PREAMBOLO: Cari amici, in ragione di un giusto confronto con la moderazione che mi ha invitato ad una riflessione circa la ragione dell'apertura di questo thread considerato che non appare cosa facile in politica circoscrivere l'argomento come da titolo e limitarsi ad argomentare senza travalicare i limiti connessi alla materia e andando giocoforza a costituire doppione dello "storico" topic Fatti e Misfatti, sarei a consigliare un piccolo sforzo volto a non travalicare il contenuto ad oggetto. Mi prendo la responsabilità di questo scritto perché lo considero dovuto e doveroso. Tutti noi sappiamo che la convivenza può non sempre essere cosa di facile realizzazione ma il rispetto regolamentare deve, invece, essere una priorità a prescindere. Spero che possiate comprendere questo mio invito così come la volontà, se è di vostro gradimento, di interfacciarci ad altro topic (Fatti & Misfatti "sezione politica") per qualsivoglia altra argomentazione più generica e di mero sfogo sempre improntando i vostri/nostri interventi al rispetto delle posizioni altrui. ******* Motivo per cui come da titolo e in ragione del particolare momento storico ho pensato di aprire un confronto specifico sull'argomento certo che una condivisione di idee possa essere motivo di riflessione. Quale strada ha imboccato la politica attuale? Quale influenza può avere sul pensiero e sull'operato del cittadino? Se pur vero che i nostri politicanti perseguono egoisticamente i loro interessi non appare anche a voi che vi sia una emulazione nella testa delle persone? Se la politica è fatta dagli uomini come è possibile invertire questa rotta e combattere questa commistione comportamentale? Io, giusto o sbagliato che sia, appartengo ancora alla "vecchia guardia". Se è indiscutibile l'enorme mole di errori commessi nel passato, per esperienza personale diretta ho avuto il privilegio di respirare una forma di "rispetto reciproco" tra le tante teste con idee politiche contrapposte e il tutto aveva una ripercussione positiva anche nella vita reale.....quella di tutti i giorni. Non è che la libertà di pensiero e la libertà giuridica ci ha reso tutti un po' più schiavi?
come inizio non c’è male quando hai tempo per favore puoi postare la traduzione in africano così anche io capisco qualcosa in più delle congiunzioni eufoniche? a parte gli scherzi sono interrogativi per nulla banali, anzi sotto certi aspetti capziosi, su cui vale la pena di riflettere
Questo è il fine ultimo Saverio. Oggi mi pongo mille interrogativi a livello generale: ma questo "modus comportamentale" trae origine dall'uomo o dalla politica? E se fosse la politica che riduce così, l'essere di parte per una fazione o un'altra può incidere sulla nostra natura personale? Vedo che molti deviano il loro pensiero in ragione dell'opportunità. Non biasimo il loro comportamento ma mi domando: combattiamo una politica faziosa e egoista ma a volte ne rappresentiamo la "copia carbone". Potrebbe mai il cittadino essere da esempio al politico acclarato che il politico non potrà mai essere da esempio al cittadino?
Sintetizzo il mio pensiero in poche parole. (se ci riesco son logorroico per natura) La politica con la P maiuscola è morta man a mano che il mandato politico è diventato invece che una missione per il bene del paese un attaccamento alla poltrona. Poltrona in grado di garantire uno stipendio sempre più distante dal mondo reale, arrivando a superare di oltre un ordine di grandezza quello che guadagna chi lavora per davvero e manda avanti il paese. Arrivati a questo punto chi arriva nelle stanze del potere, anche quando volendo dare il beneficio del dubbio era animato delle migliori intenzioni cede al fascino della poltrona e sintetizzando: se l'occasione fa l'uomo ladro, la politica ancor di più.
quale strada ha imboccato la politica attuale? siamo partiti dai padri fondatori della repubblica e della costituzione (mirabile costruzione intellettuale) e quella era politica, anche pervasa di ideologia, che all’epoca imho aveva ancora un suo senso compiuto. a parer mio vi è poi stata una deriva - non positiva- e la politica si è tramutata in “partitica” al giorno d’oggi, alla dipartita dell’ideologia si accompagna imho la decadenza della partitica un’altra domanda che mi pongo: anche volendo assentire, di fronte a plurimi governi, susseguitisi negli ultimi anni, e che tutti hanno deciso di non decidere, possiamo parlare compiutamente di “politica”?
Ma secondo te Luca è un qualcosa che ha avuto una involuzione nei recenti anni oppure era presente anche in passato? Se prima esisteva una missione perché adesso la missione si è trasformata in opportunismo?
Direi di no. Non esiste più una rappresentanza del popolo (oramai tra tecnici, rimpasti e cambi di casacca la confusione nel cittadino regna sovrana) e forse per questo il popolo si ribella pensando al proprio "orticello". Mi rendo conto che il parlare è cosa facile comunque.....il decidere diventa un ostacolo quando non si ha il supporto di una maggioranza forte.
Mi sembra allora ci si ritrovi in una strada senza uscita: mancano i valori nel cittadino e di conseguenza nei politicanti che salgono al potere.
