dobbiamo anche rammentare una cosa: il sindaco è responsabile anche della salute dei suoi cittadini. non prendere alcun provvedimento in caso di valori che i tecnici e gli scienziati indicano come pericolosi non è possibile.
Infatti ha salvato un sacco di gente in questo modo. Ora che è stato confermato che i livelli non scendono, cosa dovrà fare? Fermare il traffico aereo al Leonardo Da Vinci?
'stard! Ho anticipato a @LupoTHP e a @DodoStabe il nuovo progetto. In comune con lo sfilatino ha solo il nome!
Allora al prossimo spegnimento dei riscaldamenti se non cala l'inquinamento.... Poi delle fabbriche e poi delle centrali elettriche.... Purtroppo l'isteria ha preso il sopravvento, inoltre il fatto che ogni comune possa fare le leggi che più gli pare rende tutto complicato per un normale cittadino che non capisce più dove andare a parare. Lo stesso avviene per regolamenti edilizi, commercio, tasse etc... è il Paese delle banane , ma vedo che sulle tematiche del traffico anche il resto d'europa ormai è preda di Greta&co.... Al momento felice di non vivere in una grande città, lo ero anche prima ultimamente un po' di più!
Lo scorso novembre (2018) ho passato un po' di tempo a San Francisco mentre imperversavano gli incendi in California. Il telefonino dichiarava altamente nociva la qualità dell'aria. Per strada molta gente utilizzava la mascherina (peraltro inutile) ed in certi momenti sembrava quasi ci fosse la nebbia della Val Padana. Camminare per strada era un vero suicidio, tant'è che hanno perfino sospeso le inarrestabili corse del tradizionale tram su rotaie e le minicrociere ad Alcatraz e nella baia. Durante i week end ho provato a spingermi verso sud, ma come Fantozzi con la nuvoletta, sono stato inseguito dall'aria nociva che era arrivata fino a Los Angeles. Homeless e classi più povere rimanevano all'aperto, non curanti della situazione. Il resto della popolazione era invitato ad evitare qualsiasi attività all'aria aperta, ma più di qualcuno si spingeva addirittura a correre nel parco, come se niente fosse. Quelle poche volte che ho passato un po' più tempo all'aperto, mi sono ritrovato alla sera con la gola in fiamme (e non ho idea di cosa abbiano subito i miei polmoni). A volte dimentichiamo quanto sia importante l'aria (o l'acqua), ma basta poco per ricordarcelo. Vivere lontano dai grandi centri urbani non significa essere immuni dai rischi dell'inquinamento. Oggi il problema è soprattutto lì, ma non ci sono barriere che ne impediscano lo spostamento. Pensare che sia un problema altrui significa solo rimandare.
Dipende molto dalle zone, io sono felice di non vivere in città per diverse ragioni, a partire dal traffico e ultimamente anche per i blocchi che fortunatamente non colpiscono i piccoli centri, nel mio caso poche migliaia di anime in provincia.. Generalmente bistrattati dai cittadini, vi sono molte altre opportunità e modi di vivere anche all'aperto che in un centro cittadino sarebbero impossibili da replicare. In merito alla qualità dell'aria, è vero che non vi sono confini, ma è pure vero che rispetto alla mia città di riferimento (Padova) le centraline della mia zona registrano valori di particolato anche di 10-15 punti inferiori rispetto al centro città, nonostante il monossido di carbonio sia comunque elevato e tutti abbiano installato il fantastico riscaldamento a pellet negli ultimi anni...Ovviamente vicino al centro vi sono caldaie a gasolio vecchissime, impianti produttivi e inceneritori che fanno aumentare la concentrazione. Detto ciò rispetto al passato l'aria è decisamente migliore, basta controllare lo storico alla fine degli anni 90 di viaggiava su valori intorno ai 180-200 pp di particolato eppure si viveva lo stesso, ora la direttiva europea del 2008 recapita in italia nel 2010 crea un allarme continuo perchè si è stabilito il limite a 50 pp di particolato, ma siamo in ogni caso dalle 3 alle 4 volte inferiori rispetto a 20 anni fa... L'aria è un problema di tutti, certo ma anche il vivere senza limitare la libertà lo è altrimenti viene a mancare il rapporto stato cittadino (già latente). Io non posso accettare che mi si ricatti in continuazione, senza una motivazione reale, come sta succedendo a Roma per esempio. Inoltre servono direzioni ben chiare su cosa comprare sia sulle auto che sui riscaldamenti (ricordo 20 anni di incentivi statali per il pellet e ora dicono che bisogna spegnere le stufe se non sono almeno 3 stelle, ma siamo pazzi?). Detto tutto ciò nel rispetto di tutti , o si fanno norme che rispecchiano scientificamente un problema da risolvere o chi le emana diventa non credibile ( a mio avviso sono già non credibili per una altra infinità di norme che abbiamo).
Questo lo condivido. Qualcosa va fatto ma con criterio. Bloccare i Diesel euro sei è pura demagogia, soprattutto se lasci circolare i benzina euro tre e quattro.
Io mi sono fatto una settimana a San Francisco una delle piu belle citta del mondo.Li hanno una altra mentalita girano tutti coi mezzi pubblici in centro non ho mai visto traffico 0 inquinamento.
Oltre che la mentalità, penso che abbiano mezzi pubblici adeguati, prova tu a viaggiare in alcune zone di Roma con i mezzi pubblici, poi ne riparliamo.
Sí Roma è effettivamente un mondo a parte ma non è che San Francisco abbia una conformazione proprio comoda per i mezzi pubblici. Tanto fa la mentalità, quella è una città che da sempre si distingue dalla massa degli stati uniti, patria dei freak da sempre.
una domanda da barbone ascoltavo or ora la pubblicità Audi cu minchia sono i “motori ibridi sostenibili”?
io penso che sia la solita panzana del marketing per abbindolare quei coglioni che comprano le borracce ai figli pensando in tal modo di salvare il pianeta