anche sulle auto storiche bisogna fare attenzione TREVISO - Stroncato un vasto mercato di auto storiche e d'epoca false, cloni di vetture mitiche: 41 le persone denunciate, 15 nel trevigiano, un mix tra noti estimatori di auto d'epoca, tecnici della Motorizzazione Civile, titolari di Agenzie pratiche auto del Trevigiano e possessori di vere auto d'epoca. Sono 65 i veicoli sequestrati, 18 ancora in fase di costruzione, 10 le perquisizioni in abitazioni e locali commerciali, 43 i fascicoli di pratiche auto sequestrati, numerose targhe, documenti contraffatti. Un giro d’affari che si aggirerebbe sui 5 milioni di euro. Sono questi in sintesi i numeri dell'operazione "Barchetta", partita da Vittorio Veneto da oltre sei mesi e portata a termine con estrema discrezione dal personale del locale distaccamento Polizia Stradale coordinato dall'Ispettore capo Giancarlo Lorenzet. Dai controlli stradali era risultato un traffico anormale di queste vetture, spesso trasportate su carrelli perché in fase di allestimento. E si è andati a fondo. Con il termine "Barchetta" si intende quel tipo di carrozzeria di una due posti scoperta, priva di capote e con parabrezza piccolo. Però le vetture nel mirino altro non erano che cloni di quelle vere, ricostruite e trasformate in officina dall'esperta mano di un carrozziere di Colico, provincia di Lecco, noto fornitore e riparatore di vere auto storiche, il cui nome non è stato reso noto. La loro immissione sul mercato era articolata. Le targhe si trovavano anche ai mercatini, ma erano necessari i documenti "giusti" per l'immatricolazione dei veicoli, e per questo era pronta una nota agenzia pratiche auto di Treviso. Era necessaria pure la compiacenza di alcuni tecnici della locale Motorizzazione Civile attraverso i quali con l'utilizzo di false certificazioni di storicità, si riuscivano ad ottenere carte di circolazione e certificati di proprietà. Una volta regolarizzata in questo modo l'origine le auto venivano proposte al mercato estero, tramite famose case d'asta in Italia ed a Montecarlo con prezzi dai 50 ai 300 mila euro, un vero affare, ma non per i bidonati che si ritrovavano in mano solo una costosa patacca. L’operazione ha visto coinvolti noti estimatori della zona e del centro-nord Italia, responsabili di Automotoclub Storici federati. Perquisizioni e sequestri di auto da Vittorio Veneto a Refrontolo, a Belluno, Codognè, Colico, Treviso. Altri in diverse Province del Centro Nord Italia. I reati contestati vanno dalla truffa al falso materiale ed ideologico all'uso di atti falsi, documenti informatici, e ricettazione. Le indagini stanno proseguendo e potrebbero portare a nuovi clamorosi sviluppi soprattutto per i personaggi coinvolti, spesso insospettabili.
cloni o carrette.. mah. io sarei curioso di vedere qualche esempio. Se davvero ci sono determinati calibri coinvolti non riesco ad immaginare una 308 su base pontiac fiero..