ti prego mio caro non infilare il dito nella piaga a proposito di sVALVOLARE ho appena fatto un giretto sul listino macintosh e ne sono uscito coventrizzato……….
Se vuoi limitare gli ingombri senza rinunciare a nulla, un paio di KEF LS50 possono mimetizzarsi agevolemente in mezzo ai libri, ma suonano eccellentemente. E per pilotarle un bel Bluesound Powernode (https://www.whathifi.com/reviews/bluesound-powernode-2021), proveniente dal mondo NAD, discreto e con una timbrica decisa. Il tutto senza dilapidare una fortuna. Ho qualche amico audiofilo incallito e vedendo i loro impianti ho compreso che oltre un certo livello non è più solo una questione di spesa, ma anche e soprattutto di ambiente d'ascolto: inutile spendere 100.000€ di componenti se non costruisci attorno ad essi l'ambiente ideale. Chi è stato al Milano Hi Fidelity ed ha avuto modo di provare la saletta preparata da Videosell è rimasto totalmente impressionato:
Parlando di adolescenza son cresciuto sognando le doppie torri della infinity.... E tirando in ballo mcintosh mi ricordo il primo impianto avuto in casa che non era mcintosh ma ne ricorda vagamente l'estetica ero affascinato dalla luce blu della scritta Power e dei vmeter A casa in campagna avevamo infatti un bel impiantino per quei tempi, giradischi torenz non ricordo il modello piastra a cassette technics, una delle prime con il dolby pre ampli e ampli marantz il tutto collegato ad un paio di acoustic research AR a sospensione pneumatica, quindi senza bass reflex che in salotto, dove forse grazie anche al soffitto a volta che elimina le riflessioni, i tappeti ed i divani molto assorbenti riuscivano a dare un suono notevole bassi secchi e ben definiti con quel bel effetto pugno nello stomaco che mi manca un casino. Crescendo poi son riuscitoi a convincere i miei a far mettere anche un paio di casse sotto il porticato in giardino, un bel paio di Advent anche loro a sospensione pneumatica con woofer da 25 cm recuperarate come fondi di magazzino ma ancora veramente tanta roba per la seconda metà anni 80. Bei tempi quelli quando potevo alzare il volume senza aver vicini scassamaroni, giusto mia nonna che mi minacciava con le ciabatte...
eeeeeeeeeeeh io andavo di NAD 3020 piastra nakamichi piatto kenwood e - siamo fratelli- anche io casse AR Parliamo tipo di 40 anni fa
Complimenti, gran bei pezzi! Anche a casa mia c'era un componente Marantz (coevo a quelli immortalati da Cely), ma non essendo mia padre un musicofilo era solo il tuner radio Era collegato ad un ampli artigianale, che pilotava 4 casse (anch'esse artigianali) in due stanze separate della casa. Ho insistito per anni affinché fosse possibile aggiungere un lettore di cassette, ma soprattutto sognavo di sostituire quelle pessime casse con quelle che allora mi sembravano fantastiche (le avevo sentite suonare in un negozio), le Bose 301. Purtroppo per le casse non ci fu verso, ma almeno riuscii ad aggiungere uno dei primi lettori cd multipli, il Sony CDP CE-305: Per fortuna almeno mio zio un po' di passione musicale ce l'aveva, tant'è che proprio a casa sua conobbi il marchio Rotel: esteticamente primitivo (allora più che mai) e dall'apparenza economica, ma quell'ampli suonava magnificamente. Verso la fine degli anni '80, poi, un amico decise di dilapidare tutti i proventi dei lavoretti estivi in qualche componente serio: in un paio d'anni riuscì a mettere insieme i soldi per un ampli Harman Kardon (la gloriosa HK di allora, non quella tristezza di oggi, posseduta da Samsung), un lettore di cassette Nakamichi ed un cd-player forse di Rotel. Andava in giro con i pantaloni bucati (allora non era di moda ), ma era innamorato del suo impianto e della collezione di cd, benché sognasse gli ampli McIntosh, totalmente fuori portata. Bei tempi gli anni '80 e quanta passione....
Tanta roba nakamichi erano le uniche ad avere il pitch della testina regolabile. Le casse ar invece mi hanno seguito per anni fino a quando non si e disintegrata la sospensione ed invece di ricomarle le ho buttate per delle jbl tlx anche perché in casa tanto non potevo godermi gli impianti... quindi mi sono trasferita sull'auto, avevo un impiantino con 4 amplificatori audison e Phoenix gold crossover elettronico alpine e radiocd alpine e speaker vari Macron Infinity jbl si sentiva anche se in un orchestra qualcuno la mollava
Ma pensa che conicidenza: Con uno splendido Creek che mi ha sempre dato grandi soddisfazioni di dinamica con i suoi 35W per canale tutti di legno!!
Ecco chi aveva comprato quelle che volevo io! Non so quale sia la tua esperienza, ma all'epoca me ne ero innamorato. Certo, son passati più di 30 anni e anche nell'Hi-Fi tante cose sono cambiate, ma a quei tempi la Bose era leader nell'acustica ed i suoi prodotti totalmente avveniristici. Peccato vedere che oggi si siano ridotti a produrre soundbar, casse bluetooth per ragazzetti e occhiali musicali. Esattamente come per Harman Kardon, che da brand di eccellenza che fu ora produce solo casse wireless e per le automobili. E pensare che il primo sito-amplificatore della storia lo realizzarono proprio loro, nel 1958...
