Cari amici vorrei conoscere la Vostra opinione a tal proposito: BMW come marchio è sensibile allo sfruttamento intelligente delle risorse; nell’ultimo decennio ha ridotto del 26% il consumo energetico per auto prodotta e del 24% le emissioni di CO2 del ciclo produttivo… Mi chiedo se un progetto come quello di Heliantide “la prima fattoria solare fotovoltaica” possa essere sponsorizzato dalla BMW che lo potrebbe utilizzare come “ammortizzatore ambientale” per incrementare “virtualmente” la riduzione delle emissioni di CO2 annuali aziendali, un po quello che succede con in certificati verdi per i distributori di energia elettrica come Enel. Potete vedere un anteprima (video rendering3D-Studio) del progetto Heliantide qui: www.ingalessandrocaffarelli.it 1 fattoria energeticamente autonoma 1 centrale solare fotovoltaica per la distribuzione di energia elettrica 700 settimane di soggiorno 502.8 [kWp] di potenza fotovoltaica 870.000 [kWh/anno] prodotti 591.948 [Kg/anno] di emissioni di CO2 evitate in atmosfera Ma perché aziende com BMW dovrebbero essere interessate a pubblicizzare progetti come Heliantide? Perché una BMW320Cd emette in atmosfera circa 0.18[kg/Km] di CO2. E’ stato dimostrato, attraverso uno studio, condotto nel 1994 dall'Istituto per la ricerca energetica e ambientale di Heidelberg, in Germania, che l'estrazione delle materie prime necessarie a fabbricare ogni vettura causa la produzione del 45% di emissioni del totale che la vettura emetterà nel suo ciclo di vita. Un 35% di queste emissioni sono emissioni di CO2. Nel caso di un auto di media cilindrata che percorre 10000 km/anno per 10 anni, l’emissione di CO2 in atmosfera è pari a 18000Kg; questo significa che nella fase di produzione vengono emesse circa 6300Kg di CO2. Heliantide IN UN ANNO EVITA L’EMISSIONE IN ATMOSFERA DI 665864 Kg di CO2, pari all’emissioni derivanti dalla fabbricazione di 106 BMW l’anno!!!!! Heliantide fungerebbe quindi da ammortizzatore ambientale. Vorrei conoscere il vostro pensiero. Per correttezza vi dico che io sono l’Ing che ha curato personalmente la progettazione della fattoria, ma quello che mi preme è sapere se ci sono iniziative di sponsorizzazioni simili a quelle che ho tracciato in questo mio intervento. Vi ringrazio per l’attenzione ale
Cari amici vorrei conoscere la Vostra opinione a tal proposito: BMW come marchio è sensibile allo sfruttamento intelligente delle risorse; nell’ultimo decennio ha ridotto del 26% il consumo energetico per auto prodotta e del 24% le emissioni di CO2 del ciclo produttivo… Mi chiedo se un progetto come quello di Heliantide “la prima fattoria solare fotovoltaica” possa essere sponsorizzato dalla BMW che lo potrebbe utilizzare come “ammortizzatore ambientale” per incrementare “virtualmente” la riduzione delle emissioni di CO2 annuali aziendali, un po quello che succede con in certificati verdi per i distributori di energia elettrica come Enel. Potete vedere un anteprima (video rendering3D-Studio) del progetto Heliantide qui: www.ingalessandrocaffarelli.it 1 fattoria energeticamente autonoma 1 centrale solare fotovoltaica per la distribuzione di energia elettrica 700 settimane di soggiorno 502.8 [kWp] di potenza fotovoltaica 870.000 [kWh/anno] prodotti 591.948 [Kg/anno] di emissioni di CO2 evitate in atmosfera Ma perché aziende com BMW dovrebbero essere interessate a pubblicizzare progetti come Heliantide? Perché una BMW320Cd emette in atmosfera circa 0.18[kg/Km] di CO2. E’ stato dimostrato, attraverso uno studio, condotto nel 1994 dall'Istituto per la ricerca energetica e ambientale di Heidelberg, in Germania, che l'estrazione delle materie prime necessarie a fabbricare ogni vettura causa la produzione del 45% di emissioni del totale che la vettura emetterà nel suo ciclo di vita. Un 35% di queste emissioni sono emissioni di CO2. Nel caso di un auto di media cilindrata che percorre 10000 km/anno per 10 anni, l’emissione di CO2 in atmosfera è pari a 18000Kg; questo significa che nella fase di produzione vengono emesse circa 6300Kg di CO2. Heliantide IN UN ANNO EVITA L’EMISSIONE IN ATMOSFERA DI 665864 Kg di CO2, pari all’emissioni derivanti dalla fabbricazione di 106 BMW l’anno!!!!! Heliantide fungerebbe quindi da ammortizzatore ambientale. Vorrei conoscere il vostro pensiero. Per correttezza vi dico che io sono l’Ing che ha curato personalmente la progettazione della fattoria, ma quello che mi preme è sapere se ci sono iniziative di sponsorizzazioni simili a quelle che ho tracciato in questo mio intervento. Vi ringrazio per l’attenzione ale[/quote]
