatamente l’auto dei miei sogni: la BMW M2 Competition con cambio MANUALE.

La BMW M2 Competition è, ovviamente, la “meno potente” del lotto. Con “soli” 410 CV, la sorella più piccola della divisione M deve puntare tutto sul suo passo corto, sulla sua agilità e sul divertimento che si prova una volta seduti al volante per poter affrontare al meglio i “grandi”, ma posso già ora garantirvi che la M2 Competition ci riesce eccome.

La seconda metà di pista affrontata seduto su questa fantastica M2 Competition con cambio manuale è anche l’esperienza che più mi ha divertito di questa fantastica giornata. La leva del cambio si manovra che è un piacere, le scalate sono sempre precise e al tempo stesso fragorose. La maggior presenza di curve più ampie in questa porzione di tracciato mi consente di sfruttare al meglio la straordinaria agilità della vettura e al tempo stesso i minori fronzoli di cui è dotato l’abitacolo vi permettono di concentravi su ciò che è davvero importante: divertirsi.

Una volta provata questa BMW M2 Competition, qualsiasi altra vettura simile in caratteristiche, dimensioni e potenza vi sembrerà noiosa e non farete altro che pensare alla prossima occasione che vi permetterà di guidarla di nuovo, anche se per soli 5 minuti. Non posso far altro che ripetermi: sono innamorato di quest’auto.

 

BMW M2 Competition automatica, M4 Competition e M850i – si fa sul serio

La pratica è conclusa. La pista viene riunita, le barriere rimosse. Le auto tornano ai box per un check veloce e una BMW M4 Competition viene mandata a riposare per calmare i bollenti spiriti dei freni. Stavolta la mia vettura designata è la BMW M2 Competition con cambio automatico, mi siedo e mi fiondo immediatamente in pista. Una curva ad angolo retto e due chicane dopo, mi sento già a casa. La precisione del feeling che viene fornito da questa vettura è stratosferico e ripaga i cavalli mancanti rispetto alla sorelle maggiori con tutta la sua agilità e il suo passo corto. A questo punto, gli istruttori ci invitano a prestare particolare attenzione ai punti di frenata e alle traiettorie da seguire in curva per poter tornare sul rettilineo con una velocità maggiore. Da pilota inesperto quale sono, ho avvertito già in questo istante una maggiore sicurezza in ciò che volevo fare e ho cominciato a decifrare più velocemente i messaggi che l’auto mi comunica. Nonostante i giri di pista siano naturalmente più lunghi di prima, il divertimento è tale da farli sembrare pochissimi, tanto che è già ora di scendere.

Mi consolo in fretta, in quanto vengo catapultato nuovamente a bordo della BMW M4 Competition. Questa volta, trovo la vettura un po’ meno complessa da gestire, anche se i freni carboceramici sono talmente potenti da trarmi in inganno; per assurdo, frenavo troppo presto! L’auto è dinamica e il rombo del motore entra in modo vigoroso nell’abitacolo, anche se questo probabilmente ve lo sareste aspettato.

L’auto che destava di più la mia curiosità, a questo punto, era lei. Bellissima, elegante ma altrettanto cattiva e aggressiva. Parlo della BMW M850i, che monta la bellezza di un motore V8 4400cc da 523 cv e 750 Nm di coppia, sicuramente necessari a spostare una vettura che, per quanto aerodinamicamente curata, ha pur sempre 1.950 kg da trascinare. Una volta saliti, la sensazione che vi pervaderà sarà davvero strana, particolare, quasi unica. Vi sentirete estremamente proiettati in avanti, pronti a sfrecciare su un rettilineo, ma al tempo stesso vi troverete comodi come su poche altre auto, con il profumo della pelle – presente ovunque –  che non intende lasciare le vostre narici e con una comodità garantita dai sedili impareggiabile. Probabilmente, solo la BMW Serie 7 sa fare di meglio in quanto a comfort di bordo.

Comodità a parte, il vigoroso motore si fa sentire immediatamente e non rinuncerà a tirarvi dei bei calci nella schiena, anzi. Tuttavia, il peso della vettura si fa sentire molto durante le frenate e durante gli ingressi in curva. Sarà davvero difficile decidere quando premere a fondo il pedale del freno e quando cominciare a girare il volante, perché la poderosa inerzia della vettura vi farà sempre credere di aver esagerato con l’acceleratore (e considerati i numerosi cavalli, non è così raro che succeda).

 

Consegna degli attestati e saluti

Purtroppo la mia prima avventura come pilota è già destinata a concludersi. L’organizzazione eccellente della giornata ha ridotto al minimo i tempi morti, i giri di pista sono stati tanti così come tante sono state le vetture provate, ma quattro ore sono passate più veloci del vento. Una volta aver premiato il vincitore del percorso Crono e dopo la consegna degli attestati che testimoniano la nostra partecipazione – oltre a far scendere una lacrimuccia mentre lo si osserva -, questa fantastica esperienza finisce qui (non ho approfittato troppo del buffet, lo giuro!)

Un ringraziamento caloroso è dovuto sia agli istruttori di GuidarePilotare, sia allo staff di Nanni Nember (in particolare a Ennio) che ha organizzato le attività durante la giornata. Si è parlato poco e si è guidato molto, e forse è proprio questo ciò che dovrebbe farvi preferire questo corso rispetto a tanti altri; i fatti valgono più di mille parole.
Sicuramente €590 non sono pochi, ma si tratta di un’esperienza che ogni appassionato DEVE assolutamente provare il prima possibile. La prossima volta, magari risparmiate qualche euro sulla vernice metallizzata da applicare alla vostra BMW e regalatevi una giornata come questa. Imparerete molto, guiderete molto, vi divertirete ancora di più.

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