quante volte, iniziando la lettura di un libro, abbiamo avuto la sensazione che ci sarebbe piaciuto moltissimo o siamo rimasti stupiti per l'impatto che le prime frasi hanno avuto nella ns. fantasia ? propongo questo 3d nel quale possiamo inserire i migliori "incipit" che, a ns. parere, abbiamo incontrato per me () uno è stato... L'anno dei miei novant'anni decisi di regalarmi una notte d'amore folle con un'adolescente vergine. Mi ricordai di Rosa Cabarcas, la proprietaria di una casa clandestina che era solita avvertire i suoi buoni clienti quando aveva una novità disponibile. Non avevo mai ceduto a questa né ad altre delle sue molte tentazioni oscene, ma lei non credeva nella purezza dei miei principi. Anche la morale è una questione di tempo, diceva, con un sorriso maligno, te ne accorgerai. Era un po' più giovane di me, e non avevo sue notizie da così tanti anni che poteva benissimo essere morta. Ma al primo squillo riconobbi la voce al telefono, e le sparai senza preamboli: «Oggi sì.» Lei sospirò: Ah, mio triste professore, scompari per vent'anni e torni solo per chiedere l'impossibile. Subito dopo riacquistò il dominio della sua arte e mi offrì una mezza dozzina di scelte allettanti, ma, questo sì, tutte usate. Insistetti che no, che doveva essere pulzella e per quella stessa notte. [Memoria delle mie puttane tristi - Gabriel Garcìa Màrquez]
vedo che questo 3d non suscita molto interesse... pazienza, continuo io con Lucio Lucertola festeggiò il suo settantesimo compleanno svegliandosi. Riteneva questo un fondamentale segreto della vita: svegliarsi e addormentarsi un numero di volte esattamente uguale. Se ci si sveglia anche solo una volta in meno non si recupera più, si sputa la pallina, consummatum est, diceva Lucio che era stato professore di latino e italiano, ed era inoltre Curioso in altre scienze, le naturali le filosofiche le zoologiche (in particolare i batteri), la botanica urbana, i cinesi, il concetto di inizio finale. Lucio Lucertola sorge dal letto faticosamente, con una protesta rumorosa di tutte le ossa. Un canto melodioso e trionfale lo accompagna. Le stesse cellule senza scrupoli che riempiono di ghiaia arterie e articolazioni del vecchio Lucio, animano il risveglio entusiasta del suo giovane canarino. [Comici Spaventati Guerrieri - Stefano Benni]
"a stimare da come l'alba stava appresentandosi, la jurnata s'annunziava certamente smeusa, fatta cioè ora di botte di sole incaniato, ora di gelidi stizzichii di pioggia, il tutto condito da alzate improvvise di vento" sono le prime parole di "il cane di terracotta" di andrea camilleri.... che dire, dopo le prime difficoltà a capire la lingua (un misto originale tutto Camilleri fra il dialetto siculo e l'italiano) mi ha preso completamente il personaggio di Salvo Montalbano e piano piano ho letto quasi tutti i libri di Camilleri....
camilleri è un autore gradevolissimo (anche i suoi racconti, al di fuori della serie del commissario di montalbano, sono belli). mia madre ha letto 1 o 2 volte tutta la serie delle avventure di montalbano...
Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d'estate. Una magnifica giornata d'estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava. Pare che Pereira stesse in redazione, non sapeva che fare, il direttore era in ferie, lui si trovava nell'imbarazzo di metter su la pagina culturale, perché il "Lisboa" aveva ormai una pagina culturale, e l'avevano affidata a lui. E lui, Pereira, rifletteva sulla morte. Quel bel giorno d'estate, con la brezza atlantica che accarezzava le cime degli alberi e il sole che splendeva, e con una città che scintillava, letteralmente scintillava sotto la sua finestra, e un azzurro, un azzurro mai visto, sostiene Pereira, di un nitore che quasi feriva gli occhi, lui si mise a pensare alla morte. Perché? Questo a Pereira è impossibile dirlo. [Sostiene Pereira - Antonio Tabucchi]
L'Alchimista prese un libro, portato da qualcuno della carovana. Il volume era privo di copertina, ma lui riuscì a identificare l'autore: Oscar Wilde. Mentre sfogliava le pagine, trovò una storia su Narciso. L'Alchimista conosceva la leggenda di Narciso, un bel giovane che tutti i giorni andava a contemplare la propria bellezza in un lago. Era talmente affascinato da se stesso che un giorno scivolò e morì annegato. Nel punto in cui cadde nacque un fiore, che fu chiamato narciso. Ma non era così che Oscar Wilde concludeva la storia. Egli narrava invece che, quando Narciso morì, accorsero le Oreadi - le ninfe del bosco - e videro il lago trasformato da una pozza di acqua dolce in una brocca di lacrime salate. "Perché piangi?" domandarono le Oreadi. "Piango per Narciso," disse il lago. "Non ci stupisce che tu pianga per Narciso," soggiunsero. "Infatti, mentre noi tutte lo abbiamo sempre rincorso per il bosco, tu eri l'unico ad avere la possibilità di contemplare da vicino la sua bellezza." "Ma Narciso era bello?" domandò il lago. "Chi altri meglio di te potrebbe saperlo?" risposero, sorprese, le Oreadi. "In fin dei conti, era sulle tue sponde che Narciso si sporgeva tutti i giorni." Il lago rimase per un po' in silenzio. Infine disse: "Io piango per Narciso, ma non mi ero mai accorto che fosse bello. Piango per Narciso perché, tutte le volte che lui si sdraiava sulle mie sponde, io potevo vedere riflessa nel fondo dei suoi occhi la mia bellezza." "Che bella storia," disse l'Alchimista. [L'Alchimista - Paulo Coelho]
mi sa che sei come me... lettore scarso.. in compenso mia moglie divora un libro dopo l'altro.... e a volte la invidio... ma io proprio non ci riesco....
