Ti racconto questa, allora. Clinica Olivos di Vicente Lopez, periferia di Buenos Aires (la stessa dov'è stato ricoverato Maradona, quando l'ho saputo mi son detto "a posto"), dopo un'intera giornata passata tra vari ospedali per capire quali accettavano la mia copertura assicurativa. Mi ricoverano ormai a sera inoltrata. Una stanza che affacciava sulla caserma dei Bomberos (pompieri), molto ventosa. Arriva il responsabile commerciale della struttura e mi dice che mi stavano preparando la suite. Ok, rispondo e mi appisolo. Verso mezzanotte mi sveglio e mi trovo Felice, mio collaboratore e Emilio, il socio di là, in camera. Cgiedo loro cosa ci facessero lì a quell'ora. "Preparati che adesso ti operano..." mi dicono. "Ma va - rispondo - a me non han detto un cazzo!" Vado in cerca dell'infermiera, una paraguaiana molto, molto alta e molto, molto in carne, per avere informazioni e mi dice che era vero, entro pochi minuti sarebbe venuta a prepararmi. Torno in camera e dico "Cazzo, avete ragione...dice che lo fanno adesso". "Abbiamo chiesto di farlo adesso perchè operare di notte costa meno, lo fanno fare ai praticanti" mi dice Emilio...(non ho ancora capito se stesse scherzando o meno, ma per come è andata temo avesse ragione.) Vabbè, arriva il colosso paraguayo, mi depila, mi trasferisce su una lettiga e mi porta in sala operatoria. Lì conosco l'anestesista, "Hola, mucho gusto, contà por favor desde diez al revez..." mi dice. "Diez...nueve...ocho...siet..." ciao, non ricordo altro. Mi sveglio e mi trovo Felice a fianco. Sto tremando dal freddo e per l'anestesia che sta andandosene...ho solo un fiato di voce (problema che manterrò per circa un paio di settimane, non riuscivo in pratica a parlare, solo sussurrare). Non sento più i piedi..."Felice, zioken, no sente pi i pìe, ei 'ncora là?". Felice si sposta, mi prende i piedi e muovendoli con forza "I sentitu?". "Si si, sento...". Passano cinque minuti "Felice...i pìe eli 'ncora là??". In realtà li sentivo, ma avevo voglia di romper le balle. Felice si sposta ancora, mi prende i piedi e li muove ancora con veemenza "I sentitu? Iè tacadi!" "Si si, sento...". Ma mi sale la canagliata. Passano cinque minuti e sempre sussurrando "Felice...?". "Si dime, son qua..." risponde. "Felice, zioken, no sente pì l'osèl!". "Ah porco zio! Là no toche sicuro!!!! Ciame l'infermiera!". E fu così che il colosso paraguayo venne e...bleah! Se ricordo mi vien male. Ancora oggi, quando Felice ed io ripercorriamo tutte le nostra avventure trascorse in vari continenti e in oltre trent'anni di amicizia e lavoro, ci pieghiamo dal ridere...
Ma sai, sta cosa di produrre "da soli" la dicono tutti ma pochi la fanno. Come potrebbero fare, nazionalizzano le fabbriche? Difficile. Cuba l'ha fatto. Cuba. Manco la Cina, per dire. Pfizer con Israele ha fatto un accordo che in Italia ci saremmo ritrovati i novax a occupare il parlamento. In pratica hanno autorizzato una sperimentazione di massa sul territorio nazionale.
Ambasciator non porta pena, tu hai chiesto, ed io ti ho riportato quello che su web viene riportato...poi sappiamo che fra il dire ed il fare, c'è di mezzo il mare......e cosa sia stato giusto o sbagliato sinceramente penso lo sapremo solo a fine pandemia.
https://www.adnkronos.com/giappone-...vid-a-nostri-cittadini_6mY3KssyZ7ohcGGaAf6iOQ Sembra un fake ma la fonte e' affidabile ...
Che Paese... Guarda, non mi stupirebbe se i cinesi, pur non servendo a nulla, glielo facciano apposta. Hanno un po' di questioni in sospeso i due imperi
Cioè, un ambasciatore che eleva protesta formale per proteggere letteralmente il culo dei propri concittadini!!! Fantastico!!!