Per te Ale sono due vetture da svago. Nel mio caso è una vettura da "lavoro" e da "svago". Quindi per farmi tutti i giorni 110km, il valore aggiunto di un motore endotermico non c'è. Ed anche nel tempo libero ormai lascia il tempo che trova (dossi, buche, rotonde, traffico, imbranati, poco tempo). Quindi una berlina con una discreta autonomia ed un tempo di ricarica dignitoso sarebbe da scegliere ad occhi chiusi. Invece ancora mi stupisco circa gli allarmismi sui diesel. O forse, l'unica giustificazione la trovo per chi fa solo città, ma nei percorsi extra urbani preoccuparsi è da pazzi.
Mah, con violetta per due anni ci ho fatto comunque 600km la settimana. Più di tanti che senza la macchina non possono andare in ufficio anche se dista 3km. Però io non sono contro l’elettrico a prescindere. Se volessi una macchina nuova, e se quella che fittasse le mie esigenze fosse elettrica, non la scarterei solo per quel motivo.
Nessun problema: dormo dai suoceri ad Asti ed a Torino ci vengo con i mezzi. Tanto se stoppano le Euro 6, le strade saranno deserte!!
Per quanto mi riguarda, tutti i mild-hybrid (ma anche gli ibridi) visti finora sono un'inutile cagata! E' come il KERS in formula uno: funziona? Si. Era indispensabile? Assolutamente no! Un motore rappresenta una forma di complessità e come tale è soggetto a potenziali avarie. Metterne due, uno a scoppio ed uno elettrico, aumenta ulteriormente la complessità e rende più probabili i malfunzionamenti. Nella meccanica vale sempre il concetto di "less is more". Volendo essere un po' più precisi e meno negativi, ci sono dei casi in cui l'accoppiata elettrico+benzina delle vetture ibride (Toyota, ecc) può contribuire ad ottimizzare i consumi e ridurre le emissioni, come ad esempio la guida in ambito urbano, con frequenti partenze, frenate e velocità medie piuttosto basse. Il propulsore elettrico è decisamente più efficiente nella spinta iniziale e può recuperare energia in frenata, lasciando al motore termico il compito di mantenere la velocità quando la massa della vettura è stata lanciata sufficientemente. Peccato che, per come sono stati congeniati finora i veicoli ibridi, basti un minimo di autostrada a velocità superiori ai 100Kmh per vanificare del tutto l'utilità della presenza del motore elettrico (e relativo pacco batterie) e per far lievitare nuovamente consumi ed emissioni. Il mild-hybrid delle Audi S-diesel serve solo ad azzerare o quasi il turbo lag, rendendo la sovralimentazione disponibile praticamente a qualsiasi regime. Funziona? Si! Era indispensabile? Assolutamente no! (con l'unica eccezione del risparmio sul bollo). Assolutamente d'accordo. E penso che anche il 95% degli automobilisti sarebbe d'accordo. Ma la tecnologia attuale non sembra essere ancora in grado di sfornare qualcosa del genere. Per lo meno non l'accoppiata "tempo di ricarica ridotto" e "costo di acquisto umano". Prima o poi ci arriveranno, ma non è detto che ci riescano prima dell'avvento di qualche altra soluzione, più conveniente. Pare che l'idea dell'alimentazione a idrogeno non sia ancora stata scartata del tutto.
Oggigiorno conviene spendere 50000 € per acquistare un diesel ? Tra 5/6 anni le auto a gasolio che oggi costano 50000€ avranno una valuta pari a quasi ZERO ?
