FIAT: MARCHIONNE, BENE 2005 MA LA VERA SFIDA COMINCIA ORA (AGI) - Chieti, 10 mar. - Per il secondo mese consecutivo, la Punto e' la macchina piu' venduta in Europa. Lo ha annunciato l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, questa mattina a Chieti per ricevere uno dei tre premi speciali nell'ambito del Premio alla Fedelta' al Lavoro e progresso economico istituito dalla Camera di Commercio di Chieti. "Il processo di risanamento della Fiat e' cominciato 22 mesi fa - ha ricordato Marchionne - ed e' un processo lungo, quindi i risultati che abbiamo portato a fine 2005 sono importanti. La vera sfida e' cominciata nel 2006, ed e' cominciata bene: in due mesi la Punto e' stata la macchina piu' venduta in Europa. La prossima grande sfida - ha anticipato Marchionne - e' quella di rimpiazzare la macchina del segmento C, quindi la macchina che sostituira' la Stilo, una macchina di estrema importanza che verra' lanciata a Torino a gennaio del 2007. Si vedra' al salone di Ginevra a febbraio di quell'anno, quindi stiamo lavorando in maniera molto precisa sul lancio di quella vettura che e' essenziale per il rilancio del gruppo. Fatto il segmento B adesso cominciamo a lavorare sul segmento C". Parlando dello stabilimento Sevel di Atessa l'amministratore delegato della Fiat ha ricordato come vi sia stato "investito piu' di un miliardo di euro nello sviluppo. L'abbiamo fatto assieme ai francesi quindi e' un impegno a livello internazionale. Quello di Atessa - ha aggiunto - e' lo stabilimento piu' importante che abbiamo in Italia perche' e' l'unico in cui abbiamo un socio straniero. In primavera lanceremo la nuova versione del Ducato: e'' un lancio estremamente importante perche' e' una delle vetture che fa parte del portafoglio piu' importante dei veicoli commerciali del gruppo. Stiamo lavorando con tutto lo stato dirigenziale della Fiat dello stabilimento di Atessa per assicurarci che il lancio vada come previsto". Per Marchionne "la Sevel e' uno stabilimento che potenzialmente ha un grandissimo futuro. Adesso abbiamo aperto un tavolo di discussione con i sindacati per vedere in quale maniera ci possono aiutare a espandere i volumi che possono uscire dallo stabilimento. Io credo che non solo da parte nostra ma anche i francesi siamo disposti ad investire nella regione ma dobbiamo avere quella sicurezza di flessibilita' industriale per farlo". (AGI) Cli/Ett 101323 MAR 06 .
spero che quei co*lionazzi della fiat lo capiscono che se fanno auto degne di nota il mercato li premia... basta coi catorcioni brutti e pure tecnicamente scarsi...!!!! speriamo continui così!
spero per loro che mettano lo stesso impegno nel riporggettare quell'aborto della stilo cambiandogli pure il nome e cancellandola dai listina.....va debellata come la peste la stilo!! se imborccano anche quella penso abbiano tutti i soldi e il tempo per dedicarsi a macchine e motori di piu' alto spessore per alfa romeo e lancia...... e poi con la fiat che va bene mi sento piu' sollevato ad andar a comprare auto germaniche