Sono invece persuaso che se non avessi riportato i riferimenti storici si sarebbe potuto benissimo confondere come testo attualissimo. Unico elemento smascherante: nel nostro attuale panorama contemporaneo non credo vi sia un solo intellettuale in grado di scrivere una serie di concetti così netti e chiari, ergo doveva per forza appartenere al passato.
Cerco di fare il controcanto, però: in un mondo dove l'intellettuale è sempre più deriso e contestato dalla società è anche dura fare l'intellettuale. Meglio fare l'ospite fisso ai talk show
"Che cos'è la cultura di una nazione? Correntemente si crede, anche da parte di persone colte, che essa sia la cultura degli scienziati, dei politici, dei professori, dei letterati, dei cineasti ecc.: cioè che essa sia la cultura dell'intelligencija. Invece non è così."
Sì, avevo letto Però si parlava di intellettuale, non so acculturato. Il primo fa del pensiero (critico) il suo mestiere, l'altro no
Oggi gli intellettuali, a mio modo di vedere, sono per la maggior parte autoreferenziali. E' una realtà che, se osservi con attenzione, trovi ovunque, in ogni ambito, in ogni contesto, virtuale o reale: costoro non sono obiettivi ma accondiscendenti, si nascondono dietro una cortina di superba umiltà, cercano consensi per sostenere il proprio ego e non le proprie idee. Sono persuasi di essere diventati un riferimento - non si sa bene per chi, per quanto nè per cosa, ma anelano - tutti indistintamente - il favore della maggioranza, l'approvazione di massa, barattando la forza delle opinioni con la forza dei numeri.
Non per fare il precisino, ma hai omesso di dire che magari tua moglie qualche "aggancio" nella sanità pubblica ce l'ha ed è sicuramente influente nella valutazione finale.... Beh, non è la prima volta che qualche discorso del passato, privato dei dettagli che lo rendano conoscibile, potrebbe essere perfettamente inserito nel contesto attuale. Qualcuno accomunava un articolo di Grillo del 2011, in cui iniziava con "Noi non siamo un partito, i partiti sono morti" ad un fantomatico (mai confermato) discorso di Hitler in cui pronunciava parole simili. In realtà Hitler disse qualcos'altro, ma c'erano comunque dei punti in comune. Queste le parole del baffetto nel 1932: “Ci chiamano comunisti, socialisti, sindacalisti” “Ci hanno proposto alleanze ma Noi non ci uniremo a nessuno” “Noi siamo diversi, siamo un Movimento inarrestabile. Noi siamo il popolo” “E noi li vogliamo vedere nella tomba” Allora Hitler poneva le basi per l'affermazione del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, più recentemente Grillo quelle per l'affermazione del Movimento 5 Stelle.
Non esiste presunzione di infallibilità, Fabio: ciascuno ha e dà una propria interpretazione. Se io la trovo molto attuale, non significa che lo sia necessariamente o che lo sia per chiunque, nè che io sia nella ragione e tu nel torto.
Mia moglie è la penultima ruota del carro, l'ultima è quella buon'anima del suo sostituto. Il "pezzo grosso" è mio padre, ma tendo ad evitare di coinvolgerlo in queste cose. E comunque se sono figlio di dopo aver letto il cognome me lo chiedono quando mi vedono, quindi a iter prenotazione e appuntamento conclusi. Stante il fatto che, al massimo, puoi avere il vantaggio del collega che ti visita direttamente, ma se devi impiegare mezzi, risorse, strumentazioni dipendi comunque dalla "macchina organizzativa" e dai suoi numerosi operatori. Per capirci, la prima gastro della mia vita, 20 anni fa, me l'hanno fatta alle 16, dopo che mia madre (che è il mio medico) chiamò l'amico gastroenterologo il mattino dello stesso giorno. Me lo ricordo perchè accettò l'invito a cena e si presentò con una Turbo S cabrio nuova di pacca. Non me la fece guidare perchè dovevo smaltire l'effetto del Midazolam... Adesso mi faccio mandare la ricetta e mi arrangio a prenotare.
