Mi autoquoto perché ieri, a sorpresa, il corriere ci ha consegnato il piatto che avevo ordinato quasi un mese e mezzo or sono e non vi dico quale espressione sia comparsa sulla faccia di lei. Avrebbe dovuto arrivare prima di natale, ma poi qualcosa s'è inceppato ed ho detto al negoziante di fare con calma perché tanto non avevo fretta. Così ieri hanno suonato il campanello e hanno consegnato un misterioso scatolone. Non che ce ne fosse bisogno (i miei vinili si contano sulle dita di una mano, soprattutto da quando mio fratello raccolse tutti gli archivi musicali di famiglia per portarli a casa sua), ma il giradischi mantiene intatta tutta la sua nobiltà nonostante l'avvento della musica liquida. Per quanto riguarda quest'ultima, invece, ho fatto diverse prove, tra le quali Spotify, Qobuz e Apple Music. Come forse ho scritto, all'amplificatore c'è collegato un network streamer (Cambridge Audio CXN V2), il quale a sua volta è collegato direttamente al router di casa. Il risultato è che Spotify e Qobuz gli arrivano direttamente, senza dover preventivamente transitare per un dispositivo terzo (cellulare o computer), mentre Apple Music deve per forza fare il passaggio intermedio e quindi distribuirsi tramite protocollo Airplay. La differenza è udibile anche ad un orecchio ben poco attento, per cui il servizio di Cupertino è stato bocciato subito (mi restano comunque 6 mesi di abbonamento gratuito per aver acquistato gli HomePod). Tra Qobuz e Spotify, invece, la differenza sta nella frequenza di campionamento. Qobuz offre l'Hi-Res (192Khz/24bit) su molti brani, il che significa lossless o quasi. Spotify invece si limita a 48Khz. Ho fatto diverse prove d'ascolto e non è proprio così facile avvertire una chiara differenza. Oltretutto i titoli Hi-res sono molti, ma non tantissimi. Non ho testato altri servizi (ad esempio Amazon HD) perché dovrebbero comunque transitare per un dispositivo esterno, perdendo parte della definizione nell'attraversare la rete wifi. Insomma, alla fine Spotify (che comunque prima o poi dovrebbe rilasciare anche l'opzione HD) risulta la piattaforma con più titoli e anche quella con tante belle playlist confezionate da altri, che semplificano la vita a chi non voglia passare ore a fare ricerche e poi scoprirsi ad ascoltare tanta spazzatura. E una volta che inizi ad avere accesso ad un database di oltre 70 milioni di brani diventa difficile tornare ad acquistare cd e vinili. Questi ultimi sono belli soprattutto per il fascino della tecnologia analogica e del gesto di metterli e toglierli, ma se volessimo essere del tutto pratici....
approfitto per sfogarmi dicendovi che ieri sera il mio Cambridge Audio 851W ha deciso che è andato in corto qualcosa e non vuole più farmi sentire la musica
Azz... spero riescano a rianimarlo senza troppe complicazioni. A parte la situazione attuale, come ti sei trovato finora? Di sicuro non pecca in potenza...
Io ho due Mc40 (ancora imballati dal trasloco) originali USA a 110V del '62.. Ricondizionati da me qualche anno fa. Se interessa, posso postare qualche "lavoretto" degli anni passati.....
Un modestissimo Technics SL-1500c: come ho detto mi sono rimasti pochissimi vinili per cui non aveva senso esagerare. Stupendi! Posta, posta!
Premetto... non sono un progettista. Ne capisco di elettronica fino ad un certo punto ma datemi uno schema elettrico e vi sollevo il mondo. Questo almeno fino a qualche anno fa. È molto tempo che non faccio più nulla anche se in "cantina" ho un lavoretto da sbrigare non da poco. Questi sono i due Mc 40 di cui parlavo. Data la vetustà dei componenti decisi di dargli una bella ricondizionata riprogettando e incidendo i circuiti da zero. Ovviamente tutti componenti di prim'ordine. Resistenze a strato metallico 1%, condensatori non polarizzati in polipropilene e mylar, etc.
Poi ci sarebbe quest'altro aggeggino... Secondo voi che cos'è ? Beh la risposta è ovvia.. una Pre a valvole Audio Research SP 8. Solo che non è originale. È una copia esatta dell'originale, nel senso che è identico all'esterno, quasi identico all'interno e suona come l'originale. Due anni di lavoro.