e se il marchio BMW come altri marchi attingessero a questa tipologia di progetti, sponsorizzandoli, proprio per continuare a costruire indisturbati mostri da 500CV? che ne pensi? sto proprio fuori strada? io non lo credo al 100%
sicuramente fa parte di immagine e fa comodo bilanciare imostri da 500 cv con la tua splendida fattoria ma come mai bmw in europa dove vi e il protocollo di kyoto sponsorizza tutti i sistemi per ridurre il CO( vedi stop e go alternatori intelligenti ELIMINAZIONE DEL VALVTRONIC IN ALCUNI MOTORI )e nei usa dove non sono stati ratificati i protocolli di kyoto continua a vedere vetture normali e inquinanti ?
Eppure visto che siete anche voi clienti BMW, vi arriverà sicuramente a casa BMW-Magazine e se avete letto per bene l'ultimo numero concorderete con me, che i vertici della BMW non la pensano esattamente come la pensate voi.. se volete vi posto l'articolo ripreso da BMW-Magazine grazie per l'attenzione ale
Servirebbero progetti per ibidi o macchine elettriche alla portata di tutti.. Non 3 modelli e basta. Tutti i produttori di automobili dovrebbero avere almeno un ibrido in produzione..
Stai giustamente affermando che la produzione stessa di un veicolo causa l'emissione di una quota non trascurabile della quantità di CO2 emessa dal veicolo stesso durante la sua vita. Ti faccio una domanda: sai quanti anni di funzionamento ci vogliono affinchè un pannello fotovoltaico "ripristini" le emissioni di CO2 causate per la sua produzione? Lo saprai sicuramente, circa 8-10 anni su 20-25 della vita (non mi dire 30 che se vedi come è ridotto un pannello dopo 20 anni...). Questo perchè il pannello si estrae da un bagno di fusione (energivoro è dire poco) grazie ad un delicato equilibrio tra fenomeni di cristallizzazione e trasmissione del calore. Quindi secondo me (anzi no secondo il II principio della TD), il fotovoltaico è "poco" rinnovabile, visto che comunque utilizza un materiale oggi non più così facile da reperire, ossia il silicio (domani l'arsenurio di gallio....). E poi quando il pannello è a fine vita, che fai?? non si può riciclare, quindi il ciclo di vita non è molto furbo. Con buona pace di tutti coloro che sono nel businness del solare e che vanno ad esporre le loro meraviglie a manifestazioni come "festambiente", dove appunto si dovrebbe tutelare davvero l'ambiente.... Di tutt'altro avviso sono per quanto riguarda l'eolico, basato su materiali semplici che a fine vita si possono riutilizzare per esempio come rottame nell'industria siedrurgica. Vabbè il discorso sarebbe lungo.. Se vuoi un parere: IMHO quella fattoria è solo un buon investimento finanziario (certificati verdi + incentivi freschi freschi del nuovo conto energia ecc..), nè più nè meno, in cerca di sposor visto che tutti quei pannelli oggi costano. Di vicino all'ambiente secondo me c'è poco e lo testimonia la potenza di picco (a cosa servono 500 kW di picco per una fattoria???). Altra cosa: secondo me i campi servono per piantarci gli alberi, non per metterci i pannelli. I tetti delle case, degli uffici e dei capannoni industriali avanzerebbero. Altra cosa ancora: cosa intendi per autonoma? cioè scollegata dalla rete funziona tutto anche di notte (se si come?), o ti basi sul bilancio annuale di energia (e quindi certo che è autonoma)? Mi piacerebbe avere (se non hai nulla in contrario) qualche dettaglio in più per esempio sui pannelli, su come è stato fatto il conteggio del fabbisogno energetico di giorno e di notte, su altre eventuali fonti "alternative" utilizzate nel progetto. Lo so ho un opinione un pò "forte", ma credimi io all'ambiente gli voglio bene davvero. Per quanto riguarda la BMW o le altre case automobilistiche: devono impegnarsi di più per ridurre i pesi innanzitutto, i consumi di conseguenza. Ma molto potremmo fare noi automobilisti utilizzando uno stile di guida che cerchi di ridurre i consumi.. c'è troppa gente stupida che tra due semafori che distano 100m l'uno dall'altro parte a manetta per poi frenare bruscamente.. non ci credi?? vieni a milano.. Dai scusa per il lungo post e per i toni un pochino polemici. Saluti Stefano
