Ho preso una multa per aver parcheggiato su un marciapiede (169 euro che se pago entro i 5 giorni diventano 85 euro) volevo fare ricorso visto che ho motivo di credere d'aver ragione. Capisco che chi legge penserà "hai parcheggiato su un marciapiede che cosa vuoi avere ragione??" In effetti è vero ma la storia è un po' complessa da spiegare e mi allungherei troppo a spiegarla...volevo solo sapere se è vero che per fare ricorso dal giudice di pace si debba pagare la somma di 38 euro (ero+ euro-) e che in caso di vittoria quella cifra non viene restituita. L'amarezza è tanta per il modo in cui mi hanno multato e la questione diventa soprattutto di principio solo che anche spendere soldi e girare come una trottola per andare per l'udienza mi fa pensare chi me lo fa fare...se qualcuno può darmi delle dritte su come procedere gliene sarei grato...per il pagamento scontato ho tempo fino a dopodomani. Ciao.
purtroppo è vero, bisogna pagare il contributo unificato che non verrà rimborsato, e a conti fatti non conviene ricorrere per cifre modeste; considera anche la mezza giornata di permesso da lavoro, parcheggio e sempre l'insidia che trovi un giudice un po stolto o con la giornaa no che ti da pure torto... Purtroppo questa è l'Italia, secondo me spesso conviene pagare e guardare avanti anche se il ns principio ci suggerisce diversamente...
Puoi fare ricorso al prefetto e non paghi il contributo unificato di 43 euro. Se però il prefetto ti dovesse dare torto la Sanzione da pagare raddoppia. In alcune città (Roma su tutte) conviene far ricorso al prefetto specificando che si chiede di essere convocati. Questo perché viste le inefficienze dell’amministrazione molto spesso capita di non essere poi convocati e tale dimenticanza è un vizio di carattere procedurale. La legge infatti, prevede che se il Prefetto non dispone l’audizione dell’interessato che ne abbia fatto richiesta, l’eventuale successiva ordinanza di ingiunzione che rigetta il ricorso (e condanna al pagamento della multa) è illegittima. In pratica, cosa significa questo? Ciò significa che il multato potrebbe comunque presentare la richiesta di audizione personale nel proprio ricorso al Prefetto, contando sul fatto che di essa – a volte – non si tiene conto: vuoi per distrazione, vuoi dimenticanza o, peggio, vuoi perché la Prefettura perde i documenti che attestano che l’invio dell’avviso di convocazione (la ricevuta di ritorno della raccomandata). E così, presentando un ricorso al Giudice di Pace nei successivi 30 giorni dall’emissione, si può impugnare l’ordinanza ingiunzione illegittima e vedersi definitivamente annullata la multa. La Cassazione, a riguardo, ha detto che la mancata audizione dell’interessato, che ne abbia fatto richiesta, costituisce violazione di una regola procedimentale; il rispetto di tale norma è previsto a tutela del diritto di difesa del presunto trasgressore. Con la conseguenza, in caso di inosservanza, che l’ordinanza ingiunzione emessa dal Prefetto è annullabile.