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Il che lo rende ancor più meschino come persona.

 

Quest'anno previsto il doppio rosicamento carpiato: la Juventus probabilmente non lo vincerà e magari lo farà l'Inter...

Anche se la favorita è il Napoli, unica squadra a non aver rivoluzionato la formazione e soprattutto la panchina.

 

Nessuna scaramanzia, la questione Juventus (per come la vedo io) è tutt’altro che fluida.

Esuberi, leggasi giocatori di valore pressoché assoluto, che non intendono lasciare la società e di fatto impediscono lo sviluppo completo del mercato;

una linea mediana esattamente identica a quella dello scorso anno ma con due nuovi innesti, potenzialmente titolari che però arrivano da lunghi infortuni e quindi ben lontani, loro e gli altri, dal garantire velocità e precisione negli scambi a terra. Lo stesso Pjanic è apparso fin qui inadatto a ricoprire il ruolo che nel Napoli e nel Chelsea, ricopriva Jorginho;

un reparto d’attacco che si libera di una giovane promessa (Kean) per riprendersi però Higuaín - brutta copia sbiadita di sè stesso dopo essere stato al Milan e al Chelsea - tenersi il Mandzukic svogliato degli ultimi sei mesi e un Dybala la cui sistemazione in campo appare sempre complicata;

la difesa che vede si l’inserimento di due nuovi centrali (deLight titolare subito e Demiral) ma tutti presi per sostituire Bonucci evidentemente, perché sembra che Chiellini sia il punto fermo nonostante l’età e un nuovo laterale destro, Danilo, in sostituzione di un Cancelo molto più propositivo sulla fascia. Dalla parte opposta troveremo Alex Sandro che da due anni a questa parte non sta offrendo grandissime prestazioni.

la panchina, infine, un nuovo allenatore - Sarri - i cui schemi e modalità di gioco (intesa come espressione quantomeno estetica) sono diametralmente opposti a quelli mandati a memoria negli ultimi anni. Se non bastasse, l’allenatore è pure infermo e non potrà stare in campo con la squadra fino a dopo la sosta per le nazionali almeno, ritardando probabilmente ancor di più le fasi di apprendimento dei suoi dettami.

Una serie piuttosto lunga di motivi quindi, mi convincono che questo NON sarà l’anno della Juventus: parte di essi li ho scritti, altri li evito perché la proverbiale pigriza mi impedisce di proseguire, che ziobon mi fan male anche le spalle dopo tutto ‘sto popò di roba qua...

 

Può vincerlo, si, ma non è più la favorita.
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