L’impostazione di guida non cambia in funzione della strada che state percorrendo. L’incrocio in città richiede la stessa attenzione della curva pericolosa in una strada nazionale. Le strisce pedonali hanno lo stesso valore nel paesino attraversato nel viaggio e nel centro di Roma mentre andate in ufficio. Cambia invece l’origine del rischio che potreste dover affrontare e la velocità media di percorrenza. I vostri tempi di reazione non cambiano ma ricordate che a: - 130 km/h ogni 1" significa 36, 1 mt., - 1/10 3,6 mt., - a 50 km/h 1" 13,8 mt., 1/10 1,4 mt. a) in città: guida urbana La concentrazione non ha sosta; l’origine del pericolo può essere imprevedibile: - la portiera aperta di una vettura parcheggiata - il passo carraio con vettura, o moto che salta fuori inserendosi bruscamente - l’ultimo imbecille che passa già col rosso - lo scooter che vi infila alla destra, proprio mentre girate intorno al semaforo - la distanza di sicurezza in caso di frenata brusca, sempre sottovalutata in città - la caduta di concentrazione proprio perché si è in città ed a bassa velocità. Si sottovalutano i rischi ed alcuni dicono stupidamente "in città non metto le cinture, tanto...!" Uno scontro frontale a 50 km/h, uno scontro di 3/4 al semaforo, senza cinture, possono anche essere mortali e certamente provocare lesioni gravi. b) il viaggio - in autostrada - extra urbano Un lungo rettilineo senza traffico dà senso di sicurezza e tranquillità; ed i 130 km/h sembrano sempre pochi. Ci si rilassa, una mano sul volante, sedile quasi reclinato. Gravissimo: mantenere sempre la posizione di guida corretta: sedile, volante/braccia, mani, corpo, gambe. Il pericolo non telefona o manda un fax!!! E’ logico però che il vostro livello di attenzione e concentrazione fluttua, entro una data tolleranza, in funzione della strada e del traffico. Ecco dove subentra il buon senso: - Autostrada rettilinea deserta: concentrazione normale - due camion in fila: all’erta per rischio sorpasso - due camion in sorpasso, passaggio in 3ª corsia con massima all’erta - percorso misto, tipo Autocisa, Appennino, Seravalle-Genova: massima attenzione, anche per gli eventuali spazi di arresto nelle curve cieche o in galleria.