- La guida a trenino: vi sarà capitato spesso di guidare in corsia di sorpasso incolonnati, questa è un delle situazioni pericolose, se siete intimoriti dagli spazi angusti (spesso si superano dei tir, magari articolati, che si muovono senza mantenere una linea stabile) è meglio che rallentate e vi spostate a dx, non dovete dimostrare niente a nessuno, ad eccezione dei vostri ospiti in macchina, con i quali avete stretto un patto non scritto di portarli sani e salvi a destinazione. Qual’è il vero rischio della guida a trenino? E’ semplice se quello che è in cima alla carovana frena bruscamente perché il solito camionista, visto a paura, gli esce in corsia di sorpasso, si generano una serie di ritardi in chi segue dovuti ai tempi di reazione che accorcia in maniera esponenziale la distanza di sicurezza man mano che il trenino si fa lungo. L’elastico qui è fondamentale per la vostra sicurezza sia per non tamponare sia per non essere tamponati, mantenete una distanza di sicurezza maggiore, se quelli che vi stanno davanti frenano forte, voi avrete più spazio e potrete frenare meno forte andando a rodere la maggiore distanza di sicurezza che avevate tenuto, quando la carovana riparte voi fate di nuovo distanziare e così via, quelli che stanno dietro sbufferanno un po’, alcuni Vi aggrediranno attaccandosi al vostro paraurti posteriore, se potete lasciateli passare, se non potete, io adotto una tecnica sofisticata e pericolosa: lasciando il piede dx sull’acceleratore, sfioro con il sx il freno per far accendere gli stop; come dicevo è un deterrente pericoloso perché dovreste avere solo auto automatiche ed una buona esperienza di kart per avere la stessa sensibilità sul freno con il sx se poi vi tocca frenare sul serio. Diciamo che basta accendere le 4 frecce che, normalmente, chi vi sta dietro si allontana. - La stanchezza: quando fermarsi per una siesta? Se sentite formicolio ad una gamba o ad un braccio, fermatevi. Una posizione di guida corretta vi farà stancare molto più tardi di una scorretta ma è un fatto che alla guida ci si stanca; provate a stare seduti in poltrona tutto il giorno e vedrete che ad un certo punto, non ne potrete più. Quando ci si ferma è opportuno fare due passi per riattivare la circolazione, fare pipì se necessario e bere qualcosa (guidando a lungo ci si disidrata parecchio), se siete stanchi gli effetti di eccitanti quali il caffè o la coca cola hanno una durata limitata, quindi è meglio proprio fermarsi abbassare lo schienale e riposarsi, se avevate i primi sintomi di sonnolenza, vi addormenterete di schianto magari anche solo per mezz’ora e vi assicuro che è più che sufficiente. Inoltre ogni ora riposizionatevi sul sedile, con il tempo si tende ad affossarsi. La stanchezza ed il calo di concentrazione sono i veri killer in autostrada e non la velocità in assoluto. Prevenire e meglio che curare: -la velocità da assuefazione: se camminate per centinaia di km ad alta velocità, nel momento che rallentate per uscire dall’autostrada o per entrare all’autogrill, frenate e ad un certo punto sicuri di aver ridotto notevolmente la velocità, all’ultimo, vi accorgete che siete ancora troppo veloci. Questo accade perchè purtroppo ci si abitua alla velocità e se andate a lungo a 150 nel momento in cui rallentate a 100 vi sembrerà di essere a 60; per i più inesperti consiglio di lanciare uno sguardo al tachimetro e confrontare la propria velocità con il cartello che espone il limite all’entrata di una corsia di decelerazione. Noterete inoltre che all’inizio la velocità di 130km/h vi potrà sembrare adeguata poi con il passare dei km e spesso senza accorgervene vi ritrovate a velocità più elevate. Per evitare questa situazione classica dotate la prossima auto del cruise control, è un ottimo gestore della velocità. - La pressione dei pneumatici: controllate sempre la pressione dei pneumatici e aggiungerei, il funzionamento delle luci, prima di affrontare un viaggio autostradale; un pneumatico sgonfio si può scaldare al punto di scoppiare (già, è il pneumatico sgonfio che scoppia e non quello troppo gonfio), inoltre