Rifiuti campani - Guerriglia, scontri e feriti nel porto di Cagliari | BMWpassion forum e blog
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Rifiuti campani - Guerriglia, scontri e feriti nel porto di Cagliari

Discussione in 'Off-Topic' iniziata da BMW Rulez, 11 Gennaio 2008.

  1. BMW Rulez

    BMW Rulez Secondo Pilota

    817
    27
    23 Febbraio 2006
    Reputazione:
    18.894
    520i E34 Individual
    Arriva da Napoli la nave carica di rifiuti e esplode la guerriglia nel porto canale di Cagliari. Esponenti politici del centrodestra, deputati e senatori, indipendentisti, il sindaco, gente comune, hanno tentato di impedire che i tir carichi di immondezza toccassero terra. La replica delle forze dell'ordine è stata durissima: cariche con i manganelli, fermi, feriti. Tensione alle stelle, dunque, e numerosi giovani sono finiti in Questura per essere identificati. Caricato su un cellulare Gavino Sale, che è poi riuscito a fuggire. I camion hanno scaricato i rifiuti al Tecnocasic. Cassonetti bruciati nella notte a Cagliari.

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    Una lunga, nerissima serata e una notte di incendi: 25 cassonetti bruciati a Cagliari, buste di rifiuti sono finiti anche nel giardino della casa del presidente della Regione Renato Soru. La spazzatura d'importazione sbarca alle 22. Le 650 tonnellate sono tutte in quel fiume di tir - ventiquattro - che intorno alle 23,30 lasciano il Porto canale fra urla, fischi e maledizioni dei pochi, irriducibili indipendisti rimasti a vegliare sull'attracco. La scelta della Regione di aprire le porte dell'Isola all'immondezza napoletana ha compattato i due movimenti Irs e Sardigna Natzione, giovani del centrodestra e un fiume incontrollabile di ragazzi che ha circondato il Porto canale già dall'imbrunire. «Rappresentiamo la rabbia dei sardi», ha gridato Gavino Sale, «questa non è la pattumiera d'Italia». Alla fine, fra decine di contusi, almeno cinque feriti e qualche agente uscito malconcio dagli scontri, il bilancio della prima giornata di sbarchi registra quaranta manifestanti fermati e identificati dagli agenti di polizia. Un episodio, sugli altri, avrà certamente uno strascico velenoso: nel corso di un "contatto" ravvicinato fra i dimostranti e la polizia, un dirigente della Questura ha colpito con una testata il deputato azzurro Mauro Pili, che ha riportato una forte contusione al volto. Oggi Pili chiederà l'identificazione del rappresentante della polizia e segnalerà l'episodio al ministro dell'Interno.

    PROVA DI FORZA. Ieri il comandante della Italroro Three ha dovuto faticare parecchio per chiudere la prima missione-rifiuti. Il gigante biancoarancio della Dimaio Lines portava un carico troppo pesante da digerire per le truppe dell'Irs e di Sardigna Natzione, ma anche per quel gruppo di parlamentari e consiglieri regionali - tutti del centrodestra - che fin dal primo pomeriggio hanno sostenuto la protesta sia all'interno che fuori dal porto commerciale. C'erano i senatori Delogu (An), Fantola (Rif) e Massidda (FI), i deputati Pili e Cicu (FI), il sindaco di Cagliari Floris, i consiglieri La Spisa, Liori, Randazzo e Lombardo, con il loro collega Artizzu che ha disturbato l'arrivo della grossa nave a bordo di un gommone bianco. La mobilitazione politica si è chiusa solo a mezzanotte, quando la lunga fila di camion era già lontana. Liori chiude la sua serata in questura.

    IL PRIMO BLITZ. Alle 13,45, un gruppetto di militanti di Sardigna Natzione, guidati da Bustianu Cumpostu, supera agevolmente il primo e unico sbarramento, formato da due giovani finanzieri, e si dirige a passo di carica verso il molo. Un rappresentante di Sn, Carlo Saba, resta ferito al naso a causa di un "buffetto" ricevuto da un militare. In pochi minuti, sul molo sventolano bandiere e striscioni con il logo di Sardigna Natzione, fra lo stupore (e perfino le foto) dei dipendenti del Porto. Il gruppo di dimostranti non è sicuro dell'arrivo del cargo, troppe le voci smentite e poi confermate.

    IL SECONDO BLITZ. Un'ora dopo, tocca ai fedelissimi di Gavino Sale: con una forte pressione su un cancello secondario, peraltro presidiato da vigilanti e carabinieri, la serratura cede e una cinquantina di dimostranti raggiunge il molo. I due gruppi restano lontani, ma l'obiettivo è comune: fermare l'operazione rifiuti. Intanto, poco prima della 16, compare all'orizzonte la Italroro Three.