è vero come è vero peraltro che non decidere e traslare i problemi in avanti (renzi docet: spariamo 29 tweet e dimentichiamo il priblema) aiuta a permanere sul cadregone cosa che per esempio Schroeder non fece in germania, poi fu punito dal corpo elettorale ma le sue riforme permettono ancora oggi ai tedeschi di fare il bello e il cattivo tempo (non le dico io queste cose, ma un premio nobel per l’economia che si chiama michael spence)
questa è una sorta di transitività che bisognerebbe indagare nelle sue direttrici dal basso verso l’alto, viceversa, oppure una “concomitanza d’amorosi sensi?”
La domanda che mi sono sempre posto è la seguente, ma c’è veramente qualche politico che fa politica perché ci crede veramente, o semplicemente lo fa per trarne qualche vantaggio? Perché se ci credono non dovrebbero in primis pensare al portafoglio, ma accettare, soprattutto in occasioni gravi come queste, di proseguire nella loro “missione” per un compenso decente, non dico gratis ma senza emolumenti da super dirigenti e con vantaggi a lungo termine a dir poco ignobili verso il cittadino che paga le tasse e che gli fa lo stipendio, troppo spesso senza averlo neanche votato
penso che il problema sia sempre esistito, prima con la corruzione, che però non colpiva tutti poi con la crescita esponenziale degli stipendi dei politici e con la nascita di una nuova categoria, il politico di mestiere. Soluzioni? Booo Un idea potrebbe essere il mandato unico, e la durata garantita del mandato, se sai già dall'inizio che noi potrai essere rieletto e nello stesso tempo nemmeno mandato a casa potrebbero essere soppresse fin da subito molte tentazioni il tutto condito dall'obbligo di mandato. Un partito sapendo che ad ogni elezione dovrà presentare facce nuove avrebbe tutto l'interesse a cercare di mantenere il programma elettorale per sperare di essere rivotato. Utopia? SI
Sarebbe una bella cosa, ma purtroppo credo non accadrà mai nemmeno se si dovesse resettare tutto e partire con nuove regole. Un mandato con un progetto ben preciso, se raggiungono gli obiettivi vengono pagati, funziona così ovunque, perché loro possono fare cagate o peggio non far nulla e portare a casa la pagnotta, e che pagnotta, ugualmente???
Traslare è sinonimo di non fare cosciente Secondo me qualcuno che ha a cuore il bene altrui esiste: ma in una gabbia di leoni bisogna cercare di sopravvivere. Una regola di vita mi insegna che da soli non si può combattere una guerra: solo coalizzandosi si può vincere. Ma quanti politici si trovano con nel loro DNA il bene del cittadino? Il discorso si può poi tranquillamente rapportare/traslare al cittadino: se vedo che la furbizia ripaga perché io devo rimanere stupido malgrado i miei sani principi? Forse una delle poche soluzioni percorribili caro Luca
Un vero e proprio "contratto a risultato". Ma se così fosse quanti vorrebbero veramente fare politica mettendo a rischio il loro lavoro pre elezione? Penso ben pochi
Lo fanno per missione? Si impegnano e poi raccoglieranno i frutti. Così raccolgono solo i benefici. Troppo comodo avere sempre il paracadute
Ma la domanda che mi pongo: è nato prima l'uovo o la gallina? Mi spiego meglio: è il cittadino divenuto politico che si attribuisce i diritti e le prerogative personali oppure è insito nel cittadino che, trovandosi da eletto nella stanza dei bottoni, mette in pratica in forma esponenziale la sua indole? Nel primo caso qualche correttivo è possibile vedi il precedente esempio di Luca (monomandato). Nel secondo caso, trattandosi di senso civico, le soluzioni latitano. Vorrei sperare che non si sia al cospetto di tale ultima casistica. Purtroppo la storia recente mi porta a pensare che il male sta alla radice dell'uomo e non nel mandato che ricopre. Quest'ultimo (mandato) enfatizza una caratteristica intrinseca. E gli esempi sono sotto gli occhi di tutti nei più disparati settori della vita
Mi sono sempre chiesto, con quale presunzione e quanto fosse pericoloso, che certe persone potessero educare, insegnando certezze ed indottrinando le vite altrui, senza la consapevolezza di sapere, che non conoscono neppure se stessi. Questo forse il vero male della politica di oggi: questi sono i nostri eletti ma anche i nostri elettori
Il mandato unico non è la soluzione.Comunque l'attività di parlamentare richiede di assimilare i meccanismi di funzionamento del governo.Ogni 4 anni si dovrebbe ricominciare da capo con gente nuova.E anche un eventuale fuoriclasse dovrebbe mollare il colpo. Anni addietro i futuri parlamentari uscivano da scuole politiche remember Le Frattocchie di comunista memoria. Oggi invece se ricordate,il parlamentare dei five stars eletto in Valle d'aosta ha avuto il seggio nel proporzionale dopo essere stato votato da 11 (Undici) persone su Roussau. Manca una preparazione di base. Forza Italia è un partito azienda,Il PD il regno del politicamente corretto,che NON è necessariamente il politicamente giusto.I Five Stars hanno la decrescita felice e l'utopia come motore,non la coerenza (Mai col PD ecc)La Lega era anche andata bene finchè Salvini non ha iniziato a credere alla Fata Turchina che gli avrebbe concesso le elezioni.A livello di coerenza vera e propria Meloni è quella che svetta. Alle correnti si sono sostituiti i personalismi,la burocrazia è un mostro che si autoalimenta.