Aggiungo che buona parte dei componenti (potenziometri ALPS a film plastico, interruttori, commutatori a contatti dorati, zoccoli dorati, etc) sono gli stessi dell'originale, cioè stessa marca e stesso tipo e nel 1985 non c'era internet, per cui trovare la roba era molto ma molto difficile. Quindi bisognava fare ricerche su riviste specializzate dove magari venivano riportate notizie sulla componentistica, sbirciare bene le foto per carpire una marca a cui scrivere per chiedere un catalogo. Certi componenti li ho aspettati per mesi che arrivassero dagli USA al mio fornitore... L'unica fonte per trovare componenti di un certo livello erano le Pagine Gialle, per cui telefonate a iosa spesso a vuoto... Non parliamo poi del circuito doppia faccia a fori metallizzati.... progetto su lucido e carta millimetrata, basandomi sulle foto in mio possesso circa il layout dei componenti. Il taglio a controllo numerico dei pannelli, delle manopole. L'incisione delle serigrafie dopo mesi a cercare il font e le dimensioni esatte e altrettanti a collocare i trasferibili su lucido al decimo di millimetro. Le maniglie tornite dal mio tornitore e rifinite da me a mano. A ripensarci mi vengono i sudori ancora adesso..
questo mi fa pensare che grazie al web e motori di ricerca, quanto ci è semplificato il tutto. ora bastano poche ricerche e uno si procura il materiale con la semplicità di 1 click. mi hai fatto venire na scimmia...ma di quelle scimmie che quasi quasi provo a buttar giù un progetto per realizzarne una copia di quei bei mcintosh che hai postato...
Complimentissimi a @bluemarine, sia per la grandissima abilità, sia per quei fantastici mc40! @Harakid Se la voglia di farti un amplificatore da solo è soprattutto per passione ok, ma credo tu sia già consapevole che il mercato cinese è pieno di repliche a basso/bassissimo costo e alcune suonano pure bene. Certo, per chi ne ha la capacità (e voglia) la soddisfazione di autocostruirsi un ampli valvolare deve essere proprio tanta. Io purtroppo fatico perfino a costruire un cubo con i mattoncini lego
Se proprio devi far ballare la scimmia allora ti devo dare un consiglio.... Invece dei McIntosh prova a realizzare un Marantz 9. Il problema grosso sono i trasformatori di uscita. Insieme ad un collega che purtroppo non c'è più avevamo progettato un Marantz 9 con 8 valvole finali e potenza raddoppiata. Il collega si era occupato di progettare il trasformatore di uscita e l'abbiamo testato con un prototipo su "tavolaccio" per un anno intero con il migliore strumento che avevamo, cioè le nostre orecchie. L'ha fatto riavvolgere più volte finchè non abbiamo "sentito" quello che volevamo. Io mi sono occupato della realizzazione pratica partorendo quest'affare qua sotto. La foto l'ho trovata in uno scatolone prima di partire. Non c'erano cellulari allora. Il bestione è un mono da 25 Kg almeno. Realizzato da zero. 180 W RMS da 20 a 20kHz a pentodo, circa 90 a triodo. Misurati allora nella tana di un certo Aloia. Aveva gli strumenti di misura in una gabbia di Faraday. Mentre testava ogni tanto sentivo "Minchia!!". E ci credo. Potevi sonorizzare uno stadio. Purtroppo si è manifestato un problema di arrossamento di qualche valvola che non siamo mai riusciti a risolvere. Dopo un po' di tempo che suonava una valvola a turno si arrossava. Adesso la mia coppia di ampli è nel basement con il trasformatore di alimentazione smontato perchè volevo farlo riavvolgere a 110V ma mi sa che quando mi riprenderà la scimmia per risolvere dopo tanti anni quel problema lo rimonto e mi compro un bel trasformatore 110/220V. Posso solo dire che quando suonavano quei due mono (soprattutto a triodo) non c'era McIntosh che tenesse. Rispetto ai miei due Mc40, che suonavano e suonano tuttora benissimo, sembrava aver tolto una tenda spessa da davanti.... Il che è tutto dire. Lo schema del Marantz 9 si trova facilmente in rete. Il problema sono i trasformatori d'uscita e questo vale anche per i McIntosh.
Tanta roba! Ancora complimenti. Ma prima di fare il dentista cosa facevi nella vita? Il radioamatore?