Magari quei soldini si recupereranno dai millemila scontrini non fatti, e che invece con il pagamento elettronico non possono sfuggire...
I millemila scontrini stampati dalle colonnine self-service dei benzinai, dove i furbetti fanno infinite microtransazioni da centesimi di Euro per raggiungere il maggior numero di operazioni possibili e garantirsi il diritto al rimborso? Saranno felici i gestori, costretti a cambiare rotoli di carta come se non costassero nulla, vedendosi addebitare dalle banche costi extra per l'elevatissimo numero di operazioni..... Come dicevo, dalle mie parti di corse alla spesa elettronica non ne ho viste: qui il panificio vuole ancora il cash, così come il bar, il ristorante, la lavanderia e tutti gli esercenti vari. Se esci senza contanti (pur abitando in centro ad un capoluogo di provincia) devi prima fare tappa al bancomat, altrimenti rischi di non bere e non mangiare. Una volta ho provato a chiedere al barbiere se potevo pagare con la carta (poichè avevo dimenticato a casa i contanti).... se gli avessi tirato un ginocchiata sui maroni avrebbe reagito meglio..... ha "cortesemente" declinato suggerendo rimandassimo il pagamento alla volta successiva.
O molto più semplicemente perchè si sono resi conto che dalle imposte indirette non si può sfuggire, e quindi il mancato entroito in imposte dirette, si traduce in un entroito certo in imposte indirette. Detto in parole più comprensibili per tutti: puoi sfuggire dall'IRPEF dovuta sul tuo reddito, ma non puoi sfuggire dall'IVA dovuta sul veicolo che acquisti (ed inoltre, dopo averlo acquistato, posso accertarti il reddito). Io invece credo che "l'occasione faccia l'uomo ladro ..." e che l'italiano è esattamente come gli altri, quindi se esiste una responsabilità, quella è di chi non ha controllato. Quanto alla Svezia, non me lo sono domandato, in quanto l'ultima volta che sono stato a Stoccolma (ormai 20 anni or sono), ho pagato tutto contanti, e nessuno ha mai battuto ciglio. In Italia, sino a che esisterà il "potere liberatorio illimitato" della carta moneta, nessuno potrà mai rifiutarsi di prenderla, per nessun motivo. Questo mi sembra assolutamente ovvio Dalle mie parti si dice che "il torsolo va sempre nel deretano dell'ortolano" Se lo Stato può rifondere il 10% delle transazioni, allora potrebbe rifonderne il costo senza riconoscere percentuali a nessuno
Fortunatamente sono molto appagato dai miei investimenti e dal mio "castelletto" senza rischio di pregiudicarmi il futuro. Dipende sempre da quale sono le basi di partenza su cui ragionare
In pieno Far West.... ah, no, volevo dire Nord Est Diciamo che tra casa di @Sgranfius e la mia ci saranno circa 30Km di distanza. Beh, dai, forse sarebbe giusto essere un po' più onesti. E' vero che nemmeno i tedeschi sono puri come vorrebbero farci credere (lo scandalo del dieselgate ha dimostrato che possono essere truffaldini anche loro), ma di Italiani emigrati in Germania negli '60 ne conosco parecchi e so bene come hanno gestito le loro dichiarazioni dei redditi fino ad oggi (motivo per cui han fatto tutti una discreta fortuna con gelaterie ed attività di ristorazione varie). La differenza, semmai, è che il loro fisco da per scontata la buona fede del contribuente (fino a prova contraria), mentre da noi è data per scontata la malafede. In Svezia ci sono stato poco, ma in Danimarca (per lavoro) fino a circa 4 o 5 anni fa ci andavo molto spesso e ricordo di aver sempre pagato tutto in contanti, ad eccezione dell'hotel e dei ristoranti più formali. Di gente che paga il caffè con la carta di credito (come capita di vedere a Londra o Milano) lì non ne ho proprio mai vista. Nei negozi più piccoli non mi pare nemmeno avessero il POS. E mi riferisco a Copenhagen, non alla campagna più sperduta.
Sul bisogno di maggiore onestà, concordo in pieno, al netto di due considerazioni: 1. L'evasione fiscale è naturalmente meno presente in un paese in cui funziona tutto ed il contribuente ha l'impressione che i suoi soldi vengano spesi bene. 2. La lotta all'evasione deve essere condotta partendo dai pesci grossi per arrivare agli avannotti, in Italia invece, si ha sempre più spesso la percezione che il grande evasore la scampi sempre e sul piccolo ci sia un accanimento. In un paese garantista (e l'Italia lo è solo con chi può perchè conta più degli altri), il principio di presenta innocenza dovrebbe valere in ogni contesto, peccato che il fisco sia come un tossicodipendente, ha bisogno ogni anno di dichiarare il recuperato (che invece corrisponde con l'accertato).
Io sono poco sotto... Non è cambiato nulla rispetto a quello che facevo prima... non vedo perché dovrei rinunciare. Poi se Gigi o qualcun altro vuole mandarmi un bonifico semestrale di 150 euro gli faccio avere il mio iban.
Idem... anche prima del cashback ho sempre usato le carte più che potevo e per qualunque spesa. Non sopporto le monetine e non sopporto avere soldi cash nel portafoglio. Da un po’ non mi porto più nemmeno le carte dietro. Solo lo smartphone su cui ho caricato 2 carte di credito e una di debito. Doppio clic sul tasto home e pago contacless in due secondi. Questa comodità non ha prezzo secondo me. A volte, quando usavo il contante mi capitava di spenderlo e di non ricordarmi in cosa. Ora basta accendere in pochi clic ai miei movimenti sul telefono e tutte le spese sono lì a futura memoria.
Vallo a spiegare a chi becco regolarmente al supermercato davanti a me che tira fuori il borsellino con le monetine e si fa aiutare a contare i centesimi dalla cassiera. Quando poi mi vedono pagare con il telefono e uscire che loro ancora stanno mettendo via il resto credono che sia magico o forse il proprietario del negozio