Per l'ECDC l'Italia è ancora uno dei paesi a moderato rischio. Spagna e Francia meridionale sono considerate mete meno sicure. Come poi tutto questo impatti sui controlli alla frontiera messi in atto dai vari paesi, non saprei. A livello logico dovrebbero essere i paesi meno a rischio a controllare con maggior attenzione i flussi provenienti dalle zone più scure, ma siamo in estate e nessuno vuole disincentivare il turismo della propria nazione. Ci sarebbe poi da chiedersi se tutti paesi rilevino e dichiarino i dati con medesima solerzia ed onestà, ma è la solita domanda senza risposta. Trovo infatti curioso che la maggior parte delle aree affacciate sul Mediterraneo (dove si concentra il turismo estivo) siano scure, tranne l'Italia. https://webcritech.jrc.ec.europa.eu/modellingoutput/cv/eu_cv_region/eu_cv_region_new_p_14.htm
Ecco questa é una domanda molto interessante e mi piacerebbe ascoltare la vostra opinione scevra da idealismi politici e posizioni partitiche. Siamo proprio convinti che nel paese Italia la tutela della salute sia l’aspetto primario da tutelare oppure si cerca di dare un colpo al cerchio e uno alla botte per non scontentare nessuno? E se cosí fosse perché tale comportamento è d’uso prevalentemente in Italia e non, magari, in altri paesi oggettivamente economicamente più in difficoltà ?
Secondo me lo fanno un po' tutti i paesi, non solo l'Italia. E non parlo di taroccare i numeri, ma di modficare ad hoc i criteri di screening per ottenere ciò che si vuole: facciamo i tamponi solo a quelli con sintomi, oppure facciamone un po' di meno sostenendo che non riusciamo a processarli tutti, oppure facciamoli solo a quelli che non sono vaccinati, ecc ecc ecc Sulla base di dove vuoi andare a parare costruisci un modello preciso e.... taaac! Apriamo e chiudiamo parzialmente il rubinetto per far vedere che la vasca è mezza piena o mezza vuota, poi ci penseranno i giornali ad enfatizzare il concetto.
Questo senza dubbio Max; rimane il fatto che l’Italia ad oggi è chiara in antitesi con le altre aree affacciate sul Mediterraneo
Cambiando un attimo discorso…. Dopo Belen in ferie ad Albarella, oggi pome Salvini in piazzale Europa a rosolina mare per promuovere il referendum…. Ho il dubbio se fare qualche km a nuoto per raggiungere lei o poche centinaia di metri a piedi per raggiungere lui…. Credo opterò per la prima
Ci avevo pensato anch’io Sinceramente, per motivazioni diverse, ambedue non riesco a considerarli motivo di “spostamento”
Stiamo mantenendo accesa la posizione di vittime eroiche, ruolo che nonostante un “Siamo preparati, siamo prontissimi” annunciato nel gennaio 2019, abbiamo sempre voluto sottolineare in ogni angolo del mondo, in ogni occasione pubblica. Perché lo facciamo? Per denaro, sotto forma di PNRR (o PNNR?) e di qualunque altro accrocchio economico vorranno proporre. Trovo piuttosto singolare che con la scusa di difendere i più deboli, soggetti fragili e soggetti non vaccinati, ci si scagli quotidianamente proprio contro costoro e contro quella che rappresenta comunque una loro libertà, un loro diritto. È un paradosso, soltanto in parte mitigato dal principio del danno, perché se è vero che il vaccino svolge una funzione sanitaria, è altrettanto vero che in virtù di questa funzione sono state accordate protezioni legali (scudi) verso le case farmaceutiche e verso le figure sanitarie e non, coinvolte in questa gestione. Ma allora come funziona? Se è tutto a posto perché ne proteggiamo tanti col vaccino e molto pochi dal vaccino (meglio, dai suoi effetti)? Oggi il governo (i governi) decide di proteggere la maggioranza, intesa come pensiero dominante, ma da sempre qualcuno si deve anche (pre)occupare dei discriminati. Chi sceglie di non vaccinarsi non è forse soggetto a fortissime discriminazioni, non godrà forse delle stesse libertà degli altri, subendo nel contempo una condanna morale ed etica? Chi li sta difendendo, con la stessa “ferocia” di chi li sta attaccando in massa? Non rileva la mia personale convinzione sull’utilità dei vaccini, giacché grazie al fatto che me li sono (liberamente) fatti potrò andare ovunque io desideri, ma sono persuaso che gli stessi miei diritti debbano appartenere a tutti, non solamente ad una parte. Se concedendo la libertà di scelta individuale non si è in grado di proteggere comunque tutti, il principio dell’eguaglianza non decade immediatamente? Il principio della democrazia non cede sotto il peso della “supremazia della maggioranza”?