anche io mi domandavo quanta co2 servirebbe per costruire la fattoria, cosa da non trascurare... inoltre mi domando anche quante fattorie ci siano da costruire se una sola ammortizza un centinaio di auto l'anno, quante vetture si producono in un anno? infine, quanti dei processi produttivi possono essere ammortizzati in questo modo? ovvero, esistono parti del processo che inevitabilmente non hanno a che fare con l'energia elettrica? (chiedo perchè ignoro il funzionamento dei processi produttivi di metalli e materie plastiche)
Ti faccio una domanda: sai quanti anni di funzionamento ci vogliono affinchè un pannello fotovoltaico "ripristini" le emissioni di CO2 causate per la sua produzione? Questo indice di cui parli si chiama EnergyPayBackTime ed è dio molto inferiore a quello che tu riporti...ti dico solo che per i moduli a flim sottile è dell'ordine dei 0,9anni il doppio per il policristallino diciamo quindi che dopo un paio di anni il pannello ha ammortizato lo stesso quantitativo di emissioni derivate nella sua produzione. Se vuoi un parere: IMHO quella fattoria è solo un buon investimento finanziario (certificati verdi + incentivi freschi freschi del nuovo conto energia ecc..), nè più nè meno, in cerca di sposor visto che tutti quei pannelli oggi costano. Di vicino all'ambiente secondo me c'è poco e lo testimonia la potenza di picco (a cosa servono 500 kW di picco per una fattoria???). La fattoria si regge sul sistema di incentivazione in contoenergia2007...niente certificati verdi. La fattoria è autonoma perchè presenta altre caratteristiche accessorie rinnovabili come le biomasse e due turbine eoliche da 20[kWp] che non vedi ancora nel rendering. Il tutto è spiegato al sito ufficiale: www.heliantide.com da metà settembre sarà tutto operativo. Lo so ho un opinione un pò "forte", ma credimi io all'ambiente gli voglio bene davvero. Anche io e ti stimo per questo. Io penso che proporre progetti come Heliantide a basso profilo energivoro, che soddisfano il fabbisogno energetico della fattoria, che producono energia elettrica da vendere al distributore di energia elettrica, che alimentano a livello imprenditoriale zone depresse del Sud Italia sia solo che un passo avanti verso un futuro che rispetta l'ambiente e la dignità delle persone. E poi c'è il valore aggiunto della multiproprietà. La fattoria prevedere come caratteristica parallela alla produzione di energia elettrica l'esercizio di una comune azienda agricola...sono state progettate aree per vigna e ulivi il tutto integrato nel massimo rispetto per l'ambiente. Anche altri produttori di vini famosi come Rotari hanno inserito nel loro layout aziendale, tra le vigne, sistemi ad inseguimento solare. E' il futuro come spero che lo sia anche l'eolico. Concordo che con le rinnovabili non si riesca a soddisfare il fabbisogno energetico nazionale ma è un passo avanti, un punto di inizio. ******* alle fonti fossili e al nucleare. A presto e grazie a voi tutti per i vostri commenti e la vostra competenza, non pensavo di trovare questo livello di competenza su un forum come questo. Grazei ancora ale
