CEPU. laurearsi a pagamento grazie alla Gelmini.

Approvata

 

Sbaglio o questa è corruzione?

 

ma perchè credete che in tutte le università italiane si studi ancora qualcosa? Ma per favore........... Chi ha realmente intenzione di studiare lo fa sia al Cepu che nella pubblica.

L'università è un'impresa.

La peggiore cosa è l'ambizione che i genitori hanno nel vedere i figli con le foglie d'alloro in testa e disoccupati a 26 anni.

Se invece di spingere per l'unversità si facesse come tanti anni fa con la scuola bottega, saremmo sicuramente più preparati ed occupati...

 

Non credo e comunque fino a smentita dobbiamo attenerci a quanto dichiarato dalla Polidori, ossia che lei con il Cepu non c'entra niente.

 

Io seguo, anche in questi giorni, dei corsi ECM online. Personalmente, almeno quelli che seguo io, li trovo seri e ben fatti. Si studia e poi si fa il test online.

Che poi vi siano provider ECM più o meno seri è un altro discorso, ma vi sono anche scuole "reali" dove si studia un caxxo e si viene promossi ugualmente.

 

Purtroppo ciò avviene già. In Italia quella che è stata affossata è la MERITOCRAZIA.

I posti di comando sono occupati da raccomandati, i cui figli studiano in scuole dove otterranno facilmente titoli di studio ed avranno il posto di responsabilità senza saper fare un caxxo, tanto sotto di loro avranno quelli che han studiato veramente e che lavoreranno per loro per un tozzo di pane. Questo avviene in modo trasversale già da prima dell'avvento di SB, per cui l'unico modo sarebbe "azzerare" il sistema, ma....per azzerare un sistema basta un branco di cercopitechi, per "ricostruirlo" ci vogliono degli "uomini" e quelli che abbiam visto in azione a Roma non lo sono.

 

ecco, appunto, vogliono i soldi pubblici, ma guarda un po'

 

In altri tempi sarebbe stata legata su una sedia e fucilata alle spalle che era poi la fine che facevano i traditori.:wink:

 

come non quotare...

 

Modera il linguaggio

 

Capisco poco di Universita' e di logiche clientelari e baronistiche nella gestione delle stesse,so solo che ho una nipote che era piuttosto brava a scuola,ha 8 anni dalla laurea lavora a progetto in una nota universita' di Milano ed oggi mi ha raccontato una cosa che mi ha lasciato di stucco,i baroni x cui sta' lavorando stanno organizzando un convegno sulla "diminuzione della natalita' nelle comunita' alpine!" credo che l'argomento rivesta un tasso di interesse prossimo allo zero,ma la cosa piu' interessante e' che lo stesso si svolgera' in una nota localita' alpina nella 2a settimana di gennaio(ma guarda il caso!) ed il problema era di confermare la prenotazione delle 40 camere! Qui seriamente c'è qualcosa che non va perche' in uno stato in cui c'e' gente che fa fatica ad arrivare alla fine del mese trovo queste cose semplicemente amorali.

 

Più che amorali son da codice penale...

 

Alla Sapienza, Giacomo, 36 anni, figlio del rettore Luigi Frati, sta passando in questi giorni dal ruolo di professore associato a quello di ordinario. Le procedure formali sono andate in porto il 19 novembre e ha battuto 25 concorrenti (di cui 24 più anziani di lui). Appena in tempo per schivare l'approvazione del ddl. Giacomo Frati, dunque, sarà ordinario a Medicina, la stessa facoltà dove fino a poco tempo fa insegnava la madre e dove insegna anche la sorella Paola, ordinario, laureata in Giurisprudenza. Stessa facoltà di cui il padre è stato preside per anni. Stessa facoltà dove fino a poco tempo fa, prima di andare in pensione, insegnava Storia della medicina la madre di Giacomo e Paola. Cioè Luciana Rita Angeletti, professoressa ordinaria, moglie del Magnifico. Proprio lei che prima di approdare nell'università del marito per occuparsi di Storia della medicina, insegnava Lettere al liceo. Quindi ci fu un momento in cui Luigi, Rita, Giacomo e Paola lavoravano allo stesso indirizzo. Anzi festeggiavano il matrimonio di quest'ultima nell'aula Grande di Patologia Generale. Oggi tutta la famiglia Frati può fregiarsi dello straordinario titolo di ordinario.


corriere.it

 

 

 


pochi giorni dopo:

 


ROMA (21 dicembre) - Per qualcuno potrebbe essere l’ultimo colpo di coda di parentopoli. Per altri la continuazione di una saga inarrestabile che si tramanda di padre in figlio passando per i nipoti (rare volte spingendosi fino ai trisavoli). E’ successo ieri, dunque a poche ore dalla verosimile approvazione da parte del Senato della legge Gelmini che prevede la proibizione di chiamate universitarie per parenti di dirigenti accademici fino al IV grado.

 


Università Roma 2, Ateneo di Tor Vergata, quello della spianata, che ospitò la Giornata mondiale della gioventù nel Giubileo 2000. La grande croce è sempre lì. Il rettore no, è cambiato. Da quasi due anni c’è Renato Lauro, 71 anni, preside della Facoltà di Medicina eletto con 727 preferenze. La stessa che proprio ieri ha chiamato come professore associato alla cattedra di Malattie dell’apparato respiratorio la dottoressa Paola Rogliani. Chi è? E’ la nuora del rettore. Il posto che arriva in zona Cesarini delimita un’epoca. A ridosso del Natale, sotto l’albero, riunisce suocera, figlia e nuora, in pratica mezza famiglia. Nella stessa facoltà e nello stesso dipartimento infatti c’è anche il marito della signora, nonché figlio del rettore, Davide Lauro, 41 anni, professore ordinario di Endocrinologia, cattedra detenuta prima di lui dal padre. [...]

www.gazzettino.it

 

uno schifo senza confini, provo profondo disgusto per queste persone.

a dirla tutta ho sempre maldigerito il sistema universitario che ho vissuto ed ho sempre profondamente disistimato professori ed assistenti universitari, tranne rarissime eccezioni, baroni tronfi boriosi e presuntuosi che si sentono onnipotenti tra le mura degli atenei.

 

Arroganti e senza rispetto alcuno per gli studenti, i nostri ragazzi dovrebbero imparare da loro e poi ci si chiede perchè le persone oggi sono cosi, perchè è quello che imparano a scuola.

Intanto gli assistenti non dovrebbero insegnare e per quanto riguarda il professore se fai quello lo fai a tempo pieno e non fai altro.

 

-