Va da se che comunque conosci bene il funzionamento della "macchina" ed anche senza chiedere favori sai come disbrigarti, se avessi un 60 anni invece e dovessi interfacciarti con Cup telefonici centralizzati che spesso manco rispondono, liste di attesa di mesi, file interminabili dal medico di famiglia anche solo per una ricetta e cose del genere capiresti cosa intendevo. Qui ad Alessandria ad esempio c'e' un grande centro radiologico privato convenzionato con il SSN con la Tac la Risonanza, ecografie ecc, se prenoti con l'impegnativa ci vogliono comunque parecchi giorni se non settimane anche solo per una ecografia, se prenoti privatamente te la cavi in qualche giorno, e la cosa più assurda spendendo per alcuni esami meno del Ticket. Anni fa mi ruppi un menisco, con tanto di blocco articolare, dovetti aspettare un mese e mezzo per l'intervento, che non era certo salvavita ma avendo il blocco articolare era almeno per me comunque piuttosto urgente. E confesso che avendo la compagna coordinatrice infermieristica e nel consiglio direttivo dell'ipasvi qualche piccolo gancio l'avevo anch'io.
Pensa, a me è capitato - fatte le dovute proporzioni - esattamente l'opposto. In occasione dell'incidente di mia figlia (qualcuno lo ricorderà, rischiò la morte) ad un certo momento - più o meno dopo oltre due mesi di ricovero - apparve piuttosto chiaramente che presentasse una lesione bilaterale al plesso brachiale. In Italia esiste un neurochirurgo molto conosciuto anche all'estero, specializzato in questo tipo di lesione e una volta verificato che se qualcuno poteva tentare un intervento di by-pass nervoso era lui, mi sono deciso a scrivere una mail, letteralmente da "papà a papà", chiedendo se poteva darle un'occhiata. Tutt'al più, mi son detto, non riceverò risposta. Trascorse ventiquattro ore appena il neurochirurgo mi risponde personalmente, dando la sua disponibilità a valutare la situazione clinica di mia figlia, non appena sarebbe stata in grado di recarsi da lui. Tornato in ospedale (di fatto ho trascorso più tempo lì che a casa, in quei tre dannati mesi) sono andato immediatamente a parlare coi medici: erano sorpresi della cosa. Si erano infatti ripromessi di sfruttare un congresso imminente di neurochirurgia al quale avrebbe partecipato il primario di neurochirugia dell'ospedale per sottoporre al collega la questione e si sperticarono in complimenti per aver ottenuto un riscontro così veloce ed immediato. La loro titubanza nell'approccio derivava dal fatto che fosse davvero molto complicato "catturare" la sua attenzione. Questo per dire che, talvolta, capita davvero che non servano amicizie o spintarelle per ottenere risultati e che anzi, forse le amicizie e le spintarelle spesso si ripercuotono verso che non ne ha e passa, per così dire, in secondo piano.
Capisco perfettamente cosa intendi, ma direi che il tuo sia stato un caso fortunato, lo stupore stesso degli altri medici credo lo possa confermare. Non ultimo l'aver colpito nel segno il luminare rivolgendoti direttamente a lui da papà a papà. Purtroppo però molti non hanno queste iniziative o non trovano terreno fertile. E non ne faccio certo una colpa ai medici ma è il sistema che è stato vittima di troppi tagli negli ultimi decenni. La chiusura di molti ospedali minori ha sovraccaricato i grandi ospedali con le conseguenti lunghe liste d'attesa
I Francesi sono belli incazzati per la faccenda dei sottomarini australiani..... ed i Cinesi hanno già detto che questa cosa creerà scompiglio..... gli stessi Cinesi che stanno litigando con i Giapponesi per le isole Senkaku (https://www.ilmessaggero.it/mondo/g...avi_militari_tensione_taiwan_usa-6199648.html) e che da anni costruiscono isole artificiali nel mar Cinese meridionale (https://www.tpi.it/esteri/cina-basi-militari-isole-artificiali-2018021289173/) per tentare di appropriarsi di alcuni giacimenti. Insomma, un bel casino da quelle parti.
Guarda, solo leggere che i francesi sono rimasti col cerino in mano dopo la carognata STX/Fincantieri, mi fa apparire un gran sorriso sul volto.
Non fosse per il deposito cauzionale un paio di euro li offrirei https://www-ansa-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.ansa.it/amp/sito/notizie/economia/2021/09/17/alitalia-pubblica-il-bando-per-la-cessione-del-marchio_d246970b-1542-409c-ad42-98f3aca700fc.html?amp_gsa=1&_js_v=a6&usqp=mq331AQIKAGwASCAAgM=#amp_tf=Da %1$s&aoh=16318952833267&csi=0&referrer=https://www.google.com
Perchè il fascismo la donna la teneva in considerazione? Proprio il regime che insegnava a scuola alle donne "economia domestica". in modo che comprendessero che il loro unico compito era di figliare e cucinare per accudire l'uomo che doveva lavorare e combattere.. Edddaaaii...