Per quanto riguarda l'energy payback time (se preferisci l'inglese all'italiano no problem) basta guardare i rapporti di Externe presentati alla Comunità Europea... in cui si conteggiano i costi delle esternalità di un impianto (ovvio non paragonabili a quelle di una centrale a carbone... che tu disprezzi ma che in realtà con le sue emissioni di CO2 serve a finanziare quella valanga di soldi necessari per le agevolazioni del conto energia). Non mi riportare però quello che dichiarano i costruttori.. sarebbe come credere che le celle a combustibile ottengono oggi un efficienza elettrica del 60% e oltre.. (si forse lo stack in condizioni ottimali, ma l'idrogeno necessario da cosa lo produco e con quale efficienza??). Comunque finalmente sono riuscito a farti dire quello che in realtà è il progetto: un investimento, nè più nè meno, che farà contento Pecoraro, che entusiamerà i proprietari per l'alta rendita, che meraviglierà i turisti per la splendida scenografia creata, ma non parliamo di ambiente.... o di "ammortizzatore ambientale".. citando tutti quei numeri sulle emissioni di CO2 traslati in automobili (dai per correttezza dovresti riportare le mille ipotesi sui parametri che ci sono dietro). Il motivo del mio rammarico (se ancora non si è inteso) è che si vogliono fare soldi con la scusa dell'ambiente.. fateli, ma passare anche da benefattori non è molto corretto.. purtroppo i sindaci e le comunità locali rimangono soggetti facilmente suggestionabili... Le fonti rinnovabili (il fotovoltaico in particolare) sono adatte per la microgenerazione, in quantità coerenti con i consumi locali non per l'esportazione di energia elettrica... (per quello è molto meglio il solare termodinamico) ma il nuovo conto energia purtroppo (dico io) lo ha permesso... per fortuna quello è un impianto considerato "non integrato" per la maggior parte.. PS: scusa ti ho rovinato la pubblicità... (chissà sui forum "verdi" come ti avranno apprezzato...) PS2: il mio tono può sembrare ironico tendente all'incaz... ma hai toccato una corda per me sensibile. PS3: anche io sono ing... nel caso ti chiedessi chi fosse il guastafeste di turno.. Saluti Stefano
posso ottenere lo stesso impatto energetico se brucio in un camino o in un bruciatore ad alto rendimento del ottima legna visto che il sistema energetico del co in questo caso sarebbe bilanciato tanto co assorbito dal atmosfera tanto co emmesso dopo la combustione senza scomodare sistemi costosi e sosfisticati
Tranquillo Stefano non sei un guastafeste anzi sei molto competente e questo lo apprezzo sempre. Il contoenergia è cucito sull'incentivazione dei piccoli impianti certamente non su questo tipo di progetti come Heliantide. Io lo considero un punto di inizio, per guardare al futuro in modo rinnovabile; personalmente apprezzo molto integrare i vigneti con i girasoli fotovoltaici senza fare cose pacchiane e dove è possibile farlo... vai a vedere l'impianto ad inseguimento solare di Rotari, è un esempio di applicazione intelligente di questo modo di produrre energia. Lascia stare la politica, altimenti questa volta, si che mi offendo. Rispetto le tue idee che sono differenti dalle mie, rispetto le tue competenze (a parte il dato poco corretto che riporti sull' EnergyPayBackTime) apprezzo il tuo intervento non urlato, ma lascia stare la politica che con la politica non ci "azzecco" nulla. Ciao e a presto ale
Tranquillo, il mio richiamo "politico" era legato ad una questione di rilevanza tecnica, ossia il tanto conclamato ritorno di Rubbia in Italia.. che è stato proprio reso possibile dal nostro P....aro. Ora poichè il ministro ha deciso di puntare sul solare, e Rubbia (dopo la dipartita di qualche anno fa) ha lavorato fino a qualche mese addietro a Madrid proprio su tematiche inerenti allo sfruttamento della radiazione solare, da qui scaturisce il mio intervento. Ora si può apprezzare (come farà ingenuamente il nostro ministro) l'unione dell'esteticamente bello allo sfruttamento di una risorsa rinnovabile, senza però rendersi conto magari che le strade che minimizzano la produzione di irreversibilità e l'impatto ambientale dell'intero processo sono altre (a questo servono le analisi termoeconomiche, exergoeconomiche, environomiche ecc.. = analisi di secondo principio + struttura di costo + valutazione delle esternalità; le analisi LCA nonostante vadano molto di moda sono "olistiche", ossia hanno il difetto di non definire il confine del sistema in analisi cercando di considerare invano "tutto"). Non volevo quindi urtare la tua sensibilità, tanto più che io sono distante anni luce dal quel mondo della politica oramai in triste declino. Saluti Stefano