Secondo me suonano bene e sono ottime casse da libreria: hanno il doppio tweeter contrapposto che da un bell'effetto di tridimensionalità. Poi più di tutto mi sono innamorato l'ampli che rispetto ai conoscenti che si erano buttati sui noti nomi jappo con potenze sopra i 100 W mi ha sempre dato un sacco di soddisfazioni anche a volumi normali in cui davvero facevano tanta differenza per la loro dinamica: soprattutto in musica classica l'ascolto è proprio su un altro pianeta. Hanno suonato tante ore e continuano a farlo anche se ora oramai la piastra cassette fa un po' tenerezza
Negli anni '80 con questo rack facevi sbavare tanta gente!! Quell'equalizzatore me lo sognavo di notte....... insieme a Cindy Crawford
Ricordo che l'innovazione introdotta da Bose fu proprio quella di angolare differentemente il doppio Tweeter, per sfruttare il "rimbalzo" delle onde sonore sugli ostacoli vicini e diffondersi più ampiamente. Più o meno lo stesso principio che poi li guidò verso le Acoustimass, dove però andarono a separare completamente il subwoofer. Quanto al tuo ampli, come giustamente dici erano gli anni in cui si conoscevano soprattutto certi brand giapponesi (JVC, Technics, Denon, Sony, ecc), bravi anche a curare l'aspetto estetico (tante lucine colorate) più che quello tecnico. Ma c'erano anche prodotti giapponesi di sostanza, come Rotel, che esteticamente sembrava una scatoletta da due soldi, ma poi suonava alla grande. E se parliamo di Creek, per capire quanto abbiano avuto bisogno di modificare il tuo 4040 basta confrontarlo con l'ultimissimo i20:
Ho chiesto direttamente al produttore dell'ampli per il bi-wiring. Intanto mi hanno chiarito subito che per realizzarlo si devono usare solo 2 uscite dall'ampli e non tutte e 4, utilizzando cavi sdoppiati che si connettano ai 4 connettori di ciascuna cassa, secondo il seguente schema: Quindi niente utilizzo di A+B, ma solo A. Quanto al risultato, dicono che ci sono delle variazioni, ma non necessariamente in meglio o in peggio: dipende dai diffusori e dai gusti personali. Dato che questi diavolo di cavi non sono propriamente in offerta, valuterò più avanti l'eventuale acquisto di un bi-wired, solo dopo aver testato per un po' i nuovi componenti con quello attuale (mono-wire). Per il momento credo di potermi accontentare. E anche la scimmia dovrebbe essere sedata per un po'.
Ovviamente hanno ragione nel suggerire di usare una unica uscita dell'amplificatore, la doppia uscita è teoricamente predisposta per lavorare con due coppie di diffusori, ad impedenza dimezzata quindi. Considerando che il risultato dipende anche dai cavi specifici che si usano è veramente difficile fare prove e scegliere la soluzione, con un cavo in monowiring si possono avere risultati migliori che con un altro di biwiring. Come nel mio bi-ampling che ho configurato perché tendo di sfruttare tutto quello che ho disponibile, ma se non lo avessi non ne sentirei la mancanza nell'ascolto di tutti i giorni. Sono scimmie anche queste
Lasciamo perdere, che nelle ultime settimane ho comprato anche un paio di HomePod Mini perché volevo utilizzare la funzione interfono e ascoltare un po' di musica anche in altre stanze. Ebbene, non mi aspettavo chissà che qualità, ma uno dei due suona sensibilmente peggio dell'altro: alle frequenze maggiori si avverte chiaramente una risonanza che l'altro non presenta. Potrebbe essere perché l'altro ha già diverse ore di funzionamento alle spalle o perché sono appoggiati a superfici diverse, in ambienti diversi. Fatto sta che mi verrebbe quasi voglia di farlo sostituire, anche se non sono sicuro che possa cambiare il risultato. La cosa più interessante e allo stesso tempo inquietante è come il sistema sfrutti tutti i microfoni presenti nella casa, inclusi anche quelli degli iPhone/iPad/Mac: uno dei due HomePod è in una stanza accanto a quella in cui dormo, dove invece si trova solitamente l'iPhone.... se chiedo qualcosa a Siri, spesso sento rispondere dall'HomePod dell'altra camera. Quindi non solo ascolta tutto, ma sa anche dove mi trovo, perché risponde dall'HomePod più vicino e mai da quello più lontano. Questi assistenti vocali domestici non mi convincevano prima e mi convincono ancor meno ora. E il problema non sta solo negli speaker sparsi per casa, ma anche nei telefonini e qualsiasi altro dispositivo che abbia un microfono.
Ma il fatto che ti risponde quello piu' vicino e' normale, sono studiati apposta, in quanto al fatto che ascoltano sempre mi preoccupa poco, non credo possano sentire nulla di interessante
Si, ma nella mia esperienza c'è una leggera differenza che vorrei sottolineare: - Caso A. HomePod Mini e iPhone sono nella stessa stanza, entrambi sentono la mia voce, uno solo dei due risponde (decide il sistema) - Caso B. HomePod è nella stanza accanto e non mi sente (verificato spegnendo l'iPhone). Do il comando all'iPhone, ma a volte risponde l'HomePod nella stanza accanto (e non quello in soggiorno, essendo più lontano). Con me al massimo potrebbero imparare nuove parolacce
A proposito di Home Theater, se qualcuno di voi fosse interessato a sostituire il Sintoamplificatore con qualcos'altro, vi segnalo questa interessante occasione: https://www.garosihifi.it/prodotto/cambridge-cxr120/ Chiarisco subito che non non dispone delle ultime codifiche ed in particolare manca il Dolby Atmos. Ma se siete disposti a rinunciarvi, per 750€ vi portate a casa un AVR del valore di oltre 2.000€ in classe AB, che fa anche la sua bella figura in soggiorno.