Era un venerdì pomeriggio perfettamente normale nella Panama dei tropici, fino al momento in cui Andrew Osnard piombò nella sartoria di Harry Pendel chiedendo che gli prendessero le misure per un abito. Prima di questa irruzione, Pendel era una persona. Dopo che Osnard fu uscito, Pendel era un'altra persona. Tempo trascorso: settantasette minuti, secondo la pendola di mogano di Samuel Collier di Eccles, una delle molte attrattive storiche della ditta Pendel & Braithwaite Co., Limitada, Sarti della Casa Reale, un tempo ubicata in Savile Row, a Londra, e attualmente in Vía España, Panama City. O da quelle parti. Tanto vicina alla España che non c'era nessuna differenza. E per brevità P & B. [Il sarto di Panama - John Le Carré]
no no, leggo leggo. Solo dico che sono pigro ad andarmi a riprendere e riscrivere gli incipit che mi sono piaciuti. (soprattutto considerando che sono a casa e uso una tastiera americana )
S. King, novella "Stand By Me - Il corpo" (The Body) - dalla raccolta "Stagioni diverse" "Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, perchè le parole le immiseriscono. Le parole rimpiccioliscono cose che finchè erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. Ma è più che questo, vero? Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portar via. E potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perchè vi sembrava tanto importante da piangere quasi quando lo dicevate. Questa è la cosa peggiore, secondo me. Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare..."
Oggi la mamma è morta. O forse ieri, non so. Ho ricevuto un telegramma dall'ospizio: "Madre deceduta. Funerali domani. Distinti saluti." Questo non dice nulla: è stato forse ieri. L'ospizio dei vecchi è a Marengo, a ottanta chilometri da Algeri. Prenderò l'autobus delle due e arriverò ancora nel pomeriggio. Così potrò vegliarla e essere di ritorno domani sera. Ho chiesto due giorni di libertà al principale e con una scusa simile non poteva dirmi di no. Ma non aveva l'aria contenta. Gli ho persino detto: "Non è colpa mia." Lui non mi ha risposto. Allora ho pensato che non avrei dovuto dirglielo. [Albert Camus - Lo Straniero]
Era inevitabile: l'odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati. Il dottor Juvenal Urbino lo sentì non appena entrato nella casa ancora in penombra, dove si era recato d'urgenza a occuparsi di un caso che per lui aveva smesso di essere urgente già da molti anni. Il rifugiato antillano Jeremiah de Saint-Amour, invalido di guerra, fotografo di bambini e suo avversario di scacchi più compassionevole, si era messo in salvo dai tormenti della memoria con un suffumigio di cianuro d'oro. Era ancora troppo giovane per sapere che la memoria del cuore elimina i brutti ricordi e magnifica quelli belli, e che grazie a tale artificio riusciamo a tollerare il passato. Ma era lì. Voleva trovare la verità, e la cercava con un'ansia appena paragonabile al terribile timore di trovarla, sospinta da un vento incontrollabile più imperioso della sua alterigia congenita, più imperioso persino della sua dignità: un supplizio affascinante. [L'amore ai tempi del colera - Gabriel Garcìa Màrquez]
"sono diventato la persona che sono oggi all'età di 12 anni, in una gelida giornata invernale del 1975. Ricordo il momento preciso: ero accovacciato dietro un muro di argilla mezzo diroccato e sbirciavo di nascosto nel vicolo lungo il torrente ghiacciato. E' stato tanto tempo fa. Ma non è vero, come dicono molti, che si può seppellire il passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente. Sono ventisei anni che sbircio di nascosto in quel vicolo deserto. Oggi me ne rendo conto" da Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini questo libro, oltre ad essere una storia commovente e indimenticabile, mi ha fatto almeno un pò capire la storia di un paese tanto lontano da noi, come l'Afghanistan. l'ho veramente letto d'un fiato.....
grazie della segnalazione, penelope. appena ho 1 min vado a prenderlo. in effetti, il senso di questo 3d voleva essere questo: una sorta di suggerimenti alla lettura x i bimmers :wink:
Mi vedo costretto a parlare perché alcuni uomini di scienza rifiutano di prendere in considerazione i miei suggerimenti senza darsene ragione. È del tutto contro la mia volontà che mi accingo a spiegare i motivi per oppormi alla contemplata invasione dell'Antartico, all'estesa ricerca di fossili, alla trivellazione su larga scala ed allo scioglimento di vaste zone della calotta ghiacciata. Sono anche riluttante a farlo perché i miei ammonimenti potrebbero riuscire vani. I fatti, come dovrò rivelarli, saranno difficilmente creduti; eppure, se sopprimessi ciò che apparirà stravagante o incredibile, non resterebbe niente da raccontare. [Le montagne della follia - Howard Phillips Lovecraft]
carissimo t.a.g. vedo he sei un buon lettore... mi piacerebbe però trovare scritto per ogni libro di ui metti l'incipit anhe due righe di commento personale.... io spesso erco in internet i commenti di chi ha già letto un determinato libro di ui magari ho sentito parlare... lo so che non è rilevante, a me può piacere, a mille altri no, però mi piace lo stesso sentire le altrui opinioni... by by
sai, è una questione di tempo che non riesco mai a rubare al lavoro. ho sempre l'idea di farlo, ma odierei mettere giù 2 righe tirate via senza riflettere abbastanza... sono anche iscritto a dei forum di libri, ma non posto mai proprio x questo motivo (e me ne rammarico). cmq cercherò :wink: