quello che conosco io gestisce un lavaggio auto....ma non dirlo in giro che non si deve spargere la voce...
ogni nazione imposta ovviamente i sistemi informativi e li organizza in base alle necessità di difendere i propri interessi dall'interno e dall'estero (di sicurezza, economici, politici le proprie alleanze etc..) e di acquisire informazioni che servano a rendere più forte, competitivo e potente il Paese. Ovviamente alcuni Paesi si devono tutelare in particolar modo da attacchi militari, altri da attacchi terroristici, altri da infiltrazioni mirate all'acquisizione di informazioni commerciali etc... Per quel poco che ho letto e sentito non metterei il nostro Paese nella posizione di classifica in cui era negli anni 70.... che io sappia i nostri Servizi sono considerati molto nel circolo degli Dei...sono rimasto sbalordito nel sentire di alcuni piccoli Paesi nordici che riescono in posti sperduti del globo a compiere azioni veramente importanti.... penso che l'Italia sia uno dei pochi paesi al mondo ad aver sempre mantenuto una metodologia d'approccio umana evitando lo scivoloni che hanno preso altri potentissimi (tecnologia, soldi, cambiamento repentino situazione politica etc...) ultima considerazione e poi vi lascio in pace... a differenza di anni fa adesso i servizi hanno molta visibilità (ci sono siti, riviste etc..) proprio al fine di evitare che il cittadino li veda come qualcosa di cui aver paura. Chiaramente non ne conosciamo il nome associato alla professione Mario Rossi = agente di collegamento AISE ... se così qualcuno vi dice ridetegli in faccia ah... un mese fa c'era una conferenza sull'intelligence aperta al pubblico e tra i relatori c'erano addetti ai lavoro
davibor immaginando ci siano più step o più incarichi, come abbiamo detto in funz del area appartenente, ciò che dici potrebbe essere vero in funzione dei livelli di accentrazione che le persone addette ai servizi hanno. Tanto più se a contatto con gente comune. Ma se da un lato all'interno della succitata conferenza si sia esposto un ipotetico membro, dall'altro è certamente vero che chi è dei servizi non credo lo renda noto al farmacista di turno. Tuttavia essendo io un interessato che non perde occasione..una volta ebbi un colloquio con un comandate di polizia. Al quali porsi la mia solita domanda...Ovvero, chi si occupa d certificare i membri di eventuali servizi di intelligence? La risposta non fu: "non se ne preoccupi" o "ci sono dei modi"...ma con tono aulico un bel...."nessuno sig....! Il suo timbro ed il suo sguardo mi lasciarono intuire 1 cosa.. che forse non spettava me conoscere eventuali metodi, ma che forse gli eventuali tali potrebbero non essere intermante certificati, se non da situazioni complessivamente avvenute, poi analizzate, anche se... troppo in ritardo per uso preventivo. Il che seppur sia un mio sentore (corretto o meno) mi ha lasciato assai perplesso