se non avete una pressione adeguata, in caso di una manovra di emergenza, correte il rischio di stallonare il pneumatico dal cerchio. - il soprappo del Tir: se siete intimoriti nel sorpassare un tir, desistete, fino a trovare le condizioni di sicurezza che vi danno tranquillità e quando decidete, fatelo e basta, senza tentennamenti e con la massima visibilità; se sorpassate un tir sul bagnato nel momento in cui vi avvicinate per sorpassarlo vi scontrerete con un vero e proprio muro d’acqua, è importante quindi sapere se a breve ci sarà una curva od un restringimento della carreggiata per lavori, anche qui il navigatore può venirvi in aiuto, oggi per fortuna il TMC sta funzionando anche in Italia anche se non è preciso come in Germania. Se sorpassate un tir all’approssimarvi di uno svincolo o di un’area di servizio, dovete essere sicuri di completare il sorpasso prima della corsia di accelerazione dello svincolo o dell’area di servizio, perché se siete in sorpasso e nello stesso momento, dalla corsia di accelerazione, sbuca un altro tir e lo spazio non è sufficiente, potete stare tranquilli che il conducente del tir che sta in mezzo non frenerà (non avrebbe comunque lo spazio per farlo) e invaderà la corsia di sorpasso pure se ci siete voi, è la legge del più grosso. -La frenata d'emergenza: se vi trovate, in una curva cieca, davanti ad un muro di auto ferme, raddrizzate lo sterzo ed inchiodate (pestate sul freno con tutta la forza possibile se avete l'abs, altrimenti evitate di bloccare le ruote), eviterete la sbandata della vostra auto se frenate a ruote dritte e potrete sfruttare meglio l'aderenza del peumatico; date un colpo d’occhio e cercate un buco dove infilarvi. Se poi siete riusciti a fermarvi in tempo ed avete affiancato altre auto, non lasciando più spazio a chi vi segue, scendete di corsa dalla macchina e correte avanti, il più lontano possibile; se non avete tappato tutti i buchi rimanete seduti in macchina e cazzate la cintura, se tentaste di uscire potreste essere falciati da chi vi segue e che cerca di infilarsi nello spazio che gli avete lasciato. - Il soccorso: se vi capita di assistere ad un incidente fermatevi molto più avanti possibilmente nello slargo delle piccole aree di sosta, indossate il giubbotto, prendete il triangolo, oltrepassate il punto dell’incidente camminando rasenti il guard-rail sulla corsia di emergenza o meglio al di là del guard-rail (questo evitatelo se siete su un cavalcavia), montate a 3/400m il triangolo e posizionatelo sulla linea della corsia di emergenza poi tornate verso l’incidente tenendo bene gli occhi su quello che succede dietro e prestate soccorso. Sappiate che sarete degli eroi comunque, perché la probabilità di farvi male quando soccorrete qualcuno, è alta. - La foratura: se forate e l’auto sbanda non contrastate i trasferimenti di carico ma portate lo sterzo nella posizione più dritta possibile o per lo meno fate i movimenti di correzione meno ampi possibili, un controsterzo esagerato per correggere una sbandata ad alta velocità creerà un effetto pendolo che vi porterà ad un testa-coda certo; sfruttate tutta la strada a disposizione, chi vi segue capirà il vostro stato di difficoltà e non cercherà di affiancarvi in sorpasso. Una volta cessata la situazione di pericolo continuate fino ad un’area di sosta e non intendo l’area di servizio ma il più vicino slargo; evitate in tutti i modi di fermarvi nella corsia di emergenza, se avete forato le ruote di sinistra sarete troppo esposti ad eventuali investimenti nel momento in cui cercherete di sostituire la gomma, ed evitate di infilarvi a bassa velocità in una galleria, il differenziale di luminosità all'entrata della galleria può non dare agli altri la percezione dell'effettivo differenziale di velocità che hanno con voi e rischierete di essere tamponati. Come vedete di tutti gli argomenti che abbiamo trattato questo è stato il più lungo, ci sarebbe ancora tanto da dire e molto dirò quando affronteremo i temi sulla guida con condizioni meteo avverse. Chi vuole completare è ben accetto nei post di risposta.