    LA NAVE IN RADA. Resta lontano, il cargo napoletano, perché non arrivano né da Roma né da Cagliari certezze su cosa fare e soprattutto come operare. Con la nave, arrivano anche le forze dell'ordine, i vertici della questura in testa, con il massimo dirigente Giacono Deiana che apre subito una serie di colloqui con i leader della protesta. Gli agenti del reparto mobile precedono di una cinquantina di minuti i cugini del Battaglione dei carabinieri, in tenuta antisommossa. È chiaro anche ai meno navigati che l'unica soluzione per garantire sicurezza, uno sbarco certo e soprattutto veloce è quella dello sgombero forzato. L'ordine arriva poco dopo che il questore Deiana interrompe un dialogo fra i suoi collaboratori e la coppia Sale-Cumpostu. La polizia - sono le 17,45 - comincia a spostare con forza i militanti dalla zona destinata all'attracco, usando il pugno di ferro con quelli che occupano le bitte destinate ad accogliere le cime. In alcuni casi, la battaglia è furibonda, con manganellate durissime assestate su chi oppone resistenza passiva.

    IL GOMMONE DI DESTRA. Come una fastidiosa zanzara, il gommone di Alleanza nazionale si avvicina pericolosamente alla Italroro, scatenando la reazione delle imbarcazioni della polizia e della guardia di finanza che scortano il cargo. La nave, ferma a circa due chilometri dal molo, prima si posiziona con la poppa verso il porto di via Roma, poi punta verso il molo sempre più affollato di contestatori, che sbucano da ogni anfratto dell'area del porto.
    Intanto, il vicesindaco di Cagliari Onorato e il comandante dei vigili urbani Delogu consegnano agli uomini del questore l'ordinanza del sindaco Floris, che prevede il fermo e l'eventuale sequestro dei mezzi se dovessero attraversare il territorio del capoluogo. Il giallo sulle competenze territoriali - siamo a Cagliari o ad Assemini all'esterno del Porto canale? - non trova soluzione.

    I TAFFERUGLI. Quando la Italroro è a pochi metri dalla banchina, si scatena l'inferno. I manifestanti, fra loro anche ragazze, vengono trascinati via di peso. I primi a finire all'interno di un cellulare sono Cumpostu e Sale, la reazione dei loro adepti è furiosa, il cordone degli agenti vacilla ma riprende il sopravvento. Anche Pili, nonostante la rissa con le forze dell'ordine, continua a sostenere la protesta: i dimostranti afferrano una delle grosse cime, se ne impadroniscono e la tagliano in due pezzi. Le forze dell'ordine hanno (finalmente) un piano, quello di liberare un'area e permettere lo sbarco dei camion. E la loro azione aumenta di intensità, così come cresce il numero degli agenti, convocati da ogni parte della provincia. Alle 21,20 la nave è ferma e ben ancorata alle bitte, alle 22 il portellone è sistemato e dal ventre della Italroro compare il primo tir. «Ci pagano bene», commenta uno degli autisti alla tv. I dimostranti sono stremati, la coda dei camion è un impressionante serpente di lamiera. Spariscono nel buio, i 24 tir, mentre la contestazione continua. I primi feriti li vede anche Emilio Floris. Il sindaco chiama il ministro Amato: «Qui la situazione è drammatica. Deve prendere provvedimenti». Mentre i tir arrivano al Tecnocasic.
    http://www.youtube.com/watch?v=wTzWOqQg5mM

    Complimenti alle fdo, alla regione e al governo nazionale!
     
  2. lorenzo78

    lorenzo78 Direttore Corse

    1.980
    173
    5 Novembre 2005
    Reputazione:
    4.192
    ex 320d
    normale...Lo Stato ha gia' dimostrato di essere debole...una vergogna...
     
  3. KILLER QUEEN

    KILLER QUEEN Presidente Onorario BMW

    12.111
    592
    9 Febbraio 2007
    Reputazione:
    42.470
    LA CAFFETTIERA.
    saro' un pacifista ma allo stessto tempo uno che non ama essere preso in giro...ma non farebbe molto piu' effetto e scalpore chiedere a tutta la popolazione di andare per strada, e sedersi tutti a terra, migliaia di persone, senza spinte urli o altro, ma allo stesso tempo bloccando appunto tutto?
     
  4. martinxu85

    martinxu85 Direttore Corse

    1.597
    23
    17 Giugno 2007
    Reputazione:
    293
    BMW E46 M3 SMG II / 320D E90
    qui a Modena hanno preso 2000 T di rifiuti senza fare problemi, anche se non sarebbe giusto

    il dirscorsi di napoli ce qualcuno dietro che comanda, non credo che i napoletani vogliono vivere in mezzo ai rifiuti; quei deliquenti usano la scusa dell'inquinamento per bloccare le aperture delle centrali, ma lasciare i rifiuti in città o darli fuoco sicuramente inquinano 1000 volte di più...
    quelli che bloccano se ci vado io con la bmw vedrai che si spostano se non vogliono essere investiti
     

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