bella domanda, problema e' che anche quelle a benzina abbinate alle motorizzazioni elettriche subiranno una corsa tecnologica che mi fa presuppore che anche una bella audi midl hybrid che oggi sembra modernissima tra 6 anni non varrà nulla perche' fantasmagoricamente superata tecnicamente
Siamo in una fase di transizione entro i prossimi 5-10 anni forse si capirà qualcosa in più, ma credo che le motorizzazioni endotermiche (siano esse diesel o benzina) saranno ugualmente "arretrate" e bistrattate dai vari blocchi del traffico isterici nei centri città. In generale entro i prossimi anni prenderà piede la mobilità elettrica, in tutti i segmenti. Rimane da capire se sarà a batteria o a celle a combustibile (idrogeno), probabilmente conviveranno per qualche lustro. Potrebbe anche accadere che le elettriche a batteria vengano soppiantate in meno di 10 anni da quelle a idrogeno a causa dell'inquinamento prodotto dai pacchi batteria e anche chi compra oggi una elettrica si trovi in mano un oggetto invendibile, chi può dirlo. Comunque qualsiasi auto dal costo di 50-60 mila euro dopo 5-6 anni vale meno di 1/3 già oggi, quindi non creo dia un problema da porsi, comprare un'auto (salvo chi compra oggetti da collezione) perde sempre e comunque denaro. Quindi compra oggi quello che soddisfa le tue esigenze in base alle finanze a a ciò che vuoi, pensare a cosa succederà tra 5 anni è decisamente prematuro.
L'altro giorno mi sono imbattuto in questa, al museo dell'automobile. La prima auto a superare i 100 km/h. Motore? Full Electric
Nel dubbio, meglio comprare con patto di riacquisto / valore futuro garantito / etc., quelle formule che tra X anni garantiscono nero su bianco il valore dell'auto. Comunque già oggi un auto con 3 anni di vita vale, se tutto va bene, il 50% di quanto speso per comprarla.
Questo dovrebbe bastare a farci capire che siamo in un loop. Ad anni di distanza ci ripropongono sempre le stesse tecnologie facendole passare per la soluzione del futuro, ma di fatto non ci muoviamo di un millimetro. Nei primi anni '70 ci fu la crisi petrolifera, durante la quale parve che il motore a combustione sarebbe sparito in pochissimo tempo per lasciare il posto ad altri sistemi di propulsione..... Introdussero le "domeniche a piedi" e altre (solite) modalità di riduzione del consumo di carburanti. La conseguenza per il mercato dell'auto fu che nei due anni immediatamente seguenti le vendite si ridussero (da notare che nel 1973 ci furono più immatricolazioni del 2012), ma poi ripresero nettamente a partire dal 1976. Non mi stupirei affatto se tra qualche anno tutta questa battaglia all'inquinamento da autotrasporti finisse in una.... nuvola di fumo!
condivido i tuoi pensieri, solo una precisazione: oggi l'Italia, a differenza del passato, produce tanta energia elettrica da fonti rinnovabili. forse è una cosa che sanno in pochi.
Se uno acquista un'auto diesel, molto probabilmente significa che deve percorrere parecchie decine di migliaia di Km all'anno. Nel migliore dei casi dopo 3 anni l'auto ne avrà fatti 100.000, ma è probabile che la media sia intorno ai 130/150 mila. Con un simile chilometraggio è inevitabile che il valore della vettura sia destinato ad abbassarsi considerevolmente. Le formule con patto di riacquisto e simili sono interessanti solo se le percorrenze annue concordate in fase di contratto sono modeste (troppo basse per un'esigenza da motore diesel) e comunque non vengono superate. Se al momento della richiesta di preventivo dichiarate di fare almeno 40.000Km/anno, vedrete lievitare i canoni mensili e ridursi notevolmente il valore residuo. Peggio ancora se si supera il chilometraggio previsto, perché in tal caso ci sono delle penali ben poco convenienti.
Certo ciò che affermi é corretto, ma sai quanti acquistavano diesel per far 7/8k km annui e pure tutti fatti in città...
Infatti l'aspetto più interessante di questo ennesimo spauracchio è che probabilmente ci sarà più selezione tra chi un diesel lo deve acquistare per forza e chi invece potrà/dovrà optare per qualcos'altro (benzina, ibrido, ibrido plug-in, elettrico..... pedali, scarpe, ecc). Qualche anno fa, appena uscì la Fiat 500 diesel, ci fu un'epidemia devastante di FAP intasati, perché la maggior parte dei possessori non percorreva più di 5-10Km a tratta (rigorosanente in città) e l'auto non riusciva a completare il ciclo rigenerativo....