Questo è vero, ma nessuna soluzione ha mai nè potrà mai accontentare tutti. O meglio, vincerà la soluzione che annienterà le altre soluzioni possibili, ma non la renderà comunque dogmatica se non per un certo periodo, fintanto che non ne uscirà una migliore? Aristotele sosteneva il principio della rotazione terrestre ma questa ipotesi venne rifiutata per secoli, tanto da risultare praticamente la ragione d’opinione assoluta. Poi venne Copernico che da solo sconfisse coloro che batterono Aristotele. In sostanza, il principio del dubbio è sempre stato il fondamento dello sviluppo scientifico, il solo fatto di volerlo impedire è il vero allarme che oggi si percepisce nettamente.
Va bene tutto ma chiudere per tutti non è peggio che chiudere solo per chi non si vuole vaccinare? Perché poi, alla fine della fiera, di questo stiamo parlando. Anzi, peggio ancora, pensiamo alle discoteche. Ora stanno per riaprire, per chi ha il green pass, dopo un anno. Che facciamo?
E perché, al contrario, non aprire per tutti? Diversamente, si tolga la libertà sui vaccini. Ai tempi dell’AIDS perché non hanno vietato i rapporti e secondariamente i rapporti non protetti? Hanno mantenuto l’arbitrio personale nonostante fosse un rischio mortale.
È ricorrente nei vari periodi storici. Secondo me il progresso non ha cambiato la natura umana che fondamentalmente è sempre quella da millenni.
Perché se scopavi col preservativo o non scopavi proprio non lo prendevi. In caso di monogamia, poi, tra due soggetti sani, non avevi e non hai neanche il problema. Qui rischi di infettarti facendo quello che devi fare per forza, respirare. E, ragazzi, le mascherine non bastano.
Non riesco veramente a capire il punto. Ti sarei grato se riuscissi a spiegarmelo meglio. La libertà di scegliere di non vaccinarsi secondo me deve decadere all'istante nel momento in cui chi fa questa decisione può mettere in pericolo la salute degli altri. Esattamente come per il fumo. Non puoi fumare dentro il ristorante perché puoi danneggiate la salute degli altri. Vuoi fumare lo fai fuori dal ristorante e non rileva il fatto che il non vaccinato non possa andare fuori dal ristorante come il fumatore x vaccinarsi. Perché se io decido di vaccinarmi poi devo subire il rischio di quelli che non lo vogliono fare? In questo modo io dovró accettare sia il rischio del vaccino che quello del COVID da parte del non vaccinato assumendo anche parte dei rischi che lui non vuole accettare. Oltretutto andare al ristorante non è un bene o servizio essenziale alla vita. Onestamente quello che non comprendo io é come mai dopo tutto quello che é successo e quanto ancora sta succedendo non abbiano stabilito che il vaccino debba essere obbligatorio come per altri tipi di vaccinazione.
Io però ne faccio una questione di libertà Giovanni, non di sanità. Se è così automatico, così netto, così inconfutabile, così democratico, perché non lo impongono direttamente a tutti?
C'è da dire che, a parte pochissime categorie, questo obbligo non mi risulta sia presente a livello globale. Credo principalmente perché la stragrande maggioranza delle persone non muore o non subisce effetti a lungo termine. Perché, intendiamoci, se questo fosse stato un virus che ammazza i bambini o li rende storpi (tipo la poliomielite), altro che obbligo o divieti, ci sarebbe la sollevazione popolare contro chi non vuole vaccinarsi. O no?
Io trovo che il greenpass non sia assolutamente discriminatorio. E un alternativa alla chiusura. Piuttosto che chiudere di nuovo tutto quindi ben venga. Chi non ha fatto il vaccino per sua scelta ne deve sopportare anche le conseguenze. Se si vuole andare in molti paesi è obbligatorio fare alcuni vaccini altrimenti non ti ci fanno entrare. Addirittura per tutti i mussulmani che vogliono andare in pellegrinaggio alla Mecca è obbligatorio il vaccino anti meningococco. Non ci vedo nulla di diverso.
Perché non è democratico, né inconfutabile, questo è chiaro. Possiamo però dire che alla luce delle conoscenze attuali io credo sia la soluzione migliore. Tant'è che l'ho fatto per me e sono contento l'abbiano fatto i miei familiari. Gli altri non posso né costringerli né persuaderli
Perché ciascuno è portato a ritenere la propria libertà - se opportunamente supportata da un numero maggiore di consensi - di un’importanza maggiore rispetto a quella altrui? La tua conclusione è però quella decisiva: la si tolga quella libertà, così che nessuno ne abbia o di meno, o di più?